Gino Bartali, “Giusto tra le Nazioni” per Yad Vashem

Il mai dimenticato campione di ciclismo, rischiò la propria vita per salvare gli ebrei perseguitati durante l’oppressione nazista

Ginettaccio, è questo il soprannome con il quale si ricorda Gino Bartali. Vincitore di tre Giri d’Italia, due Tour de France e di numerose classiche e corse di un giorno, è  anche noto per la sua rivalità sportiva con Fausto Coppi, che accompagno la Nazione nell’immediato secondo dopoguerra. Da oggi, sarà ricordato anche per essere uomo “Giusto tra le Nazioni”. Il riconoscimento post mortem giunge direttamente da Yad Vashem, l’Ente nazionale perla Memoria della Shoah, nato nel 1953 per tramandare e ricordare un periodo buio della storia dell’umanità: l’Olocausto. Il coraggio del Toscano, è da sempre noto ai più. Le sue gesta sportive narrano di un uomo che gettava il cuore oltre l’ostacolo, non lesinando nulla, dimostrandosi altruista con gli avversari – è nota la celebre immagine fotografica che lo ritrae insieme a Coppi durante il passaggio della borraccia al Tour del 1952. Grazie all’onorificenza guadagnata sul campo, si apprezza ancora meglio non solo lo sportivo, bensì l’uomo. Dichiara Yad Vashem tramite Twitter: ”Bartali, un devoto cattolico, durante l’occupazione tedesca in Italia faceva parte di una rete di salvataggio guidata dal rabbino Nathan Cassuto di Firenze insieme all’arcivescovo di Firenze, cardinale Elia Angelo Dalla Costa, precedentemente riconosciuto Giusto tra le nazioni. Agì come corriere, nascondendo nella sua bicicletta falsi documenti e carte, trasportandoli attraverso le città con il pretesto degli allenamenti. Rischiando consapevolmente la propria vita per salvare gli ebrei, Bartali trasferì documenti falsi a vari contatti, fra cui il rabbino Cassato”. L’indimenticabile campione originario di Ponte a Ema, continua a mantenere alta l’italianità nel mondo, proprio come all’apice della sua carriera ciclistica. A testimoniare ciò, il messaggio di Graziano Delrio, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie con delega allo Sport, il quale afferma: ”Il riconoscimento attribuito a Gino Bartali di Giusto tra le nazioni per Yad Vashem rappresenta un onore per il nostro Paese”. La grandezza del Ciclista è surclassata da quella dell’Eroe taciturno, che preferiva restare in silenzio e agire con i fatti, restando nell’ombra in quella fitta rete di collegamenti che tante vite salvò durante le persecuzioni razziali. Con un secco “Non ci si fa belli con le disgrazie altrui”, liquidava immediatamente quanti gli chiedevano di quel tragico periodo di pura follia. Per celebrare il ricordo di esemplare umanità e dignità, lo stesso Ente che gli ha conferito la carica onorifica, dichiara che, in data ancora da destinare, si terrà in Italia una cerimonia per rendere omaggio al Campione silenzioso. Ancora una volta, Ginettaccio sorprende tutti, proprio come gli avversari durante le sue memorabili pedalate in sella alla bicicletta.

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