Giselda Fojanesi, la protagonista del libro di Piero Isgrò “La sposa del Nord”

Presentata, a Palazzo delle Stelline, a Milano l’ultima fatica letteraria di Piero Isgrò, “La sposa del Nord”, edito da Arkadia editore

 

A moderare l’incontro è stata la giornalista Giuliana Avila Di Stefano, invece, relatore, l’editorialista del “Sole 24ore“, Salvatore Carrubba. E’ stata tratteggiata la figura, fino adesso sconosciuta, della Giselda Fojanesi che sposò Mario Rapisardi, scontrandosi con una mentalità, usi e costumi totalmente diversi da quelli propri. Isgrò sottolinea come  “Giselda Fojanesi sia stata nella prima fase della sua vita e negli anni del matrimonio, una donna annientata nella dignità e nell’animo”. Un mondo che si scontra con un altro, dove imperante è il maschilismo tanto che a un certo punto la protagonista per il marito, che ha la doppia veste di aguzzino e libertino, dovette lasciare il posto di lavoro, trovato grazie all’aiuto di Giovanni Verga, ritrovandosi in una stretta dolorosa. Sia il relatore che l’autore non capiscono come mai Rapisardi, poeta mediocre, gli sia stata riconosciuta tanta fama. Piero Isgrò lo riconduce a Victor Hugo che lo defini un prècurseur  e, quindi cavalcò l’onda della notorietà, invece, Salvatore Carrubba non si capacita come i catanesi gli abbiano dedicato perfino una strada importante della città. Una serie di chicche sono state snocciolate da Carrubba.

Una donna che tocca il fondo, ma a un certo punto risale a veder la luce. Si innamora di Giovanni Verga, grande scrittore, ma anche lui, uomo che rispecchia il suo tempo, intriso di maschilismo e grettezza. Un romanzo coinvolgente, pieno di passione, affresco di una Sicilia di quel tempo con pagine si storia e costume… L’autore ha letto alla platea la prima notte di nozze  con la Fojanesi, con la presenza di una madre forte, che  dietro l’uscio piangeva il figlio e una donna, che immaginava la sua prima notte di nozze in maniera romantica e non certo con la presenza della suocera…

Un pubblico partecipe alla presentazione, tanto da porre delle domande all’autore che ha risposto chiarendo qualsiasi ‘ombra’. Tra la platea ospiti importanti come il vice prefetto, Maria Stefania Caracciolo e i due scrittori siciliani Matteo Collura e Enzo Russo

Il caso ha voluto che lo stesso Palazzo Stelline, è citato all’interno del libro di Isgrò, che ricordiamo parla di Giselda Fojanesi “che ha una rivalsa, divenendo importante educatrice e poi ispettrice degli educandati femminili, come il luogo in cui ci troviamo” ha affermato Isgrò e Carrubba. Ma come sappiamo nulla capita per caso!

 L’evento è stato organizzato grazie al patrocinio del giornale on-line “Sicilia Journal – l’informazione senza se e senza ma” del direttore Daniele Lo Porto, segretario di AssoStampa e de “I custodi delle vigne dell’Etna”, azienda vinicola posta proprio alle falde dell’Etna (patrimonio Unesco 2013),  nata dalla comune passione per il vino e la Muntagna della giovane coppia Mario e Manuela Paoluzi.

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