L’iniziativa dell’Aie è stata accolta già da molti editori di narrativa e saggistica
MILANO – “Le persone con disabilità visive leggono molto di più degli utenti normodotati”. Partiamo da qui: in Italia i ciechi e gli ipovedenti leggono più di chi non ha gravi problemi di vista. Un risultato apparentemente sorprendente che viene dettagliato da Cristina Mussinelli dell’Associazione italiana degli editori.
“Almeno il 59% degli ipovedenti intervistati – ci ha spiegato – hanno detto che leggono almeno un libro all’anno contro il 46% della popolazione italiana”.
Per fare fronte a questa forte domanda, l’Aie ha dato vita al progetto Lia, Libri italiani accessibili, di cui Cristina Mussinelli è la responsabile. “Il progetto Lia – ci ha detto – è nato come progetto che vuole cercare di mettere la produzione di libri accessibili nei canali tradizionali, perché attualmente la disponibilità di titoli per persone con disabilità visive è abbastanza limitata”. Al posto delle attuale costose e complesse conversioni dei libri esistenti, Lia lavora per cambiare l’intera filiera. “Il progetto Lia – aggiunge Mussinelli – intende lavorare sulla versione digitale dell’ebook che gli editori producono, affincé questa versione sia già accessibile nel momento in cui viene creata”.
Il progetto è complesso, ma ha già raccolto l‘adesione di oltre il 60% degli editori di narrativa e saggistica e il nuovo catalogo comprenderà tremila titoli con novità e bestseller. E chissà che l’esempio dei ciechi che leggono possa essere di sprone anche per tutti gli altri lettori italiani. (Fonte: TMNews)