Il sindaco Marino nomina Francesca Danese assessore alle Politiche Sociali

 Roma, il Cesv (Centro di servizi per il volontariato del Lazio), saluta con orgoglio Francesca Danese, assessore alle politiche sociali del Comune di Roma. Francesca diventa assessore in un momento difficilissimo per la città, sotto tutti i punti di vista

A ricoprire il ruolo di assessore alle Politiche Sociali di Roma Capitale è Francesca Danese dopo l’uscita odierna dalla giunta capitolina di Rita Cutini. È la quinda donna che il sindaco Marino sceglie nell’avvicendamento della carica, una “Decisione condivisa, continuerò a collaborare nell’interessa della città” dichiara il primo cittadino.

Francesca Danese dopo avere contribuito a fondarlo ed esserne diventata presidente nel 2008, è stata determinante nel far diventare il Cesv una realtà efficace nel sostenere la crescita del volontariato, radicata nel territorio, impegnata insieme alle associazioni.

Sotto la sua presidenza sono stati realizzati progetti importanti, che hanno affiancato l’attività quotidiana di consulenza e sostegno alle associazioni e hanno indicato strade positive da seguire. Le associazioni sono state sostenute a costruire un rapporto trasparente con le istituzioni e gli enti locali, mantenendo quell’autonomia che è tipica del volontariato.

Il Cesv in queste ore “affida ai cittadini romani una persona speciale, che vive profondamente i valori tipici del volontariato: gratuità, generosità, onestà, disinteresse. Siamo sicuri che il suo lavoro sarà utile per rilanciare una città che anche negli ultimi mesi si è riscoperta ancora una volta piena di problemi irrisolti e mortificata da una classe dirigente che non merita”.

Biografia:

Francesca Danese è nata ad Avezzano (L’Aquila) nel 1965. È educatrice di comunità ed epidemiologa sociale. Oggi è presidente del CESV (Centro di Servizio per il volontariato) e vicepresidente di CSVnet (il coordinamento nazionale dei CSV), ma ha iniziato giovanissima ad impegnarsi nel sociale, assumendo presto ruoli di responsabilità. Tra l’altro, è stata presidente di Anlaids Lazio dal ’93 al 2001 e segretario nazionale dal ’99 al 2001.

 Ha lavorato sempre nel Terzo settore e per la promozione del volontariato e la creazioni di reti. Contemporaneamente ha svolto un’intensa attività di formazione per il volontariato e per gli operatori sociali e degli enti pubblici.

Ha ricoperto anche numerosi incarichi di rappresentanza: in passato nella consulta penitenziaria del Comune di Roma e poi nella Consulta socio-sanitaria del Comune di Roma (1995-2001), nell’Osservatorio Nazionale del volontariato presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali in quello Regionale del Lazio (fino al 2008).

 Ha ideato ed è stata responsabile di campagne e progetti, anche a livello europeo nel campo dell’interculturalità, della coesione sociale, della salute, dell’inserimento lavorativo delle donne e delle categorie svantaggiate.

Ha svolto attività di monitoraggio, ad esempio sulla realizzazione dei Piani di Zona e sul primo Piano Regolatore Sociale del Comune di Roma.

Non ha mai abbandonato l’attività di ricerca nell’ambito dell’inclusione sociale e della sanità, in collaborazione con università e centri di studio e quella di divulgazione culturale, attraverso l’attività editoriale e la partecipazione come relatrice a convegni e conferenze italiane ed europee.

È stata consulente dell’OMS e ha coordinato progetti nazionali ed europei sui temi dell’esclusione sociale rivolti a donne e a giovani.

Ha avuto numerosi riconoscimenti. Tra l’altro, il 5 dicembre 2001 è stata nominata “Cittadina illustre” dal Comune di Roma; nel 2009 ha ricevuto il premio Formica d’oro dal Forum del Terzo Settore Lazio; nel 1997 è stata insignita con la Croce d’oro alla Sanità Pubblica; nel 1996 è stata eletta “Donna dell’anno” dalla rete delle organizzazioni che si occupano di HIV.

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