Il violinista Olen Cesari agli studenti del Liceo Gassman: “Se hai un sogno inseguilo e si realizzera’

Oggi al Liceo Gassman di Roma il seminario di musica “Intercultura dal Mediterraneo”, un’iniziativa di grande qualità artistica e formativa resa possibile dalla genialità del violinisa Olen Cesari. Un artista molto preparato tecnicamente a tal punto da entrare con il suo violino nella psicologia musicale di continenti distanti tra loro. Agli studenti: “Se hai un sogno inseguilo e si realizzerà”

“Se hai un sogno inseguilo, non disperdere energie e vedrai prenderà forma. Punto!”

Parole semplici che suonano come un “mantra” a conclusione del seminario “Intercultura dal Mediterraneo” organizzato al Liceo Gassman di Roma.

È Olen Cesari a pronunciarle dinanzi ad un centinaio di ragazzi, alla Ds Prof.ssa Maria Vittoria Serru ed ai professori rapiti dalla versatilità con cui l’artista comunica mentre suona il violino.

Maestro della versatilità stilistica, dotato di raro talento affascina con la semplicità di un ragazzo chi lo ascolta con una musica universale che unisce stili e sonorità diverse.

 

L’incontro di oggi inserito nell’ambito

del progetto MedMelodia “Intercultura dal Mediterraneo” è stato organizzato  dai volontari del servizio civile di Roma Capitale. Tra i temi sollecitati ha privilegiato l’aspetto della contaminazione musicale come mezzo di unione tra i popoli. Presenti come referenti del progetto, promosso dal II municipio di Roma, il Dott. Valentino Prosseda, il Dott. Giuseppe Nour Donato e il Dott. Alessio Sidoti.

Un’iniziativa di grande qualità artistica e formativa resa possibile dalla genialità di Olen Cesari una star internazionale nel settore, molto preparato tecnicamente a tal punto da entrare con il suo violino nella psicologia musicale di continenti anche molto distanti musicalmente.

La musica oggi è entrata nella nostra scuola e i ragazzi hanno ascoltato senza distrarsi , divertendosi ed emozionandosi.

Olen Cesari è un violinista albanese – definito un “bambino prodigio – inizia a tre anni lo studio del violino sotto la guida della madre, insegnante di questo strumento. A tredici anni si diploma con lode al conservatorio di Tirana.

A 14 anni nel 1989 arriva in Italia e si diploma con lode a 17 anni al conservatorio di Santa Cecilia. Ancora oggi è il più giovane diplomato in violino nella storia del Conservatorio romano.

Olen è riuscito ad entrare sin da subito in sintonia con gli studenti e come per magia li ha accompagnati con le musiche del suo violino in un viaggio autobiografico attraverso il Mediterraneo e non solo.

Il giovane musicista ha parlato in modo semplice, ha raccontato la sua esperienza familiare multiculturale, la sua storia di migrante, di insufficienti borse di studio, di ragazzo prodigio, di “studio matto e disperatissimo”  fatto di otto ore al giorno di violino mentre i suoi coetanei giocavano a pallone.

Ha interagito molto con i ragazzi come fosse uno di loro, con umiltà e rara genuinità ha ripercorso quasi tutti i pezzi di “Unexpected” l’album composto da tredici brani di cui nove classici e quattro pezzi inediti suoi personali realizzato con la sua band “International Clandestine Orchestra”. L’album realizzato con partecipazione di voci di altissimo profilo, accompagnano l’ascoltatore da una terra all’altra cogliendone tutte le espressioni culturali e musicali.

Stamani proprio in tema di musica italiana gli studenti hanno visto e commentato il video del suo brano “Anema e core” con Sergio Cammariere e Lucio Dalla, legenda della musica italiana che ha cantato questo brano nell’album di Cesari ed è già diventato un “cult”.

Insomma dall’Argentina all’Australia, Brasile, Cuba, Stati Uniti, Russia, Cuba, Europa…e finalmente l’Italia con “Anema e core” e la fortuna di intercettare artisti di grande calibro, Olen ci ha raccontato con una semplicità rara aneddoti del suo percorso artistico, l’incontro con Lucio Dalla e poi di lì un anno e mezzo in tour per il mondo con l’artista bolognese.

Un incontro inaspettato che gli ha cambiato la vita anche perché prima che arrivasse il successo racconta Cesari: “ho affrontato con mia madre tante difficoltà per sbarcare il lunario e per molti anni riuscivamo a vivere delle risorse che venivano dai passanti delle piazze romane mentre facevo l’artista di strada”.

“Mi sento un uomo fortunato” sono le parole d’ordine dell’artista che nel trasmettere a noi tutti speranza e ottimismo ricorda la valenza etica che necessariamente deve animare le passioni – molti dei suoi concerti sono a scopo benefico – che nel suo caso mirano a mettere in sinergia musica&intercultura:“So da sempre quanto la musica possa unire le persone creando delle emozioni profonde”.

È la Prof.ssa Donatella Di Palma, docente di Italiano e Storia del Liceo Gassman che fa una sintesi dell’evento:

“La mattinata è stata davvero speciale, il violinista Olen Cesari stamattina ha regalato a studenti e docenti l’occasione di sentire la grande forza di una musica alta, suonando brani famosi della tradizione classica, ma anche “parlando” con il suo violino la lingua greca, croata, turca, spagnola , italiana, araba con un itinerario nel Mediterraneo che ha colpito, emozionato , divertito, parlato al cuore delle persone, realizzando, almeno per la mattinata, quel sogno di integrazione culturale meglio di una lezione tradizionale”.

Non sono mancate le domande e il dibattito è stato vivace, interessante, formativo ed anche Cesara Buzila, la nostra studentessa della 4C, ha suonato il suo violino con Cesari, insomma oggi al Gassman si è respirato un clima di grande spontaneità e libertà,  raccontano i ragazzi… una giornata che vogliono replicare con iniziative altrettanto interessanti.

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