GRAN BALLO DEL GATTOPARDO. La XX Edizione al Grand Hotel Villa Igiea di Palermo

La Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca ha organizzato a Palermo la ventesima edizione del GRAN BALLO DEL GATTOPARDO per ricordare i 50 anni dall’uscita del film di Luchino Visconti nello straordinario Salone Belle Epoque del  Grand Hotel Villa Igiea.

 

Al GRAN BALLO DEL GATTOPARDO hanno partecipato centinaia di danzatori in costume del XIX secolo  – provenienti da molte città italiane e da alcune capitali europee – ballando sulle musiche originali quadriglie, valzer, contraddanze, polonaise, polche e mazurche tratte dal film Il Gattopardo e dai manuali dei Maestri di Ballo più celebri del tempo.
Gli ospiti hanno inoltre ascoltato la grande lirica ottocentesca con il soprano Cristina Napoli, il reading delle pagine più significative del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e non solo … si sono anche deliziati con le prelibatezze degli insuperabili chef del Grand Hotel Villa Igiea.

 Al GRAN BALLO DEL GATTOPARDO è emerso lo slancio creativo, la passione intellettuale e l’accuratezza filologica delle ricerche di Nino Graziano Luca che plasma le indicazioni tratte dai testi dell’epoca in veri e propri capolavori del bello, facendole diventare patrimonio collettivo ed accessibile a tutti.

 

Le fonti di riferimento del GRAN BALLO DEL GATTOPARDO, oltre al romanzo di Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo, si individuano nel meraviglioso repertorio delle danze di società tratto dai manuali dei grandi maestri dell’epoca recuperati nella sua ricerca ventennale da Nino Graziano Luca: The Social Dances of the Nineteenth Century in England di P.J.S. Richardson; Analysis of the London Ballroom di Thomas Tegg del 1825; English Dancing Master di John Playford; Der Tanz, scritto da Max Von Boehn; la Raccolta di balli di società, pubblicata da Ardini nel 1887; Uniche danze nobili italiane dedicate alla Real Casa di Savoia di Giovetti del 1888; Il valzer, di Remi Hess; Le Quadriglie – Metodo teorico e pratico di D’Aquino del 1891; De la walse au tango di Boulenger; Lezioni di ballo giusta l’uso delle civili conversazioni, di Crespi del 1830; Repertorio di danza e figure di cotillon per l’eletta società di Della Croce del 1886;  Il nuovo precettore della danza domestica di Folega del 1868.

Tra i costumi del GRAN BALLO DEL GATTOPARDO alcuni erano originali altri realizzati da sartorie artigianali richiamandosi ai quadri ottocenteschi, alle pubblicazioni d’illustrazione d’antan, alle indicazioni provenienti dai saggi o colte per sfumature dai romanzi del XIX secolo di Tolstoj, Puskin, Tomasi di Lampedusa, Dickens, Balzac, Flaubert, Mann, Stendhal o ancora dai figurini pubblicati nelle riviste specializzate del tempo. Le sartorie hanno tratto spunto anche dalla rivista Teatri, arti e letteratura, che proponeva intorno al 1830 abiti da ballo in crespella, piuttosto liscia, rifiniti e decorati con un raso duchesse, fiori e piccoli bottoni d’oro e completati da una collana d’oro e il pettine sui capelli intarsiati di piccole pietre. I colori dal bianco al verde fino al giallo e l’oro. 

Oggi, sorprendere, stupire, divertire un pubblico abituato  a viaggiare, vedere e conoscere mille cose, non è facile! Il GRAN BALLO DEL GATTOPARDO c’è riuscito, offrendo  un momento magico, unico e inimitabile che rimarrà nei ricordi e nelle emozioni degli ospiti grazie alla trama modulare con cui è stato concepito, finalizzato alla partecipazione attiva e al coinvolgimento reale degli intervenuti. 

a Cognita Design production
Torna in alto