“Il ratto di Europa”: l’opera prima di Andrea Scavo

L’autore, in questo saggio, analizza le 4 crisi che attanagliano la nostra epoca: Debito, Produzione Industriale, Europa e Sinistra. Ma propone anche una soluzione…

Crisi? Chi vuol parlare di “crisi”, in un momento storico in cui “tutto è crisi”?

Appare come l’unica parola appropriata del nostro seppur ampio lessico per descrivere adeguatamente (anche se, forse, semplicisticamente!) la situazione che il nostro Paese sta vivendo. Eppure facciamo parte – a non da poco tempo – di un concetto molto più ampio, che reca il nome di… Europa!

E così ci pensa lui, un giovane, giovanissimo Andrea Scavo (l’età, però, non fa il personaggio), che, rimembrando le sue vecchie domande da “ingenuo e disincantato” universitario, regala alla società tutta di oggi un’analisi, tecnica quanto basta, ma molto puntuale, volta a dissipare qualsiasi sorta di dubbio sul perché, oggi, ci troviamo dove siamo. Perché la crisi, vuoi o non vuoi, ha travolto tutto come un inesorabile tsunami, lasciando dietro di sé solo tristi macerie…

Senza pensare, poi, che di crisi ce ne sono ben quattro tipi: ‘Debito, Lavoro, Europa e Sinistra si trascinano l’un l’altro in un vortice che fa paura. La crisi del debito innescata nel 2008-2009 sta mettendo a nudo la distruzione del tessuto industriale europeo e occidentale. L’Europa, smarrita senza il suo modello di welfare, arranca nel vano tentativo di salvare banche e finanza. Insieme al benessere dei suoi cittadini, questa Europa sta sacrificando il sogno di un’unione politica tra i suoi popoli. La sinistra non riesce più a difendere lavoro e diritti, ed è ancora in cerca di una sua nuova identità.

Quattro crisi che si intrecciano e si rafforzano a vicenda.

Eppure una soluzione ci sarebbe…

Il ratto di Europa è una proposta. Un’intuizione per la battaglia globale della nuova sinistra europea’, spiega lo stesso Andrea nel suo blog (http://ilrattodieuropa.wordpress.com/info/). 

Ci ritroviamo risucchiati da un’Europa che ha tradito il progetto federale, l’atavico sogno degli “Stati Uniti d’Europa”, riducendosi ad una mera confederazione bancaria, intenta solo ad applicare sterili ricette di stabilità monetaria, che di fatto, però, stanno mortificando il tessuto produttivo e sociale europeo.

L’autore sostiene che la sinistra dovrebbe rivoluzionare questa impostazione, rimettendo al centro il “lavoro”, salvando l’Europa da una competizione globale sfrenata, sregolata e, ahimè!, troppo spesso sleale.

Lo stesso Cesare Damiano, nella sua prefatio al libro (edito da Ediesse), spiega come sia impossibile per l’Europa partecipare alla “corsa al ribasso dei diritti dei lavoratori”. È su questa competizione selvaggia che fanno leva le grandi multinazionali: negli ultimi decenni, infatti, le delocalizzazioni delle grandi aziende europee verso i paesi emergenti dell’Asia, hanno bruciato milioni e milioni di posti di lavoro in Occidente. Il lavoro malpagato e per nulla tutelato di questi paesi, offre una indubbia maggiore convenienza al grande capitale internazionale. Ma si tratta di “lavoro cui è stata tolta la dignità”.

E la competizione globale, il dumping sociale, mettono sotto pressione l’Europa ormai da decenni: i salari si sono arrestati, i diritti e le tutele dei lavoratori sono finiti sul tavolo degli imputati, in un vortice che ha innescato la stagnazione dell’economia e – di conseguenza – l’insostenibilità del debito. Un cane che si morde la coda? Giunti a questo punto, sembrerebbe proprio di si! Ma una soluzione – secondo Scavo – ci sarebbe: la sinistra europea potrebbe rimettere a posto i tasselli di questo puzzle, per disegnare un’Europa in crescita, nel pieno rispetto dei suoi cittadini e dei suoi diritti fondamentali.

Ma perché “Il Ratto d’Europa”? ‘È una metafora del mito greco: il rapimento del nobile progetto di un’Europa politicamente unita. Il rapimento del sogno di Altiero Spinelli e dei federalisti europei: l’idea degli Stati Uniti d’Europa, rapita da un toro bianco chiamato Euro e portata sull’isola di una confederazione di banche. “Il ratto di Europa” è un saggio politico, che affronta le quattro crisi che stiamo vivendo, cercando di offrire una soluzione concreta per rilanciare la sinistra europea nell’era della globalizzazione’, spiega lo scrittore.

Questo libro è frutto della disoccupazione.

Se non fossi stato senza lavoro nei primi sei mesi dell’anno scorso (2013 ndr), non avrei potuto studiare e raccogliere i dati per poi scriverlo. Un libro sul lavoro scritto da un disoccupato. Non male, vero? Ma è frutto della disoccupazione anche in un altro senso. Non la mia, che ora ho fatto passi avanti e sono precario all’università. Questo libro parla della disoccupazione che cresce, del lavoro che non c’è (più). Dei tanti, milioni di posti di lavoro che si sono persi in questi anni e in questi decenni. Degli operai che non ci sono più, dell’industria che in questo paese “industriale” sta morendo’.

Breve curriculum dell’autore

Andrea Scavo, catanese classe ’83, una Laurea in Politica e Relazioni Internazionali, nel febbraio 2007 Laurea Specialistica in Governo dell’Unione Europea e Politica Internazionale. Esperto conoscitore di Marketing e Commercio Internazionale, Internazionalizzazione d’impresa, Vitivinicolo, Innovazione aziendale, Programmazione comunitaria, Economia Internazionale, forte anche delle sue specifiche competenze scientifiche e metodologiche, informatiche e linguistiche (inglese, francese e spagnolo), vanta all’attivo numerose pubblicazioni e collaborazioni giornalistiche in testate riconosciute di diffusione locale e testate web di livello nazionale. L’amore per la letteratura, il teatro, la musica classica, rock e il cinema, come la passione per il motociclismo, la pallanuoto, la natura e il trekking ne costituiscono un animo sveglio, dinamico, attento e puntuale, mitigato dalla sensibilità che ne deriva dall’accostarsi al canto e al flauto traverso. Una personalità poliedrica, connotazioni tutte identificative di uno spirito giovane, ma preciso e di ampie vedute. Nel marzo 2014 esordisce con la sua opera prima, il saggio “Il ratto di Europa – La battaglia globale della nuova sinistra europea” (edito da Ediesse). 

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