Interviste a personaggi della cultura, del cinema e della musica

L’estate 2016 è stata ricca di eventi, uno più entusiasmante dell’altro, che si sono svolti tra Taormina, Milazzo e le Isole Eolie. 

L’estate 2016 ha offerto nelle splendide cittadine di Taormina e Milazzo e nelle incantevoli Isole Eolie una miriade di eventi che elencarli significherebbe occupare già molto spazio in questo articolo e, fra le altre cose, degli stessi, abbiamo già ampiamente parlato in altri nostri servizi.

Citiamo comunque, fra gli altri, il “TaorminaFilmFest” organizzato dall’11 al 18 giugno al Teatro Antico di Taormina, il MareFestival Salina – Premio Massimo Troisi”a Messina il 5 luglio, a Milazzo il 19 luglio , a Salina dal 20 al 24 luglio, il “Taobuk 2016 – Taormina International Book Festival”, dal 10 al 17 settembre e il “Taormina Culture of Excellence” la sera del 30 settembre scorso.

Qui invece vogliamo solo farvi leggere alcune curiosità, alcune piccole e grandi interviste a diversi personaggi di spessore che sono transitati nei posti summenzionati e che sono tutti, dico tutti, rimasti incantati dal calore e dalla bellezza di questa parte della Sicilia.

Pupi Avati
Pupi Avati

Pupi Avati ha presentato il suo libro “Il ragazzo in soffitta” “Non credo che ne farò una pellicola: mi pare che la storia sia già raccontata così, che non necessiti di immagini». Il 19 marzo 2015, giorno del suo onomastico, dopo una cinquantina di film, il regista ha pubblicato questo che è il suo primo romanzo, per esplicitare come la vita può trasformare un uomo in un orco. Un viaggio nei lati più tenebrosi della mente attraverso l’amicizia di due ragazzi.”

Ed ecco allora due domande al famoso regista:

Lei era direttore commerciale in una grossa azienda italiana, da allora ad adesso qual la cosa più bella che ha provato in questo cambiamento totale della sua vita?

“La creatività… nell’azienda la creatività era zero adesso un po’ di creatività credo di averla…”

Una cosa che non ha ancora detto su questo libro, una cosa che vorrebbe dire al pubblico?

“La scommessa che faccio col pubblico è se indovinano il finale… non indovineranno mai!”

Un finale a sorpresa allora…

Maria Grazia Cucinotta
Maria Grazia Cucinotta

Maria Grazia Cucinotta, attrice e madrina di MareFestival, riguardo al cinema ha detto:

“La Sicilia è un meraviglioso set naturale. Qui ci si trova direttamente dentro un film. Ed è triste sapere che bisogna andare via per poter lavorare”.“Aver vissuto un’emozione così intensa come le riprese del “Postino” a due passi da casa. Anche oggi, Messina resta sempre la mia casa”.

Gli abbiamo chiesto con quali motivazioni anni fa ha accolto l’invito ad essere la madrina di questo festival?

“Devo dire che uno dei motivi per esserci a questo festival è il desiderio di ritornare ogni anno in questo posto fantastico. Con la scusa di portare il cinema, di portare film di parlare di cultura, in realtà io conto i giorni ogni volta tipo countdown per poter ritornare qui, per potermi godere quest’isola che è magica. È troppo magica.”

Quindi è ben contenta di trascorrere qui questo periodo?

“Si… vado a salutare a mamma e torno qua, o meglio scendo all’aeroporto di Catania, prendo la macchina, passo a dare un bacio a mamma, sto un po’ con lei, mangiamo un piatto di lasagne e arrivo qua.”

Una domanda, che spero le farà piacere, per chiarire una sua disavventura successa a Pechino, dove lei è rimasta un po’ delusa dal fatto che molti hanno più parlato dei problemi relativi al visto di ingresso che del fatto che stava girando un film in quel paese…

“Ma infatti si è fatto del gossip … ma io è dieci anni che faccio questo lavoro e non ho nessun tipo di problema; mi dispiace che tutto questo poi alla fine…”

Ha detto che tutto questo contribuisce a incrementare il turismo in Italia, allo scambio fra l’Italia e la Cina in materia di cultura, di cinema e quindi, più che parlare della disavventura accadutale, se vuole raccontarci qualcosa su questo scambio culturale che ci potrebbe essere con la Cina…

“Infatti, che è importante, in concreto la Sicilia è stata la prima a fare la prima coproduzione tra Italia e la Cina e comunque è l’unica ancora ad oggi e spero di poter fare a settembre , a ottobre di poter incominciare la parte seconda e così portiamo avanti il nome dell’Italia anche lì, loro amano l’Italia e spero un domani di poter far scoprire anche la Sicilia ai cinesi, loro amano tutto quello che è la vita sana e questo è il paradiso, tutto quello che è sano, che è vero.”

C’è un qualcosa che ci vuole raccontare, un momento, un episodio che non dimenticherà mai col famoso e compianto Massimo Troisi o del film “Il Postino”?

“Ma guarda, è il film che non è stato mai dimenticato non da me ma da nessuno, solo perché è da ventidue anni che non c’è giorno della mia vita che non incontro qualcuno che mi ripeta quanto è stato bello e poetico e pieno di emozioni il film “il postino”. Per me è un film che ha una vita dentro, che è quella di Massimo che continua ad emozionare e continua a portare la poesia e l’italianità nel mondo.”

La prima cosa che hai provato quando hai rimesso piede a Salina in questi giorni?

“Il fatto di ritrovare sempre qui una famiglia che mi aspetta.”

Massimo Dapporto
Massimo Dapporto

Incontriamo l’attore Massimo Dapporto e ci viene subito da chiedergli:

Cosa ha provato quando ha interpretato Giovanni Falcone?

“Un conto è interpretare personaggi di fantasia dove uno può fare quello che vuole mentre per quanto riguarda quelli che sono realmente esistiti,personaggi come Giovanni Falcone,c’è stato bisogno di una preparazione adeguata. Ho fatto una serie di interviste a dei magistrati che hanno lavorato con lui, sono stato aiutato da Maurizio Costanzo che ha messo a mia disposizione tutti i filmati che aveva, le interviste con Falcone; una volta arrivato a Palermo, sono andato a casa di Maria e di Anna che mi hanno ricevuto con molto affetto e hanno detto una frase che mi ha colpito molto : “E’ tornato a trovarci Giovanni”..”

Significa che si è saputo immedesimare molto nel personaggio..c’è stato un momento che ha creduto di essere arrivato al massimo nella sua interpretazione o magari un momento che credeva di non farcela?

“Non l’ho mai pensato perché mi sono trovato bene anche e soprattutto fisicamente, ero arrivato a pesare 78 chili io che di solito peso 74, adesso ne peso 70 quindi, da come sono adesso, ero otto chili in più.” 

Fisicamente, poi, mi hanno detto che mi muovevo come lui e camminavo come lui perciò sono stato facilitato da un fatto fisico, quindi senza neanche studiare questo aspetto perché se mi mettevo a fare l’imitazione magari non usciva fuori la verità.”

Una domanda sul rapporto con suo padre che ci ricorda le cose buone dell’Italia di una volta, la televisione in bianco e nero… quando appariva suo padre in televisione, riempiva lo schermo, il sorriso che aveva, la classe…

“Io in parte, come eredità da parte di mio padre, ho avuto l’affetto di un pubblico che ha visto in me come il figlio di un amico… il figlio di un amico che ha deciso di fare lo stesso mestiere di mio padre. A livello di cromosomi io sono molto simile a mio padre come carattere.”

Le manca qualcosa di suo padre che pensa che lui avesse e lei non ha?

“No anche perché ognuno deve avere le sue peculiarità.”

Franco Di Mare
Franco Di Mare

Franco Di Mare, famoso giornalista e direttore artistico di Taobuk: “La Città del Centauro” – ha osservato – è da sempre snodo di secolare integrazione e scambio tra culture. Dal mare provenivano i greci che lungo la costa fondarono la loro prima colonia siciliana, Naxos. Da quel mare provengono oggi i flussi dei migranti, emergenza tragica che insanguina il Mediterraneo. Come affrontare l’ineludibile problema dell’accoglienza? Come adoperarsi affinché il Mare Nostrum torni ad essere veicolo di civiltà? Come fare dell’interculturalità la carta vincente?.”

Cosa le ha dato questa serata, questa manifestazione?

“Questa è la mia manifestazione, io la sento come mia e io mi sento come un esponente del Regno delle Due Sicilie… e sono siciliano, nel senso che, se il mio sangue non lo è, di fatto lo sono, lo è il mio DNA, lo è la mia cultura che è siciliana. Io sono figlio di Napoli e Napoli è un pezzo di Sicilia in questo senso.”

Gabriella Germani
Gabriella Germani

Un’altra sera, dopo averla chiamata, un viso sorridente si avvicina a noi … è Gabriella Germani, imitatrice, attrice e le chiediamo:

Quando fa le imitazioni come fa a modificare il suo modo di essere?

“Dono di natura. Non cambio nulla… è una questione di concentrazione, la concentrazione è importante, poi, se propongo qualcosa di nuovo, ci vuole ancora più concentrazione.. sennò tutto cade in automatico ..”

Lei, a volte, prende in giro i suoi personaggi… lo fa positivamente o un pochino lo fa per prendersi gioco di loro?

“No, non c’è mai questa volontà, io prendo spunto dalla realtà ed enfatizzo alcuni aspetti caratteristici dei personaggi nel bene e nel male”

Dei suoi colleghi del passato, Noschese o altri imitatori, quali preferisce?

“Io ero piccolina quando c’era Noschese, quindi purtroppo non l’ho conosciuto, lo vedo quando ci sono le repliche che manda la Rai. Di oggi son tutti bravi… ci sono tanti colleghi che stimo da Neri Marcorè che è carissimo e mi piaceva molto Teo Teocoli”

La Germani le piace?…

“La Germani abbastanza, non sempre, dipende… in generale sì… io sono molto critica con me stessa, molto, molto e anche un po’ troppo”

Quindi si prende un po’ in giro anche lei?

“Eh … io sono anche molto autoironica e questo è importante”

Lei si ritiene una donna decisa o fragile?

“Io ho due aspetti che combattono tra loro,un aspetto molto forte e uno un po’ fragile, cosi c’è sempre qualcosa..”

Qualcosa che vorrebbe dire, magari sulla Sicilia?

“Io amo la Sicilia, questo ci tengo a sottolinearlo, amo i siciliani, ho deciso l’anno scorso di venirci anche in inverno a passarci il Natale con dei miei amici. Sono andata ad Acireale, siamo rimasti una settimana ed ho conosciuto Catania, che non conoscevo… una città meravigliosa, ci son stata l’anno scorso al Festival di Taormina dove mi hanno dato un premio anche lì ….ho rivisto Taormina che avevo visto da piccola, quindi in un anno e mezzo tre volte.”

Incontriamo in un’altra occasione con vero piacere Leo Gullotta e una domanda nasce spontanea:

Leo Gullotta
Leo Gullotta

La Sicilia… che emozioni riesce ancora a darle questa nostra terra che comunque in questo periodo è un po’ in crisi?

“Ma guai, guai, guai se io fossi contrario alle mie origini… tutti quelli che pensano il contrario di questo principio sono sciocchi, stupidi, blandi… le radici te le porti dentro ovunque tu vai, comunque tu vai e se ami la tua terra, come ami la persona che ami, la ami anche se ci sono delle note negative. Noi abbiamo storicamente una pesantezza che è la criminalità organizzata, quindi la mafia; per fortuna sono arrivati i giovani che hanno fatto della associazioni tipo “Addio pizzo” … quindi si muove qualcosa…

E lo devi dire, però, se ami questa tua terra! Io la mia terra la amo e “ogni vota che tonnu, anche di cussa, guardari u mari è sempre una ossigenazione nuova. E’ questo quello che conta!”

Sandra Milo
Sandra Milo

E una sera come in una pellicola di “felliniana” memoria, ecco una delle icone della filmografia italiana, l’attrice Sandra Milo …  e le chiediamo:

Nella sua lunga carriera ci può dire qualcosa che l’ha emozionata in particola modo più di tante altre?

“Nella carriera quando sono tornata al cinema, dopo che lo avevo lasciato già da due anni, con il film di Federico Fellini “8 ½”, è stata una grandissima emozione, una grande soddisfazione, perché poi il film, a parte che è bellissimo, ebbe un grande successo e anche io come personaggio”

E nella vita invece?

“Nella vita invece sono state tre le emozioni bellissime: Deborah, Ciro e Azzurra.”

Un personaggio televisivo o di cinema nel quale si è trovata bene o si è trovata più a suo agio?

“No, sempre stata felice perché mi piace molto il mio lavoro di attrice, poi, secondo me, per quella che è la mia più bella interpretazione, nel film “La visita” di Antonio Pietrangeli dove io ero una donna giovane però interpretavo una donna di una certa età, un cuore solitario che cercava l’amore disperatamente”

Lei sa che ha ancora tante cartucce da giocare… impegni futuri, progetti da realizzare?

“Ma io faccio molto teatro adesso… mi piace molto, poi ho fatto un film con Salemme, con Martina Stella, Fabio Troiano che si chiama “Prima di lunedì” ed è una cosa completamente nuova per me perché ho un ruolo comico… è la prima volta che faccio un ruolo comico”

Un’altra cosa che vorrebbe dire…?

“Sulla Sicilia che adoro, che amo, io sono da parte di padre siciliano.. quindi anche io mi sento un po’ siciliana…, è la più bella terra del mondo e poi che ho una altra cosa grandissima che è un nipotino che si chiama Flavio, un anno e mezzo ed è veramente la mia allegria…”

Giorgio Pasotti
Giorgio Pasotti

Da Giorgio Pasotti , uno dei protagonisti del film “Baciami ancora” e della serie televisiva “Distretto di Polizia” ci facciamo spiegare:

Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta verso la sua carriera?

“In realtà, la verità è che io invece non ho sentito la passione, nel senso che è stato un po’ un caso il mio essere attore, io volevo nella vita fare tutt’altro, volevo fare il medico, il medico sportivo, non avrei mai pensato di far l’attore, invece, per una serie di coincidenze più uniche che rare, mi son trovato a fare l’attore, ma è stata davvero una cosa mai voluta, mai cercata ma, quando mi ci sono trovato, devo dire che è stato abbastanza un amore a prima vista, quindi una volta che ho cominciato questo mestiere mi è piaciuto tantissimo e ho continuato, ho abbandonato l’idea di fare il medico e ho abbracciato a tutto tondo con convinzione quest’altro lavoro.”

Nel 2006 una miniserie con Neri Marcorè, nel 2012 ha interpretato Garibaldi. Una parte nel film “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino nel 2013 … non si può lamentare visto che è ancora giovane…

“Ho fatto sempre cose che volevo fare, nelle quali credevo molto. Al di là di tutto è il più grande privilegio per chi fa il mio mestiere.”

Interpretare Giuseppe Garibaldi le ha dato una certa emozione?

“Ma si! Certo! Giuseppe Garibaldi è Giuseppe Garibaldi, però devo dire la verità… chi fa come me questo mestiere, cioè basato più che altro sulla passione, sa che ogni personaggio porta con sé delle chiavi emozionali fortissime anzi, per assurdo, sono proprio quei personaggi che magari non sono emblematici o importanti come Garibaldi, ma lo diventano per te. Potrei dire che nei film “L’aria salata” o  “Dopo mezzanotte” come l’Adriano di “Baciami ancora”, ce ne sono diversi”

Si trova sull’Isola di Salina in questa terra dove il grande Massimo Troisi girò “Il postino” questa partecipazione a questo festival, in questa terra le ha trasmesso qualcosa di particolare, qualche riflessione?

“Considero ovviamente Massimo Troisi una figura importantissima nel nostro cinema, ma, insieme a questo, quando vengo a Salina e mi trovo sulle Isole Eolie vince più l’emozione di essere in un posto come le Eolie, che trovo essere unico al mondo. Sono  isole vulcaniche che per me rappresentano veramente, come dire, un aggancio, una linea di continuità da un mondo che non esiste più, quello preistorico, quindi sono terre che mi trasmettono una grande forza, una grande energia proprio per il loro passato”

Le piace questo aspetto dell’antico, del passato?

“Come l’Africa si porta dietro la sua storia e riesce benissimo a trasmetterla, cosi anche le Eolie sono un tipo di terra che se ti affacci a un balcone vedi da un lato lo Stromboli che sbuffa, dalla’altro lato l’Etna che sbuffa pure quello, e sotto di te hai Vulcano… trovo che sia veramente un posto unico al mondo… una forza della natura, ancora oggi suggestivo…

Su questi giorni passati qui?

“Le Isole Eolie sono un posto a cui io sono profondamente legato proprio perché rappresentano quello che ti ho detto prima. Alla Sicilia sono legato per vari motivi… io sono un patito di storia, un patito delle buone maniere, della galanteria che non esiste più, è qui è un mix di un mondo che difficilmente trovi altrove.”

Giuseppe Tornatore
Giuseppe Tornatore

Ma, se parliamo di Sicilia, un nome non può mancare: Giuseppe Tornatore , regista, produttore,

Oscar al miglior film straniero e al Golden Globe per il film “Nuovo Cinema Paradiso” premiato con quattro David di Donatello come miglior regista italiano e noi lo abbiamo incontrato a Taormina in occasione del “Premio alla carriera”:

Lei ha dedicato diversi film alla Sicilia… straordinari… ed è rimasto sempre molto riservato.

Col successo che ha avuto coi film “Nuovo Cinema Paradiso”, “Baarìa”, “L’ uomo delle stelle”, “Malèna”… come ha fatto a mantenere il suo stato di uomo siciliano saggio senza andare oltre?

“Io non lo so se questo è vero… nel senso che io non mi sono mai detto se sono saggio… non lo so come sono… però sono rimasto com’ero prima, perché questo lo posso dire. Io quando la mattina mi sveglio e mi guardo allo specchio non mi dico “hai avuto successo etc…” non me ne frega niente… io sono come sono sempre stato.”

Tre aggettivi per la Sicilia che è la sua terra a cui ha dato tanto?

“Ci devo pensare… ci sono delle cose che senza che te ne accorgi dici delle banalità…”

Ma crediamo di notare nel suo sguardo e nella sua espressione che Tornatore sulla Sicilia, in altri suoi bellissimi film, ne ha ancora tante cose da raccontare.

Roberto Vecchioni
Roberto Vecchioni

Roberto Vecchioni, professore, grande cantante e scrittore, lo abbiamo invece avvicinato alla presentazione del suo libro “La vita che si ama”:

Qui sono proprio io”, scrive Roberto Vecchioni nel suo libro più intimo, più autobiografico dove troviamo episodi curiosi vissuti con i suoi figli, episodi comici e drammatici accaduti durante la sua carriera di insegnante.

Lei ha scritto molti libri. È ancora un ragazzo e si vede .da grande cosa farà?

Credo che da grande starò a casa… in famiglia, farò meno cose.”

Qualche altra canzone?

“Si vabbè, l’anno venturo farò un album… sicuramente!”

Questo momento di felicità in verticale nell’incontro con gli altri?

“Io l’ho sempre avuta la felicità in verticale, adesso me ne rendo conto, la sto gustando moltissimo e le persone vicine sono importantissime.”

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