Il Trio “Lo Re, Tonna e Noè” con Mina e Battisti al Teatro Sciascia di Aci Bonaccorsi

“…Il carretto passava e Antonello gridava gelati…
Io volevo comprarli, ma lui diceva…già finiti…”

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La serata sold out è stata organizzata dall’Associazione Culturale Demetra con il suo presidente Antonello Tonna, Stefania Pennisi, vice presidente, e Rosy Giuffrida pubbliche relazioni.
Abbiamo esordito, aperto così, con un pizzico di ironia, scherzando, con la complicità simpatica del sempre brillante Antonello Tonna, che mi ha subito assecondato, intonando, seppur a modo nostro, quella bellissima canzone di Lucio Battisti al pianoforte, “I Giardini di Marzo”, per iniziare la nostra chiacchieratina, ancora “caldi”, dopo il loro soundcheck…
Infatti, Lucio Battisti e così anche Mina, della quale a riproporre le sue canzoni si è prestata magnificamente Laura Lo Re, sono stati il tema base della serata.

Almeno per la parte musicale, perché, poi, siamo stati raggiunti anche da un altro personaggio, non un cantante, non un cabarettista, ma, “udite udite”, un vero professionista della psicanalisi, ossia Salvo Noé, che di titoli di studio in materia di psicologia ne ha davvero un elenco importante e partecipa pure, con lo stesso tema, ad un interessante programma radiofonico, su Radio Universal FM e ospite sempre con affetto su Globus Television.
Così, dopo avere un po’ giocato, con Antonello, abbiamo iniziato a raccontarci un po’ di Lucio Battisti, del giorno del suo compleanno, appunto, il 5 Marzo, giusto un giorno dopo quello di un altro Lucio, Lucio Dalla e quindi, invece, il legame che intercorreva tra le canzoni di Battisti e quelle di Mina, ma anche del senso della vita, con le sue fasi controverse e le sue soluzioni…

In quel momento si era in tre, sul palco, presso il pianoforte a coda, Laura, Antonello ed il sottoscritto.

Poi siamo stati raggiunti anche da Salvo Noè, che già da subito ci ha regalato, discorrendo tra noi, alcune perle di saggezza, delle tante che avrebbe elargito anche al pubblico, poi, nel corso dello spettacolo.

NU4A7392+bn+gEravamo due amici al bar…”. Ha esordito Salvo, appena raggiunti, …e si parlava, in sincerità, di amicizia e verità…” il sorriso è scaturito immediatamente, così come immediata l’empatia che ti collega, ti sintonizza, con questo personaggio per la sua capacità di raggiungere la giusta lunghezza d’onda e arrivare alla tua anima.
E’ il suo lavoro, in fondo, che è una vera missione e non solo una professione formale e te ne accorgi quando parla e spiega…
Così come mi ha spiegato che il loro incontro “casuale”, in quel bar, poteva e doveva avere un seguito più forte e utile, da portare alla gente.
Antonello, per chi ancora non lo sapesse, è un personaggio notissimo, “un pianista di piano bar”, come l’avrebbe definito anche Francesco De Gregori, che racconta nelle serata da night, come delle sale di transatlantico, compreso un certo “Concordia” di amara memoria, storie d’amore disperate, e sentimenti complicati che “capire tu non puoi, chiamale se vuoi…emozioni…”.
Per ingentilire il tutto, con una figura – e una voce – femminile, Antonello ha il suo asso nella manica, oltre che nel cuore, vista l’affezione artistica e umana e come si potrebbe non nutrirla, verso Laura Lo Re.IMG_1059+g
Così, in tre, come vedrete nel video che Globus Television vi proporrà a breve, mi hanno quindi spiegato, a grandi linee, senza voler rivelare troppo anzitempo, l’andazzo dello spettacolo.

Beh, quasi due ore durante le quali il pubblico, che ha letteralmente riempito il Teatro Comunale, con nemmeno una poltroncina lasciata libera, ha partecipato, si può proprio dire, allo spettacolo, più che assistito…

Primo, cantando moltissime canzoni note, appunto, di Lucio Battisti, così come di Mina, in versione anche “night”, se vogliamo, ma sempre delle sue, si tratta, accompagnando anche la bella voce di Laura, bella anche nella presenza, nei brani resi famosi dalla voce unica di Mina, secondo perché gli interventi di Salvo Noè hanno letteralmente “spogliato” il pubblico ed esaminato, nelle proprie abitudini, specialmente quelle negative, che contribuiscono ad un rapporto sociale difficile, ciascuno dei presenti.
Esatto, spogliare delle proprie esteriorità, apparenze, modi di dire e di fare, educare, diseducare, la frettolosità cui siamo indotti oggidì, da qualcuno che ci vuole così, per poterci vendere di tutto e poterci comprare con un nulla, facendo leva sulla vanità, tra l’altro anche falsa e aleatoria, della gente, imbambolata da televisione e abili imbonitori.
IMG_1149+gInsomma, un viaggio attraverso le consuetudini sbagliate, lontane dalle soluzioni reali che possono renderci più sereni, soluzioni che non sono poi così distanti da noi, no, le abbiamo a portata di mano, ma non ci consentono di farcele raggiungere, addirittura nemmeno vedere, perché altrimenti non saremmo “un buon affare” per chi ci vuole spremere, sfruttare.
Addirittura questa frettolosità di rimediare i fastidi anche più banali, questi “mal di testa” che sono creati proprio dalle ansie che ci vengono indotte, vanno a vantaggio dei farmacisti che ci riempiono i sacchetti di scatolette di medicinali…
IMG_1120+gPerché “il rimedio”, oggi, non è un esame profondo di sé stessi, cosa che si può fare anche da sé, volendo, si preferisce la cosa apparentemente più facile, la farmacia, appunto.
E moltissimi dei malanni che ci affliggono, quindi sono prodotti dunque da noi stessi, con quell’ansia, quella frettolosità cui veniamo indotti da chi ci sfrutta, mentre il prenderci il tempo per riflettere, rivisitare la nostra anima, il nostro “io”, rappresenta un danno gravissimo per una certa “economia industriale”, perché “certi farmaci”, più delle volte dei placebo, non sarebbero più venduti così tanto.

L’attenzione del pubblico verso questo tema è stato veramente grande e gli applausi, alternati al silenzio attento lo hanno sottolineato alla grande.
Mai spettacolo, secondo il mio modestissimo avviso, fu ideato così bene.

E, dopo i “Giardini di Marzo”, con il quale abbiamo scherzato nell’approccio d’intervista, su quel palco, ecco arrivare un altro brano base della serata, diciamo quasi il filo conduttore “Si,viaggiare”…
E di un viaggio si tratta, appunto, la nostra vita, “evitando le buche più dure”, descritte da Salvo Noè, come metafore, appunto, che rappresentano il nostro modo di condurre il nostro quotidiano.
IMG_1151+gEd allora, in conclusione, con un bellissimo mazzo di fiori consegnati dalle Organizzatrici della serata, Stefania PennisiRosy Giuffrida, dell’Associazione Culturale Demetra e dall’Assessore alle Partecipazioni Sociali e altre funzioni, Graziella Messina, del Comune di Aci Bonaccorsi (che poi è stata intervistata dal nostro Enzo Stroscio), a Laura Lo Re, eccoli augurare, dal palco un “buon viaggio a tutti !!!”…
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