Intervista all’avvocato cassazionista, Roberto La Rosa

Interessante conversazione con il famoso avvocato penalista palermitano, Roberto La Rosa. Spunti di riflessione e commenti sull’indipendentismo siciliano e spagnolo.

Avvocato Roberto La Rosa, che cosa ne pensa della situazione politica in Catalogna?

“La situazione politica in Catalogna mette a nudo il deficit di democrazia esistente in Spagna. Anche se il referendum per l’indipendenza del 2017, che ha raccolto i favori della stragrande maggioranza del popolo catalano, aveva natura consultiva, ne rimane il grande valore politico. Ma la Costituzione spagnola nega palesemente il diritto all’autodeterminazione incarcerando indiscriminatamente i suoi accoliti, in primis le figure di spicco, tuttora in carcere, ad eccezione del Presidente catalano Carles Puigdemont, costretto ad essere esule in Europa”.

Che pensiero personale ha sul concetto  d’indipendenza?

“L’indipendenza è un diritto sacro ed inviolabile sancito da tutte le convenzioni internazionali come   “Diritto all’Autodeterminazione dei Popoli”.

Quali potrebbero essere le strategie indipendentiste che ci potrebbero coinvolgere nei prossimi anni?

“La strategie indipendentiste, soprattutto in Europa, sono all’ordine del giorno. Oggi i riflettori sono puntati sulla Catalogna. Ma non bisogna dimenticare le storiche rivendicazioni degli scozzesi, degli irlandesi, dei baschi, dei corsi, ma anche dei sardi e dei siciliani che alla fine della seconda guerra mondiale giunsero ad un passo dall’indipendenza, poi negata dalle congiunture internazionali e dalla ” truffa ” dell’Autonomia”.

 Ha intenzione di organizzare un’incontro con altre realtà che hanno il suo stesso pensiero politico?

“42 anni di militanza indipendentista mi inducono a ritenere necessaria una un’unità di intenti fra tutte le forze indipendentiste. Negli anni sono stati molteplici i tentativi di operare una sintesi, pur nel rispetto dei singoli orientamenti ideologici, che non vanno buttati a mare perché la politica economica degli Stati e delle Regioni,  ne è una sua logica derivazione”.

Esistono molti movimenti e partiti indipendentisti. In tutti questi anni, non vi è stato un evidente cambiamento, forse perché troppi piccoli movimenti si disperdono. Invece, la carta vincente sarebbe un unico movimento (unione di tutti) che potrebbe fare la differenza. Uscire da questo stallo, si può, secondo lei?

“Si può uscire da questa situazione di stallo nociva alla stessa divulgazione del pensiero indipendentista. Il Popolo Siciliano non capisce l’esistenza di tutte queste sigle i cui portavoce dicono sostanzialmente tutti le stesse cose. La base rivendicazionistica è la stessa, non abbiamo differenze di lingua e di religione, e neanche le matrici ideologiche ci dividono più di tanto. Ci troviamo di fronte ad un paradosso: un pensiero unico, perché vogliamo tutti l’indipendenza, ed un arcipelago di sigle e movimenti. La soluzione c’è. E non è il partito unico. Dobbiamo fare quello che fece Gandhi in India o Arafat in Palestina. Dare vita ad un Parlamento alternativo, che rappresenti tutte le forze indipendentiste che ne saranno elette democraticamente, ognuno secondo i propri orientamenti ideologici, quest’ultimi, però, sempre subordinati all’ideale indipendentista. Il nome ed il simbolo che ne uscirà fuori rappresenterà tutti e finalmente il Popolo Siciliano potrà comprendere che un’unica forza li difenderà nella lotta civile e democratica per l’attuazione dell’Autonomia e per la successiva e, conseguenziale conquista dell’Indipendenza politica della Nazione Siciliana”. 

Roberto La Rosa è un avvocato cassazionista patrocinante in cassazione. E’ stato da sempre assertore di tutte le forze politiche siciliane in un unico soggetto politico. E’ giornalista pubblicista. Nei suoi editoriali come in tutte le sue manifestazioni pubbliche si è sempre battuto per l’attuazione dei diritti costituzionali del popolo siciliano sanciti dallo STATUTO SPECIALE D’ AUTONOMIA, accantonando indistintamente tutti i partiti dell’arco costituzionale succedutisi a SALA D’ERCOLE. Convinto assertore dell’attualità dell’autonomia ne ha sempre auspicato l’attuazione al fine di realizzare quell’ampio decentramento in tutti i settori (politico, legislativo, giurisdizionale, amministrativo, finanziario), indispensabile per il raggiungimento di quella indipendenza economica che faccia diventare la SICILIA ED I SICILIANI protagonisti  nel Mediterraneo, in Europa, nel Mondo. Ha costituito a Palermo un comitato promotore composto di avvocati denominato “COMITATO ATTUAZIONE STATUTO SICILIANO”, con l’obiettivo, attraverso la raccolta di firme a tale adesione a tale iniziativa di tutti gli avvocati siciliani, al di là ed al di sopra delle appartenenze partitiche ed ideologiche di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla mancata attuazione dello STATUTO SPECIALE DI AUTONOMIA con particolare attenzione agli articoli riguardanti l’istituzione in Sicilia della sezione civile e penale della Corte di Cassazione nonché sul ripristino dell’Alta Corte che dovranno costituire i primi passi per l’attuazione della piena autonomia. Nel 2017 veniva designato come candidato alla PRESIDENZA DELLA REGIONE SICILIANA con il MOVIMENTO POLITICO SICILIANI LIBERI, risultando così nella storia il primo candidato indipendentista alla PRESIDENZA DELLA NAZIONE SICILIANA. Appassionato di calcio è stato anche procuratore sportivo. Nel 2011 ha fondato A.S.D. SOCIETA’ DI CALCIO attiva sia a livello giovanile che come prima squadra militando in prima categoria. Allenatore di giovani talenti per campionati di calcio lo ha portato questo suo grande amore per lo sport ha conseguire la seconda laurea in management dello sport.

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