“Grease – Il Musical” è l’evento che apre la Stagione di prosa

E’ l’evento che apre la Stagione di prosa del Teatro Vittorio Emanuele 2017/2018. Dopo il grande successo di pubblico e di critica per l’inaugurazione della Stagione di musica con “Il lago dei cigni”

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Dopo il grande successo di pubblico e di critica per l’inaugurazione della Stagione di musica con “Il lago dei cigni” de Il balletto di Milano, il prossimo appuntamento venerdì 24 novembre sarà l’inaugurazione della Stagione di prosa con “Grease – Il Musical“, protagonista Guglielmo Scilla per la regia di Saverio Marconi.

Per chi volesse ancora acquistare l’abbonamento alla Stagione di prosa potrà farlo fino a mercoledì 22 novembre, sarà possibile invece acquistare i biglietti dal 24 novembre presso il botteghino del Teatro Vittorio Emanuele e on line sul sito Ticketone per lo spettacolo.

Grease nasce nel 1971 al Kingston Mines Chicago club, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra; lo chiamano “Grease” per evocare i capelli imbrillantinati e lo stile degli anni ’50.

“Fu a Chicago, Illinois, intorno a marzo-aprile 1970. Ad un party, quasi per gioco, tirai fuori alcuni dei miei vecchi 45 giri degli anni ’50. Queste canzoni apparvero subito alquanto datate a confronto con il funk psichedelico degli anni ’70, ma allo stesso tempo rappresentavano un cambiamento di velocità contro la melodia ripetitiva tanto cara in quei giorni. E fu così che proposi a Warren Casey la mia bizzarra idea: un musical a Broadway che utilizzasse la musica degli ultimi anni ’50.

Warren sollevò la più ovvia delle domande: ‘Grandioso, ma di cosa tratterà lo spettacolo?’

Qualche birra più tardi l’idea mi balenò in mente: un salto indietro ai tempi d’oro del rock ‘n’ roll in una scuola superiore frequentata da giovanotti imbrillantinati e relative fidanzate. Un ritorno ad un genere di vita che appariva centrato sulle acconciature (oleose e appiccicose), sul cibo (economico, grasso, hamburgers e molli patatine fritte) e su favolose automobili fuori serie (sporche e infangate) o su qualsiasi altra cosa ‘unta’; decisi così di chiamarlo ‘Grease’.

Inizialmente Warren non prese sul serio la cosa, asserendo che poteva essere solo un sogno, ma poi, quando venne licenziato dal suo impiego di direttore di filiale, decise di sedersi alla sua macchina da scrivere ed abbozzò una prima stesura della scena del pigiama party. Iniziò così la nostra collaborazione nel creare una storia che prendeva in giro tutti quei film hollywoodiani che celebravano il rock ‘n’ roll degli anni ’50.

Warren (un ex insegnante di scuola superiore) scrisse i testi delle canzoni che parodiavano i suoni primitivi dei primi rockers mentre io (un ex studente imbrillantinato degli anni ’50) composi le melodie imitando gli originali.

Un fatto poco noto: Grease è probabilmente l’unico grande spettacolo di Broadway interamente composto su chitarra.”

Jim Jacobs

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LA STRADA PER BROADWAY

Due produttori, Ken Waissman e Maxine Fox, diedero fiducia alla geniale intuizione di Casey e trasferirono il musical a New York, puntando a non esasperare il concetto di “unto”, piuttosto repellente, ma a virarlo in quello di “lucido” e “brillante”. Un inno alla brillantina, come il ciuffo di Elvis, che non è unto, brilla e profuma. Via il fango e l’olio dalle macchine, largo alle cromature seducenti,

Racconta Barry Bostwick, il primo Danny Zuko: ‘American Graffiti era ormai acqua passata, e Fonzie non era ancora stato inventato’.

Il musical ebbe un successo immediato e folgorante: GREASE debuttò Off Broadway all’Eden Theatre il 14 febbraio 1972 e nello stesso anno ricevette sette nomination ai Tony Award; nel giugno dello stesso anno lo spettacolo si trasferì trionfalmente a Broadway, prima al Broadhurst Theatre e poi al Royale Theatre dove rimase in scena ininterrottamente fino al gennaio del 1980. Per le ultime 5 settimane di rappresentazioni, si spostò infine al Majestic Theatre, dove, alla chiusura nell’aprile 1980, aveva collezionato 3.388 repliche. Un successo diventato un “classico” in tutto il mondo, che ha visto anche la consacrazione teatrale di grandi attori come John Travolta (interprete di un ruolo minore, prima di indossare il giubbotto di Danny Zuko nel celebre film del 1978 – prodotto da Robert Stigwood, impresario dei Bee Gees – al fianco di Olivia Newton-John) e Richard Gere. La colonna sonora del film, solo dal 1991 (quando Nielsen Music ha iniziato a tracciare le vendite degli album) ha venduto più di 6 milioni di copie. Rimasta per settimane in vetta alle classifiche in molti paesi, continua ancora oggi a far ballare i più giovani e far sentire giovani gli adulti. La canzone “Hopelessly Devoted to You”, cantata nella versione cinematografica da Olivia Newton-John, ha ricevuto una nomination al premio Oscar per la migliore canzone originale nel 1979. Le canzoni aggiunte del film “You’re the One That I Want”, scritta da John Farrar, e “Grease”, scritta da Barry Gibb e interpretata da Frankie Valli, diventarono hit a tal punto che Valli, il frontman dei Four Season, dichiarò “Quando Barry mi recapitò il demo, dissi immediatamente di sì… Se avessero saputo che avrebbe avuto un tale successo, non l’avrei mai avuta!”.

GREASE si è affermato come uno show di enorme successo anche nel West End, è tornato a Broadway nel 1994 e nel 2007 e ha avuto una moltitudine di edizioni in decine di paesi. Nel 2016 la produzione “Grease Live” sulla rete televisiva Fox ha visto un cast “all-star” composto da Julianne Hough (Sandy), Aaron Tveit (Danny) e Vanessa Hudgens (Rizzo).

Grease 1997 – cover playbill Eugene O’Neille Theatre

20 ANNI DI SUCCESSI IN ITALIA

“Per Saverio Marconi il segreto di Grease è un mistero! Una semplice storia d’amore che riesce a conquistare il mondo in modo così duraturo non può che essere un mistero!! Per le persone mature lo spettacolo ricorda l’adolescenza e i giovani ci ritrovano l’inizio del mondo che vivono, le loro origini, un passato lontano che amano

Andai subito a vedere il film di Kleiser, ma non mi impressionò più di tanto! Quel mondo americano non mi interessava molto. Era appena uscito “Padre Padrone” (film dei fratelli Taviani con Marconi protagonista ndr) e i miei interessi erano altri. Quando poi lo rividi in teatro a Londra ne fui affascinato per l’energia e il divertimento che riusciva a dare. Un’energia travolgente che inondava tutto il teatro!“.

È proprio alla ricerca di questa energia che nel 1996 Marconi costruisce un cast che aderirà perfettamente alla filosofia dello spettacolo. Nel ruolo di Sandy scrittura Lorella Cuccarini che all’epoca ha 32 anni, quasi il doppio del personaggio, ma la sua performance è strepitosa e contagiosa, un inno alla gioia di vivere, un ritratto perfetto dell’età magica dell’adolescenza. Del resto anche Olivia Newton-John, la protagonista del film con Travolta, aveva all’epoca trent’anni. Sono i piccoli miracoli del talento. Con lei, nel ruolo di Danny, c’è Giampiero Ingrassia, figlio d’arte ed attore eclettico e completo, mentre Renata Fusco è la travolgente Rizzo e Michele Carfora Kenickie; nel cast anche Mal e Amadeus. La traduzione in italiano è l’invenzione di un vero e proprio linguaggio. E il pubblico se ne accorge, ama questo testo, impara a memoria le battute. Il mistero di cui parla Marconi continua. E va a braccetto con il successo.”

Estratto da “Grease… Un mondo perfetto”

(Pierluigi Ronchetti in “Compagnia della Rancia 1983-2013: un racconto di emozioni”

MMMAC Edizioni, 2013)

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