Il suo nome è Captagon ed è la droga della jihad

Dietro gli attentati terroristici si nasconde il traffico dell’anfetamina più diffusa in Medio Oriente.

Le stragi dell’ISIS portano un marchio di fabbrica ben preciso: il suo nome è Captagon, la droga che fa sentire onnipotenti. Dopo l’attentato terroristico parigino dello scorso 13 novembre, alcune fonti giornalistiche francesi, tra cui il settimanale Le Point, hanno confermato il ritrovamento di aghi e siringhe contenenti l’ambito Captagon nella stanza presa in affitto dal ventiseienne belga Salah Abdeslam, autore delle stragi.

Questo ritrovamento non fa altro che confermare un sospetto, ormai fondato, sul consumo abituale di droghe da parte delle cellule jihadiste. Grazie a un report dell’Onu risalente al 2013 è stato scoperto che il 63% dei sequestri di anfetamine a livello mondiale avviene in Medio Oriente. A tal proposito lo scorso ottobre, periodo che coincide con il disastro dell’aerei caduto nel Sinai, i funzionari aeroportuali libanesi hanno sequestrato un carico di 2 tonnellate di Captagon.

Vediamo da vicino quali sono i suoi effettiLa stampa francese, con Liberation, ha confermato che da tempo i jihadisti consumano questa droga allo scopo di inibire le loro azioni estreme, la paura e il dolore e creare quelle condizioni psico-fisiche che consentono di non avere percezione della realtà. La sua assunzione comporta l’annullamento, per un certo periodo di tempo, di alcune necessità fisiologiche fondamentali dell’essere umano tra cui mangiare e dormire.

Il Captagon è sostanzialmente una pasticca per togliere la paura, un pro farmaco sintetizzato negli anni Sessanta come psicofarmaco e utilizzato fino agli anni Ottanta come una versione più soft dell’anfetamina allo scopo di placare iperattività, depressione, narcolessia e deficit di attenzione, finché venne proibito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità poiché provoca dipendenza.

L’euforia e l’esaltazione sono le sensazioni principali provocate dall’assunzione di questa droga che una volta in circolo nell’organismo si divide in fenetillina, anfetamina e teofillina.

Stando ai dati riportati da Il Corriere della Sera.it l’Organizzazione Mondiale delle Dogane ha segnalato diversi sequestri di Captagon in Medio Oriente tra il 2012 e il 2013 che sono passati da 4 a 11 tonnellate. Si tratta di un traffico di droga dall’enorme potenziale economico che inizia il suo viaggio in Siria. Da decenni è il primo paese produttore della droga della jihad e dalla Siria viene poi distribuita in Libano e Giordania, in barca o in auto. Il costo di questa pasticca varia dai 5 ai 20 dollari garantendo in questo modo guadagni molto proficui.

Dunque il traffico del Captagon rivela un altro aspetto inquietante dell’ISIS, l’organizzazione terroristica che sta sconvolgendo il mondo.

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