Giarre, Riposto e Mascali: roghi sparsi mettono a ferro e fuoco la zona jonica

Un vento infuocato capace di seminare panico e devastazione tra Giarre, Riposto e Mascali. Tra i lembi di Sicilia maggiormente roventi, rientra a pieno titolo la zona jonico-etnea, ieri asfissiata da un’aria irrespirabile e bollente.

Una micidiale miscela fatta di temperature da record, vento incandescente e roghi da esso alimentati, ha messo in ginocchio l’area che abbraccia i comuni di Giarre, Riposto e Mascali. I territori di Riposto e Mascali sono stati infatti quelli maggiormente colpiti da incendi che, proprio a causa del vento rovente e intriso di fumo, si sono propagati danneggiando la vegetazione circostante. A Riposto, contrada Mirto è stata una delle aree più colpite dagli incendi esplosi nel comprensorio del giarrese. Un altro incendio si è sviluppato in via Salvatore Patti, parallela del lungomare Pantano di Riposto, determinando l’evacuazione del Santantonio Resort. Nell’arco di un paio d’ore però, sia il personale della struttura che i clienti sono stati fatti rientrare. Sia il personale interno alla struttura che gli avventori della struttura ricettiva hanno però vissuto quattro ore di panico. L’incendio ha comunque provocato dei danni nella zona esterna dell’hotel bruciando diverse piante. Secondo alcune testimonianze, le fiamme hanno preso vita nel vecchio rogo di via Galeano (Quartirello) per poi propagarsi e raggiungere via Marco Polo.

Intorno alle 11.30, per via delle fiamme altissime e del fumo nero ascrivibile al tratto di lungomare in cui sorge un chiosco, alcune case sono state evacuate. Alcuni abitanti della via Baracca di Riposto hanno temuto il peggio per via del divampare della fiamme. Una parte del lungomare era stata chiusa al transito con conseguente deviazione del flusso viario. Focolai anche tra Carruba e Guardia Mangano. In molti casi gli incendi sono stati domati dagli stessi cittadini. Le cause degli incendi sono comunque ascrivibili alle diverse campagne incolte riscontrabili nel territorio. Le fiamme sviluppatesi sulla parallela del lungomare, in via Rocco La Porta, hanno indotto i carabinieri a presidiare la strada. Non meno allarmante il quadro configuratosi a Mascali. Addirittura in via Pietralonga a Mascali una famiglia è rimasta senza casa per via delle fiamme divampate. Incendi anche in via Saette, vicino il centro sociale mascalese e in due punti della zona di via San Giuseppe alta, oltre che sulla ex SS 114. Rogo pure in via Carrata (Fondachello di Mascali) dove le fiamme hanno bruciato la vegetazione poi ricaduta sulla sede stradale. Due le auto dei carabinieri intervenute sul posto.

Fiamme a Santa Venera (frazione di Mascali) dove le abitazioni si sono ritrovate circondate dal fumo. Evacuato anche il resort “Donna Carmela” a Riposto. Danni non indifferenti pure al vivaio “Piante Faro” della predetta cittadina.Vibranti le proteste di alcuni titolari di strutture ricettive per via dello stato di abbandono di diverse proprietà. Il titolare del Santantonio Resort lamenta anche di dover provvedere al ripristino di un’ampia porzione di tappeto sintetico per via dei danni causati dalle fiamme. Evacuato pure il resort “Donna Carmela” di Riposto. Incendio sopra Macchia di Giarre. Tante le proteste sulla scarsa tempestività dei soccorsi, attribuibile a carenze di risorse umane sia nel personale dei vigili del fuoco che in quello dei carabinieri. Incendio avvenuto nell’area boschiva di Viale Don Minzoni a Giarre, sotto il ponte autostradale. Alcuni residenti del comune di Riposto hanno individuato nella presenza di cespugli nell’alveo dei semiprosciugati torrenti ripostesi, tra i quali il torrente Babbo, una fonte di pericolo in materia di potenziali ed eventuali incendi futuri. Qualche residente non ha escluso che uno di questi agglomerati vegetativi possa essere stato alla base di un incendio doloso poi propagatosi.

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