Gal Kalat a Expo: biodiversità dei “frumenti”, quale modello di sviluppo?

Al Cluster Biomediterraneo di Expo Milano sbarca con un palinsesto di eventi straordinari e con tutta l’energia pratico-organizzativa la squadra guidata dal presidente del Gal Kalat Alessandra Foti e dal  responsabile di piano, Michele Germanà presidente di Agenzia per il Mediterraneo.

Il Gal Kalat, l’agenzia di sviluppo per la promozione del territorio siciliano e delle sue produzioni agroalimentare è presente alla Grande Esposizione – la grande manifestazione mondiale sul cibo e lo sviluppo sostenibile – per riflettere sulle strategie possibili e sui nuovi strumenti d’intervento per mettere in rete le molteplici e diversificate iniziative ricettive, le produzioni tradizionali e le preparazioni enogastronomiche, le migliori risorse culturali e ambientali per il rilancio dell’agroalimentare e della sostenibilità ambientale.

Partecipare alla Esposizione Universale di Milano 2015 è una esperienza veramente importante! Sia per chi lo sostiene sia per chi lo guarda con l’ombra del sospetto.

Diviene una fantastica occasione quando, con il proprio modesto contributo,  si rimane fedeli al tema importantissimo quale “Nutrire il pianeta, energia per la vita” in un contesto che tende più alla spettacolarizzazione di un evento mondiale, quando attraverso iniziative che fondono opportunità di socializzazione e confronto su temi legati alle attività produttive agricole, la ristorazione, la ricerca e la valorizzazione di innovazioni e tecnologie produttive che generano un prodotto alimentare sano.

Il Gal Katal, organismo locale mediterraneo del catanese coordinato dalla Agenzia per il Mediterraneo presieduta da Michele Germanà, è presente con le sue iniziative all’Expo dal 6 al 19 luglio. Lo scopo è promuovere le buone pratiche produttive agricole in un’ottica di sostenibilità e nel rispetto della biodiversità. Il Gal Kalat mira inoltre a valorizzare i frutti della terra, ossia quei prodotti semplici e sani conosciuti in tutto il mondo da sempre per il loro speciale gusto e le loro fantastiche qualità.

Ad aprire questa settimana, dove la Sicilia fa da capofila a Paesi partner del Mediterraneo riuniti nel Cluster Bio Mediterraneo,  in un alternarsi di gusto e dibattito, il cibo fa da ambasciatore privilegiato in una degustazione molto gradita e promossa dalla stampa italiana e internazionale.

Tema centrale del dibattito  il “seme” del grano  nel rispetto del concetto di Biodiversità affrontato dal punto di vista etico e filosofico dalla professoressa, nonché giornalista, Concetta Di Lunardo la quale riposiziona l’uomo al centro del sistema  socio economico, a discapito dei consumi, e si orienta a sostenere una nuova forma di Umanesimo.

I temi declinati attraverso il cibo e le emergenze planetarie del terzo millennio sono affrontati nel suo libro “Expo 2015 – Istruzioni per l’uso, Filosofia dell’ambiente, sviluppo sostenibile e multinazionali?” edizione Armando Siciliano Editore.

Dal punto di vista più puramente “terreno” di carattere economico produttivo dal valore etico e sostenibile l’intervento prezioso dell’imprenditore agricolo, che si definisce più semplicemente “agricoltore”, Giuseppe Li Rosi il quale ha rivalutato  sistemi e proprietà antiche delle spighe d’oro per giungere ad una selezione totalmente naturale di grano evoluto, che attraverso una elementare contaminazione reciproca di più svariate specie di grano ne ha rafforzato geneticamente la produzione finale che è sempre in evoluzione.

La farina, che nasce dal grano di qualità, sa trasformarsi per magia in prodotti unici nelle mani sapienti di donne che ne tramandano tradizioni e le fondono alle opportunità contemporanee. Fanny Consoli, docente presso il MIUR che oggi si considera unicamente cuoca, dedica il suo tempo da pensionata alla “trasformazione” dei prodotti della terra per promuoverne ed esaltarne i sapori accogliendo tutti attorno alla ricca tavola.

Per la nuova generazione era presente la giovane imprenditrice ventitreenne Flavia del Pastificio Sfillas di Grammichele di Catania.  I suoi prodotti sono realizzati dalla migliore selezione del grano e dalla fedele realizzazione di ricette della tradizione che riuniva attorno al forno le donne di famiglia di tutte le generazioni.

Presente all’evento inaugurale ad introdurre gli argomenti mi sento testimone di un esempio reale di azione svolta nel grande circo mediatico dell’Expo. Una iniziativa che mira realmente e concretamente, attraverso la grande importanza del cibo e che si avvicina a quelli che sono i buoni propositi della Esposizione Universale 2015.

Valori e obiettivi nobili, espressione di una cultura ma anche viatico di socializzazione, integrazione oltre che strumento di diffusione di temi legati alle attività produttive agricole, alla ristorazione e alla ricerca, in armonia con innovazioni e tecnologie produttive che generano un prodotto alimentare sano e che garantiscano un futuro per i nostri figli.

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