Il Maestro catanese Francesco Di Mauro dirige al Teatro Pirandello di Agrigento “La Traviata”

Il direttore d’orchestra, attuale coordinatore della direzione artistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo e tra i più apprezzati guest conductor della scena internazionale, il 4 e 5 maggio nel teatro agrigentino, che torna all’opera dopo 12 anni grazie al ripristino della buca per l’orchestra, dirigerà l’opera verdiana nell’allestimento del Sicilia Classica Festival.

E dopo Taormina nel 2022, Catanzaro a gennaio, Lecce a inizio aprile e Napoli lo scorso 21 aprile, non poteva non tornare in Sicilia la fortunata tournée de “La traviata” di Giuseppe Verdi nell’allestimento del Sicilia Classica Festival, in calendario il 4 maggio alle ore 21 ed il 5 maggio alle ore 18.30 al Teatro Pirandello di Agrigento. Sul podio ancora una volta il direttore d’orchestra catanese Francesco Di Mauro, attuale coordinatore della direzione artistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana e tra i più apprezzati guest conductor della scena internazionale.

Non solo “Traviata” nel recente percorso artistico di Di Mauro che a marzo ha diretto la “Madama Butterfly” dell’Opera Română Craiova in Romania e a fine aprile ha diretto il verdiano “Nabucco” al Grand Theatre di Łódź, in Polonia. Adesso avrà l’onere e l’onore di dirigere la prima opera, dopo 12 anni, del Teatro Pirandello di Agrigento che finalmente, con “Traviata”, torna ad avere la buca per l’orchestra. L’amministrazione del teatro – nell’ottica di dare maggiore spazio all’opera, e non solo alla prosa, nella propria programmazione – ha ammodernato il teatro ripristinando la cosiddetta buca, la postazione per l’orchestra che negli ultimi anni aveva preso posto sul palco.

Di Mauro: «Dopo 12 anni si torna a fare l’opera al Pirandello di Agrigento. Ed io esattamente 12 anni fa, il 21 e 22 aprile 2012, diressi al Pirandello il “Don Pasquale” di Donizetti». «La messa in scena de “La Traviata” del Sicilia Classica Festival – dichiara Salvo Prestia, direttore generale del Teatro Pirandello di Agrigentosarà occasione per inaugurare questa nuova postazione, che non veniva utilizzata da circa dodici anni. Un evento, questo, che sancisce la volontà di variegare la nostra programmazione, di dare spazio a tutte le arti, e di contribuire a diffondere la cultura della lirica».

Il cast, nei ruoli principali, vedrà il soprano sardo Claudia Urru nel ruolo di Violetta Valery, il tenore di Cinisi Rosolino Claudio Cardile in quello di Alfredo Germont, il baritorno coreano Ohyoung Kwon in quello di Giorgio Germont, il mezzosoprano romano Gabriella Aleo in quello di Flora Bervoix, e il tenore palermitano Francesco Ciprì in quello di Gastone. La regia è di Lorenzo Lenzi, le coreografie sono di Stefania Cotroneo, orchestra e coro sono del Sicilia Classica Festival. «Una messa in scena senza filtri – commenta Nuccio Anselmo, direttore artistico del Sicilia Classica Festival -. La nostra è una Traviata di epoca, ma non di tradizione e racconta senza filtri la Parigi del 1850, dove oltre il romanticismo esiste anche la cruda realtà di una società ipocrita che di fatto è in grado di comprare divertimenti, amore e persone».

L’idea del Sicilia Classica Festival di fare de “La Traviata” un’opera itinerante nasce dal desiderio di portare l’opera a tutto quel pubblico che normalmente ha difficoltà a reperire questo tipo di spettacolo e divulgare quanto più possibile la cultura lirica sul territorio italiano: «L’idea nasce dal tour dell’opera nei Politeama diffusi nel territorio italiano – commenta Di Mauro -. E sono molto felice del successo ottenuto a Catanzaro, a Lecce e a Napoli. Il metro del successo dell’operazione lo segna un episodio accaduto durante un cambio veloce di scena a Lecce, dove sono rimasto attratto dall’attenzione di una bambina di sei anni e mezzo che era seduta dietro di me. Le ho chiesto se studiava musica, mi ha risposto di sì ma soprattutto mi ha voluto dire che l’opera la stava emozionando moltissimo.

Quando si arriva a toccare la sensibilità di un bambino, emozionandolo, educandolo al bello, allora abbiamo fatto centro. Sono convinto che quando ci impegniamo tutti a educare le nuove generazioni al gusto del bello li allontaniamo da tutte quelle attività che li fanno ad essere persone peggiori».
Dopo le repliche di Agrigento della “Traviata” del Sicilia Classica Festival, Francesco Di Mauro sabato 1 giugno salirà sul podio del Teatro Massimo Bellini della sua Catania per il Concerto per la Festa della Repubblica. Poi, a fine giugno, volerà in America Latina per una serie di concerti sinfonici che lo vedranno il 20 giugno dirigere a Brasilia, capitale del Brasile, ed il 30 giugno a Paranà in Argentina.

Il catanese Francesco Di Mauro ha compiuto gli studi a Parigi conseguendo il Diploma in direzione d’orchestra sotto la guida di celebri maestri come János Fürst e Henri-Claude Fantapié e il Diploma di analisi ed orchestrazione sotto la guida di Philippe Capdenat e Robert Rudolf. Come direttore d’orchestra si è esibito in tutto il mondo in prestigiose istituzioni musicali. Tra il 2022 e il 2023 è stato sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana dove ha portato avanti con successo un’attività di risanamento amministrativo. Terminato l’impegno come sovrintendente è tornato a ricoprire il ruolo di coordinatore della direzione artistica dell’ente sinfonico regionale palermitano. È direttore musicale del Capri Opera Festival.

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