Intervista a Diego Leggio: la sua associazione storica presente alla prestigiosa Biennale Internazionale Sicily Trinacria

Diego Leggio sarà presente alla prestigiosa Biennale Internazionale Sicily Trinacria il 21 ottobre alla Reale Cantina Borbonica di Partinico. L’inizio della manifestazione è prevista per le ore 16.30.

L’associazione nazionale cultura e rievocazione croce normanna di Ruggero Secondo ricorda Ruggiero Secondo o Ruggiero della Dinastia degli Altavilla che fu Conte di Palermo e Duca di Puglia; Primo Re di Sicilia dal 1130 fino al 1154 ritengo che bisogna ricordare la nostra gloriosa storia e questa associazione lo fa in modo lodevole.

Diego Leggio un poliedrico innovatore e cultore del bello?

“Sono uno studioso della Storia del Medioevo. Dire di essere un poliedrico innovatore è un po’ troppo; se questo è il parere degli altri nei miei confronti, si direbbe che lo sia, ma per un motivo ben preciso: avere dei mezzi idonei per sviluppare cultura, innovata per l’”Edutainment” (educazione ed intrattenimento), perché si sviluppi il culto del bello inteso come fonte d’ispirazione storiografica”.

Qual è dunque lo scopo principale dei cortei medioevali e delle vostre rievocazioni come associazione?

La mia attività di ricercatore verteva su convegni, seminari, conferenze, ma parlavo di cultura a gente già di cultura. “Croce Normanna di Ruggero II” nasce a Palermo 6 anni fa per un motivo ben preciso: parlare di cultura alla gente comune, con una Koiné Dialectos della “Comunicazione Visiva”, un linguaggio universale quale può essere la musica, la danza, le arti visive in genere, quali i cortei medievali ed itineranti, il Teatro a cielo aperto, fruibile a tutti e con tutto quello che c’è da raccontare, da rappresentare, a mio parere e a detta di tutti, sodisfa appieno le aspettative, per una più consapevole legittimità normanna oppure entità storica della Panormus del XII secolo”.

Se potessi cambiare qualcosa del tuo passato cosa cambieresti e perché?

Ovviamente non cambierei nulla. Sceglierei semmai di rivivere la mia vita con più oculatezza e discernimento. Siamo di passaggio su questa terra e il tempo trascorso semmai vanamente, sarebbe stata una perdita di opportunità, noi che di tempo ne abbiamo sempre ben poco”.

Qual è stata finora la tua più grande soddisfazione?

Quella di aver sposato una grande donna, che mi ha fatto sempre sentire un grande uomo. Lo devo a Dio, ai miei genitori, ai suoi genitori. Soddisfazione mai trovata in nessun’altra persona”.

Come vi state preparando per la Biennale Internazionale Sicily Trinacria che si svolgerà a ottobre: farete qualcosa di speciale una rappresentazione particolare che stigmatizzerà un momento storico preciso della vita di Re Ruggero?

Nel panorama degli eventi culturali, le tradizioni fanno da padroni. Vi sono tanti aneddoti che potremmo raccontare, ma un corteo è la rappresentazione per antonomasia. I panegirici, le processioni, sono Epifanie che nel corso dei secoli hanno raccontato la fenomenologia di una testimonianza di fede ferrea e ideologica. Così, come le processioni che raccontavano il Vangelo di Cristo, il corteo medievale della Corte di Ruggero racconta l’Ecumenismo di Ruggero, fatto dalla testimonianza multietnica, e lo sfarzo dei costumi rimanda al Thiraz ed al Rakam, gli opifici di cultura di maestranza musulmana, ebrea, copto-greca e bizantina, cristiana. Faremo anche un duello per sottolineare lo sforzo umano per la lotta contro le forze del male e per la grande ambizione rogeriana nel costruire, passo passo, il suo Regno di Sicilia”.

Chi sono i componenti della vostra associazione?

Croce Normanna” è composta da soci iscritti all’Associazione, persone che credono nel perseguimento della cultura e delle tradizioni siciliane e che hanno la voglia d’interpretare personaggi storici nei quali immedesimarsi”.

Lei, Diego, è anche pronipote di Giuseppe Leggio. Perché è ricordato in modo particolare?

Giuseppe Leggio è stato uno scrittore del primo 900. È ricordato dalla omonima fondazione come lo scrittore dei pupari, difatti, la sua fondazione è ospite nel Museo della Marionetta Antonio Pasqualino” che conserva nella sua biblioteca 36 volumi di sua edizione, ed alcuni incompiuti. Il mio più grande desiderio sarebbe quello di completare i suoi racconti incompiuti e di restaurare un giorno, quelle pagine leggere come ali di farfalla”.

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