Lions Club Catania Faro Biscari. A lezione con il dr. Noè …per non lamentarsi

Orto Botanico – Catania: Il Lions Club Catania Faro Biscari organizza una lezione con il dr. Salvo Noè: “Vietato lamentarsi”

Splendida serata organizzata ieri all’Orto Botanico di Catania dal Lions Club Catania Faro BiscariVietato lamentarsi! Questo il tema. Protagonista indiscusso il dr. Salvo Noè.

Dopo l’accalorato benvenuto del direttore e padrone di casa prof. Pietro Pavone (che ha voluto anche anticipare qualche chicca natalizia dell’Orto Botanico, che ospiterà nei giorni a seguire una meravigliosa mostra sulla pietra lavica, come tesoro da valorizzare, nostro “oro nero”, nonché un particolarissimo presepe tutto di ficodindia), e il saluto di Vittoria Castelli Consoli, presidente zona 11 – Lions 108 YB Sicilia, ecco il saluto del presidente del Club dr. Giuseppe Bellofiore, che sottolinea come ‘è insito nell’animo umano il lamentarsi e, sebbene ognuno di noi sia pieno di buoni propositi, smettere di farlo è impresa non poco ardua. Dovremmo imparare a capire meglio il nostro prossimo: così smetteremmo di lamentarci!’ e l’incipit del col. med. dr. Enzo Stroscio (già general manager di Globus Magazine), per il quale ‘le sofferenze vengono dal lamento e sono talvolta chiuse in una cassaforte, che solo noi possiamo aprire, attraverso la nostra mente’, la parola viene lasciata a lui, il “professore della serata”, Salvo Noè.

Stasera parleremo di quelle cose che difficilmente riusciamo a fare: le cose ovvie. Perché viviamo in una società ove manca, ad ognuno di noi, il coraggio dell’ovvio. In una società prettamente denaro-centrica, mossi dall’invidia e dal desiderio di prevaricazione sull’altro, non pensiamo all’ottimizzazione delle risorse comuni, ma piuttosto al modo migliore per schiacciare l’altro. E questa “cecità mentale”  ci dà la triste illusione di essere felici. Ma rimane sempre e solo un’illusione’.

Certo che a pensarci tutto sembra una deduzione ovvia: ma, in realtà, ci siamo mai soffermati a pensarci? Abbiamo mai pensato di tendere a chi c’è vicino la mano, al fine di mettere insieme le nostre forze per qualcosa di più grande?

Smettila di lamentarti nasce proprio da questo, perché l’ovvietà delle mie affermazioni sveglierà quelle anime che hanno voglia di svegliarsi. Ma molti altri, per non opportunità, preferiranno dimenticare e continuare a dormire. Ma ricordate una cosa: se parlate male di qualcuno, qualunque sia il motivo che vi spinge a farlo, non farete del male solo all’altro, ma principalmente a voi stessi, in quanto vi avvelenerete dentro. La parola che penserete e pronuncerete diventerà la vostra realtà. Pensate a quando dite “sto male, mi sento depresso”: vedete solo una parte della realtà, sulla quale però vi sentite concentrati e realizzati, sebbene in negativo. Bisogna saper affrontare e guardare in faccia gli imprevisti, che sono il sale della vita, per imparare ad essere felici’.

Quante verità! Sembra aver quasi aver ipnotizzato la platea, ma sorgono i primi interrogativi. ‘Mi piace una platea attiva – commenta Noè -, perché alla fine di ognuno di questi incontri, anche io mi sento arricchito di qualcosa di nuovo’.

Tantissimi spunti di riflessione “ovvi”, per i quali non c’è mai tempo da dedicare.

Le lamentele sono come le sedie a dondolo: ti tengono impegnato, ma non ti portano da nessuna parte! Il luogo comune “lamentati e stai bene” è una pura idiozia. Il linguaggio è, per sua natura, pro-attivo: guarda il meglio per farlo tuo. Il carattere, sostanzialmente, si compone di abitudini: il mutamento delle abitudini porta ad un cambiamento del carattere, ma ci vuole volontà. E ricordate tutti: “se siete infelici è perché guardate il mondo dal lato sbagliato”.

Una lezione di vita lunga, ma troppo breve. Credo che ognuno dei presenti avrebbe ancora ascoltato quell’ovvietà sconvolgente delle sue affermazioni, per giungere a ripetersi ‘perché non ci avevo mai pensato?’. Troppo spesso viviamo correndo, non prestando ascolto a chi ci circonda e, conseguentemente, non essendo noi stessi ascoltati. Questo ci porta a sentirci “incompresi”. Ma mai ci imponiamo di fermarci e dire: “scusami, cosa hai detto? Potresti ripetermi?”. Tutto troppo di corsa, inseguiti da un tempo che ci insegue, ma non ci porta da nessuna parte, se quella parte verso cui corriamo non ce la costruiamo noi stessi, riflettendo, ascoltando gli altri e smettendo di correre.

Perché il destino di tutti dipende sempre dall’azione dei singoli. Ed il successo è quando ognuno riesce a realizzare il proprio dono naturale’. 
Ed esempio tangibile di realizzazione del proprio dono naturale ce lo offre proprio lei, Maria Gabriella Capizzi, presidente dell’Ass. Leonardo da Vinci Arte e Progetti, presente alla serata, che ha dato vista al suo sogno ossia la mostra al Palazzo della Cultura di Catania, ove espone Le Macchine di Leonardo da Vinci, che vantano già tappe a livello europeo. Meravigliosa iniziativa dei Lions, sempre attivi come, per loro, è di rito. 

E noi rimaniamo in attesa di un’altra “lezione di vita” del dr. Noè, ricordandoci che ‘se hai tempo per lamentarti, hai tempo per cambiare ciò per cui ti lamenti!’.  

 

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