C’è acqua nei due nuovi esopianeti scoperti dal telescopio Kepler: “abitabili, simili alla Terra”. Sono 11 e più i pianeti identificati nella zona abitabile di interesse. Un altro pianeta in corso di osservazione.
Il telescopio spaziale Kepler, lanciato dalla NASA nel 2009 alla ricerca di pianeti extrasolari, a quanto pare è riuscito nell’impresa: ne ha scovati almeno cinque attorno alla stella Kepler-62, molto simile al nostro Sole, a 1.200 anni luce dalla Terra.
Due di questi sarebbero più interessanti degli altri, Kepler-62E e Kepler-62F, dato che si trovano in un’ideale distanza dalla stella, simile a quella della Terra rispetto al Sole, quindi “abitabile”: ricevono una giusta dose di radiazione, con l’acqua in superficie allo stato liquido e possibili forme di vita. Un terzo pianeta, nel sistema Kepler-69, è chiamato Kepler-69C.
Justin Crepp della Notre Dame University, che insieme ai suoi astronomi conduce la ricerca, ha spiegato sulla rivista Science che questi sono i due pianeti più simili alla Terra scovati finora, almeno a giudicare dal raggio e dal periodo orbitale.
Sono stati compiuti varie osservazioni con telescopi terrestri, quindi questo dato appare certo: “Da quello che possiamo dire, a partire dal raggio e dal periodo orbitale,122 e 267 giorni rispettivamente per Kepler-62e e Kepler-62f, si tratta degli oggetti più simili alla Terra che abbiamo trovato finora“, ha detto esattamente Crepp.
“Kepler-69 è una stella simile al Sole, circa il 70 per cento più grande della Terra“, dice Thomas Barclay , ricercatore presso l’Area Environmental Institute Research Bay.
La scoperta è stata possibile grazie alla tecnica dei transiti, che analizza le alterazioni nella luminosità di una stella quando un pianeta le transita di fronte. I due pianeti, che secondo le simulazioni al computer hanno una composizione ghiacciata o rocciosa, hanno un raggio di 1,61 e 1,41 rispetto a quello della Terra. La loro distanza dalla stella potrebbe essere paragonata a quella tra il Sole e Venere e Marte, si suppone che sia presente acqua in stato liquido, quindi possibilità di vita.
Già a gennaio scorso Kepler aveva trovato un pianeta potenzialmente abitabile proprio in quella zona, in totale sono 11 i pianeti identificati. Presentando il risultato, gli astrofisici però non hanno potuto dire molto sulle caratteristiche dei pianeti, dato che gli strumenti d’indagine non lo consentono, questo emerge nella conferenza stampa al centro Ames della NASA in California, dove è stato presentando il risultato.La missione Kepler è stata un grande successo, un continuo scoprire. La sonda, lanciata nel 2009, ha già trovato più di 100 pianeti, molti dei quali sono stati i pianeti delle dimensioni di Giove.
[Fonti: NASA, CNN e IBTimes USA]
E’ chiamata “zona abitabile”, la zona nei pressi di una stella come il nostro Sole, che può teoricamente contenere acqua allo stato liquido. GLOBUS Magazine ne aveva già parlato nei nn.12 e14, nella rubrica Space Oddity – Terra chiama Spazio.