Il MacS presenta Ad Imaginem Suam: l’arte figurativa protagonista di una collettiva curata da Alberto Agazzani

Il MacS presenta Ad Imaginem Suam: l’arte figurativa protagonista di una collettiva curata da Alberto Agazzani    

 

Al MacS (Museo Arte Contemporanea Sicilia) nella Badia piccola del  Monastero di San Benedetto di via Crociferi, il 21 dicembre a Catania, si terrà, il vernissage inaugurale della collettiva Ad Imaginem Suam. Interverranno: il Direttore del MacS, Giuseppina Napoli, il curatore del MacS, Alberto Agazzani, e gli artisti.  

Giuseppina Napoli (Direttore MACS) –  “La poliedrica realtà che ci circonda non può che imprescindibilmente generare poliedriche forme d’arte, le si chiami pure astratte, iperreali, virtuali, informali, povere, concettuali, ecc. Da sempre, poi, esiste l’arte figurativa, che è rappresentazione del reale, di immagini riconoscibili riprodotte più o meno fedelmente, è mimesi, è studio della luce e dei materiali, è uso della tavolozza e dei pennelli. É a quest’arte, che raramente si trova oggi nei musei d’arte contemporanea, che il MacS vuole dare spazio con la mostra “Ad Imaginem Suam”, presentando le opere di dodici artisti siciliani ed italiani. Dodici segni, dodici diverse visioni dei fatti umani, raccontati dal linguaggio simbolico e misterioso ma sempre universale dell’arte figurata”.

 

Alberto Agazzani (Curatore d’arte MACS) Nella nostra modernità più estrema e perversa il corpo è stato trasformato in una vera e propria macchina sensoriale, un oggetto privo di dignità e bellezza, rappresentazione di una dimensione sordida e altrimenti indicibile che con determinata, lucida e sistematica ostinazione tenta (inutilmente e nel migliore dei casi ridicolmente) di negare ogni mistero ed ogni barlume di metafisica. A noi queste sterili ed infantili provocazioni non interessano. Questa mostra, di contro, vuole dimostrare la varia e variopinta continuità con un passato millenario di una storia, quella della rappresentazione della figura umana, intrisa di Bellezza e di sempre nuove espressività e linguaggi”.

 

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