Frodi creditizie in aumento con furto identità: 9.000 in sei mesi

Secondo i dati del Crif è boom di casi tra gli under 30. A Natale ci si attende il picco

ROMA – Le frodi creditizie realizzate grazie al furto di identità non sentono la crisi: 9.000 casi nel primo semestre 2012 e l’incidenza del fenomeno cresce del 17,9%. Boom di casi, poi, tra gli under 30 (29,9% del totale) e a Natale ci si aspetta un picco. E’ quanto emerge dalle elaborazioni prodotte da Crif nell’ambito della nuova edizione dell’Osservatorio sulle frodi creditizie.

Il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identità ed il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene, in Italia si conferma avere dimensioni di assoluto rilievo pur senza destare un adeguato allarme sociale. In effetti, nonostante la crisi economica e il conseguente calo del credito richiesto ed erogato alle famiglie italiane, le frodi creditizie non accennano minimamente a diminuire e nel primo semestre 2012 “sono state intercettati oltre 9.000 casi”.

Entrando nel dettaglio delle singole forme tecniche, i prestiti finalizzati continuano ad essere presi particolarmente di mira dai frodatori, con un’incidenza dell’82,4% sul totale dei casi (+5,4% rispetto al 2011). Si è invece registrata una significativa diminuzione dei casi registrati sulle carte di credito a saldo (-35% rispetto al 2011).

Per quanto riguarda le fasce d’importo, rispetto al passato emerge una forte crescita delle frodi di importo inferiore ai 1.500 euro (+45,4%). Questa tendenza, in linea con l’elevata incidenza sul totale dei prestiti finalizzati, si spiega con il fatto che i finanziamenti di piccolo importo, specie se erogati non allo sportello della banca o della società finanziaria ma direttamente presso gli esercizi commerciali, si caratterizzano per tempi di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati sull’identità del richiedente.

L’analisi di Crif mette in luce come nei primi sei mesi del 2012 quasi i due terzi delle vittime siano state uomini (il 65,1% del totale), confermando nella sostanza la tendenza delle precedenti rilevazioni. Sotto il profilo socio-demografico, invece, il maggior numero di vittime si concentra nella classe di età compresa tra 18 e 30 anni (con il 29,9% del totale), con un tasso di crescita decisamente elevato rispetto al corrispondente semestre 2011 (+36,2%).

La ripartizione delle frodi per regione mostra una maggiore incidenza del fenomeno in Campania, Lombardia, Sicilia e Lazio, seguite da Puglia ed Emilia Romagna. Si tratta fondamentalmente delle stesse regioni che anche nel primo semestre 2011 occupavano i primi posti di questa poco invidiabile classifica. In fortissima crescita l’incidenza di frodi avvenute in Basilicata (+29,5% rispetto al I semestre 2011) e in Campania (+19,6%). (Fonte:TMNews)

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