Etna Endurance Unesco 2015, l’impresa di Rosario Catania

Il trekker ha completato la sua impresa in 27 ore e 30 minuti. “Un sfida per me inimmaginabile qualche anno fa, una grande emozione dietro l’altra”

Un ringraziamento speciale a chi mi ha supportato senza risparmiarsi. Senza di loro non avrei potuto farcela. Grazie a Manuela Pecorella, Rosario Pecorella, Giovanni Vitale, Antonio Stazza, Marco Prestipino, Antonio Mirulla, Luca Catania, Elena Cifali, Francesco Landolina. Una dedica speciale al mio caro zio in rianimazione”.

Sono doverosi ringraziamenti, con una dedica speciale, le prime parole di Rosario Catania, a conclusione di “Etna Endurance Unesco 2015“, l’evento celebrativo del secondo anniversario dell’iscrizione dell’Etna nel Patrimonio Unesco promosso dal Parco dell’Etna e dal CEPES (Centro Etneo Promozione Eventi Sportivi), che si è concluso oggi a Marina di Riposto poco prima delle 13, dove Rosario è stato accolto dalla presidente del Parco Marisa Mazzaglia e dal sindaco di Riposto Vincenzo Caragliano, con l’assessore allo sport Antonio Di Giovanni.

Poi le sue emozioni e la sua gioia alla fine della grande prova. “Una sfida inimmaginabile per me qualche anno fa. Oggi è realtà solo perché piccole barriere e limiti sono stati infranti o spostati in avanti – racconta Rosario Catania – Un’emozione dietro l’altra e in cui ogni tappa ha rappresentato una sfida a se stante. Il momento più emozionante è stato lo scollinamento a 3150 metri con un tappeto nuvoloso sotto di noi e le debole luci dei paesi pedemontani che filtravano debolmente. Sopra le nuvole un tramonto mozzafiato con un quadro d’autore dipinto dal firmamento. Mi sono fermato ad assorbire il momento e ho pianto, liberando l’ansia della sfida, affidandomi alle guide più esperte che potessi desiderare, Franco e Orazio dell’Ente Parco. La tappa più dura la maratona notturna, che ha messo a dura prova le mie gambe e nonostante un rialzo termico sono riuscito a raggiungere il mare”

Il trekker catanese, detentore del “Guinness World Record” di camminata nordica, ha chiuso dunque la sua impresa – 5 tappe per cinque discipline sportive diverse, 134 chilometri in tutto – a Marina di Riposto, sotto una pioggia scrosciante, con il tempo di 27 ore e 30 minuti, meno di quanto previsto nonostante le difficoltà notturne e il mare piuttosto agitato dell’ultima prova, effettuata in canoa dal porto di Catania alNonostante la fatica e un lieve attacco febbrile notturno, Rosario – accompagnato dalle guide del Parco Franco Emmi e Orazio Distefano e dai trekker che seguivano la sua impresa – ha completato ieri sera intorno alle 22,30 il passaggio tra i versanti nord e sud dell’Etna e intorno a mezzanotte è arrivato al Rifugio Sapienza, dove è stato accolto dall’Amministrazione comunale di Nicolosi. Visibilmente provato ma felice, Rosario Catania ha voluto ringraziare le guide del Parco e le guide alpine dell’Etna per il fondamentale sostegno.
Poi ha iniziato la discesa verso Catania, dove è arrivato regolarmente all’alba, per poi iniziare l’ultima prova.

La testimonianza della guida del Parco dell’Etna Orazio Distefano: “La tenacia di Rosario Catania è stata davvero straordinaria, anche in condizioni e situazioni molto difficili, come la sua non brillante condizione fisica da un lato e dall’atro l’attraverso della colata lavica dell’autunno scorso, che ha interrotto il collegamento tra i due versanti sud e nord dell’Etna, a quota 3000“. Porto di Acitrezza, con l’ultimo tratto fino a Riposto di nuovo in mountain bike a causa delle condizioni del mare.

Senza intoppi le prime due prove di “Etna Endurance Unesco 2015“: la prima, Porto di Riposto-Marina di Cottone, 8 chilometri con la tecnica del Nordic Walking; e a seguire, la scalata Marina di Cottone-Piano Provenzana, 33 km in mountain bike.

Più complicato, come prevedibile, il seguito. Porto di Riposto-Marina di Cottone, 8 chilometri con la tecnica del Nordic Walking; e a seguire, la scalata Marina di Cottone-Piano Provenzana, 33 km in mountain bike.Nonostante la fatica e un lieve attacco febbrile notturno, Rosario Catania – accompagnato dalle guide del Parco Franco Emmi e Orazio Distefano e dai trekker che seguivano la sua impresa – aveva tuttavia completato nella tarda serata di ieri il passaggio tra i versanti nord e sud dell’Etna e intorno a mezzanotte era arrivato al Rifugio Sapienza, dove era stato accolto dall’Amministrazione comunale di Nicolosi, con il testa il sindaco Nino Borzì. Poi il trekker ha iniziato la discesa verso Catania, dove è arrivato regolarmente all’alba di oggi, per poi iniziare l’ultima prova.

La testimonianza della guida del Parco dell’Etna Orazio Distefano, che lo ha seguito sul versante sud dell’Etna: “La tenacia di Rosaria Catania è stata davvero straordinaria, anche in condizioni e situazioni molto difficili, come la sua non brillante condizione fisica da un lato e dall’altro l’attraversamento della colata lavica dell’autunno scorso, che ha interrotto il collegamento tra i due versanti sud e nord dell’Etna, a quota 3000”.

In un messaggio per il secondo anniversario Unesco postato sulla pagina Facebook del Parco dell’Etna, la presidente Marisa Mazzaglia ha sottolineato: “Abbiamo voluto celebrare il secondo anniversario dell’iscrizione dell’Etna nella World Heritage List attraverso una serie di eventi legati alla nostra “casa comune”. Eventi che esaltano lo strettissimo connubio tra sport e natura, come è Etna Endurance Unesco: un abbraccio alla grande bellezza del territorio etneo, che significativamente non è circoscritto solo al perimetro del Parco dell’Etna, grazie al tributo del grande recordman Rosario Catania. Ma anche eventi legati alla promozione mondiale del sito Monte Etna, attraverso Google Street View che ha consentito di mappare il sentiero che conduce alle quote sommitali del vulcano permettendo a tutti, in ogni angolo del pianeta, di vivere l’emozione di affacciarsi sul bordo del cratere centrale. Non abbiamo neanche voluto trascurare gli eventi legati alla cura e alla tutela della nostra grande Madre, attraverso l’intervento di pulizia straordinaria dei boschi di Tarderia, effettuato ieri da Confambiente con la collaborazione della Associazione Azzurra Tante buone azioni per mettere in pratica il potente richiamo ai valori dell’ambiente e della cura della nostra grande Casa Comune che è il pianeta Terra, contenuti nell’enciclica di Papa Francesco, “Laudato Si”, pubblicata pochi giorni fa”.

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