Goran Bregovic a Catania, felice di essere italiano di adozione

 Grande spettacolo, travolgenti sonorità balcaniche, mediterranee e tzigane, create da Goran Bregovic, con la sua Wedding and Funeral Band

 

 

Il concerto di fine anno che si è tenuto a Catania, è stato in assoluto l’evento più importante in Sicilia. Grande spettacolo, travolgenti sonorità balcaniche, mediterranee e tzigane, create da Goran Bregovic, con la sua Wedding and Funeral Band. Più di cinquemila persone si sono avvicendate in piazza Duomo e in piazza Università. Il numeroso pubblico ha voluto salutare il nuovo anno, divertendosi, ballando, cantando le canzoni del grande artista balcanico, tributando al musicista e alla sua band applausi a scena aperta. Insomma è stata una notte di festa, all’insegna della grande musica, come una vera comunità che ritrova l’orgoglio e il senso di appartenenza. Massiccia la presenza di turisti e anche di visitatori giunti da numerosi centri dell’Isola. Ottima scelta, ma non c’era alternativa, di posizionare il palcoscenico davanti al Palazzo dei Chierici, per permettere a quanti più spettatori possibile di seguire al meglio lo spettacolo. E, visto l’affollamento per le strade, gli esercizi della zona del centro storico sono rimasti aperti fino a tarda notte.

Ma facciamo un passo indietro. E’ il 31 dicembre, alle 11,00 è prevista una conferenza stampa di presentazione del concerto, promossa dal Comune di Catania prima della gara finale della classica di nuoto nel porticciolo di Ognina. Ma, come accordi presi, qualche giorno prima, con la produzione, il mio appuntamento con Goran è alle 10,00, direttamente nell’Albergo. Alle 9,45, la nostra troupe è già operativa. Subito dopo una colazione prettamente italiana, in una saletta privata, eccolo. Giacca nera con gilet, jeans, una sciarpa luccicante, un cappellino sbarazzino, sguardo da piccolo birbante, ci accoglie il suo solito sorriso, che ci accompagnerò per tutta l’intervista.

Due parole di presentazione prima di iniziare. Noto subito che la disponibilità di Goran è veramente disarmante, caratteristica, come da copione, di un grande artista.

Cosa ci stai preparando per salutare il nuovo anno che verrà

“Faremo musica….tanta musica…sarà un vero divertimento per tutti….tutto il nostro repertorio è divertente, ma in particolare stasera suoneremo solo brani felici. Abbiamo anche noi, in questo Capodanno, una gran voglia di divertirci e vogliamo farlo insieme a voi, quindi, portatevi delle scarpe comode perché ci sarà da ballare”.

Vieni spesso in Sicilia, a Catania, cosa ti piace di più della nostra terra

“Suonavo in Italia, nei bar, già all’età di 8 anni a Napoli. Non potevo mai immaginare di avere un mio pubblico italiano, soprattutto per qualcuno che viene da un paese come la Bosnia, un vero sogno che si è realizzato suonare in Italia. Poi ho un trascorso proprio a Catania, la Messa dell’Aurora, per Sant’Agata, in compagnia del sindaco e del grande Lucio Dalla.“

 

Sei reduce dell’ultima tappa del tour “Champagne for Gypsies” all’Auditorium di Luxemburgo.

“Si siamo già alla fine del mio tour. Ho fatto molta promozione per il nuovo disco, lo farò anche stasera”

Compositore polistrumentista di enorme talento, molte le tue collaborazioni con artisti italiani Bellissima collaborazione con la nostrana Consoli nel brano soundtrack “Il pendio dell’abbandono”, la cui musica è stata scritta, coordinata e diretta non solo da te ma dalla stessa Consoli…poi ripresa in più versioni da svariati artisti del panorama musicale ex jugoslavo del calibro di Selina O’Leary e dell’attrice croata Severina Vučković…Collaborare con altri artisti…è un’esperienza che rifarai

“Assolutamente si…con la Consoli lo sto facendo. Non escludo altre collaborazioni nel panorama musicale internazionale.”

La tua musica è piena di contaminazioni folk, selvaggia e zingara, che unisce polifonie tradizionali bulgare a chitarre elettriche, percussioni tradizionali con accentuazioni rock…ma come possiamo definire la tua musica

“La mia musica la definisco contemporanea balcanica. Mi fa piacere notare che le piccole culture come le nostre, influenzano le grandi culture, è bello vedere che questo è possibile anche perchè c’è molta curiosità per le piccole culture e non solo musicali”

Un augurio per il 2014

“Mi auguro che si possa continuare con questo spirito. I tempi sono difficili, ma credere che degli italiani non sappiano divertirsi è veramente impensabile. Voi Siete veramente fortunati, siete nati, forse, nel più bel posto del mondo. Quando incontro qualche italiano che si lamenta, vorrei farli stare nei Balcani per qualche anno. Quindi apprezzate quello che avete, anche se qualcosa non va per il verso giusto, pensiamo positivo, sforziamoci a divertirci. Mi auguro per tutti, tanta felicità…Buon Anno”.

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