Intercettazione choc, governatore Crocetta si autosospende

  • Rosario Crocetta nella bufera per la telefonata con Tutino su Lucia Borsellino scoppia in lacrime: “Mi autosospendo subito”. Ma lo Statuto non lo prevede

  • Dopo aver letto Buttanissima Sicilia. Dall’autonomia a Crocetta, tutta una rovina di Pietrangelo Buttafuoco che fa una disamina sulla situazione disastrosa in cui versa la nostra Regione non è da stupirsi che oggi si presenta un quadro terrificante, quasi obbrobrioso che dipinge l’immobilismo della Regione che ha caratterizzato il periodo del governatore Crocetta sino alla pubblicazione su l‘Espresso di un’intercettazione di Rosario Crocetta con il suo medico, Matteo Tutino, avente per oggetto Lucia Borsellino: “Va fermata, va fatta fuori come suo padre“. Parole che Crocetta dice di non aver sentito, la reazione è quella di autosospendersi dalla carica e scoppia il caso Crocetta.
  • Il web viene inondato di insulti verso il governatore.
  • Naturalmente la replica di Lucia Borsellino è stata immediata: Non posso che sentirmi intimamente offesa e provare un senso di vergogna per loro
  • Rosario Crocetta rilascia all’Ansa questa dichiarazione: Non ho sentito la frase su Lucia, forse c’era zona d’ombra, non so spiegarlo; tant’è che io al telefono non replico. Ora mi sento male. Se avessi sentito quella frase, non so… avrei provato a raggiungere Tutino per massacrarlo di botte, forse avrei chiamato subito i magistrati. Non so… sono sconvolto. Provo un orrore profondo“. 
  • Ma lo Statuto della Regione Siciliana non prevede l’istituto dell’auto sospensione del presidente. Prevede, invece, all’art 10, secondo comma, la possibile sua sostituzione in caso di assenza  (temporanea) o impedimento (temporaneo) in favore del vice presidente. 
  • Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, nonché braccio destro di Renzi in Sicilia scrive su Twitter: “Inevitabili dimissioni Crocetta e nuove elezioni. Quelle parole su Lucia Borsellino una vergogna inaccettabile. “.
  • Pietro Grasso, presidente del Senato: “Va fermata, fatta fuori. Come suo padre“. Parole schifose che offendono la dignità di Lucia Borsellino, la memoria di Paolo, la Sicilia e l’Italia intera.Un abbraccio a tutta la famiglia Borsellino.
  • Angelino Alfano, ministro dell’interno, ha chiamato Lucia Borsellino per esprimerle “sdegno, affettuosa vicinanza e solidarietà per quelle parole che pesano in modo gravissimo e incancellabile sulla coscienza di chi le ha pronunciate“. Alfano auspica che sia vero quanto detto dal presidente della Sicilia, Crocetta, e cioè che non ha sentito la “irripetibile frase pronunciata dal suo medico“.
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