Edilizia, ecco il cantiere del futuro

Edilizia e nuovi standard di sicurezza. Presentato sistema hi tech in uso nel territorio etneo per la costruzione di opere strategiche Innovazioni e hi-tech in cantiere

Millecinquecento metri quadri di superficie, per un totale di novanta tonnellate di acciaio, armati in soli due giorni e “pronti al getto” grazie al lavoro di dodici operai e all’utilizzo di tappeti e armature pre-assemblate. Questo il cantiere che caratterizza un’opera strategica del territorio etneo, il polo d’eccellenza della sanità privata che nascerà a Misterbianco, che verrà realizzata in soli nove mesi con un risparmio di tempo dell’80% e di costo del 30% rispetto a un cantiere tradizionale.

Parte da Catania il progetto pilota dell’edilizia 4.0 protagonista di una delle più grandi rivoluzioni del sistema costruttivo, dove la precisione tedesca viene applicata all’ingegno siciliano. È stata presentata ieri, 14 novembre, durante il seminario “Innovazioni e hi-tech in cantiere”, ospitato al Relais San Giuliano (Viagrande), la tecnologia brevettata Bamtec, sistema integrato per la produzione di armature a “tappeto” che con un software di nuova generazione permette di ottimizzare i costi del cantiere grazie alla facilità e alla precisione millimetrica della posa in opera delle armature.

L’iniziativa è stata organizzata da Fondazione e Ordine degli Ingegneri di Catania, in collaborazione con il Dipartimento universitario di Ingegneria Civile e Architettura (Dicar), Ordine e Fondazione ArchitettiAnce Catania e Collegio dei Geometri. Un’occasione di networking per la filiera delle costruzioni, che ha visto protagonisti ordini professionali, ricercatori, costruttori, tecnici e aziende:

Gruttadauria e Scaccianoce
Gruttadauria e Scaccianoce

«Eventi formativi ad alto contenuto scientifico come questo – ha detto il presidente della Fondazione Ingegneri, Mauro Scaccianoce – rispondono perfettamente alla mission della nostra organizzazione, che promuove cultura e collaborazione con le aziende, soprattutto se altamente innovative; quando si mettono in campo competenze e nuove metodologie di lavoro, a beneficiarne è l’intero comparto produttivo del territorio». A produrre e distribuire in esclusiva in tutta Italia la tecnologia d’avanguardia è l’azienda catanese Sider Sipe. Utilizzando Bamtec è possibile installare in un’ora un’armatura che solitamente si posa in dieci ore. «In un settore come quello dell’edilizia dove il fattore “sicurezza” sul lavoro oggi più che mai è un’assoluta priorità – afferma Angelo Gruttadauria, Ad di Sider Sipe – evitare la faticosa manipolazione delle singole barre d’acciaio permette di avere operai veloci ed efficienti e di riuscire ad azzerare l’approssimazione e l’errore umano grazie all’ausilio delle tecnologie».

Nell’incontro fra committenza e mondo delle professioni, ad avere un ruolo determinante è il mondo accademico, ponte fra domanda e offerta: «Le opportunità lavorative non sempre vanno cercate fuori dalla Sicilia – spiega la presidentessa del corso di laurea del Dicar in Ingegneria Civile Strutturale e Geotecnica, Loredana Contrafatto –. Il link con le aziende del territorio e le convenzioni stipulate dall’Ateneo rappresentano per i nostri laureati un’occasione, non solo di scambio di conoscenze sulle tecnologie di produzione, ma anche di concreto inserimento professionale, com’è accaduto a due dei nostri studenti che adesso prestano la propria attività all’interno dell’azienda che ci ospita oggi».

Fare rete per garantire la divulgazione delle innovazioni e aggiornarsi per stare al passo con il mercato. Questo il “leit motiv” dell’incontro con diversi focus tematici: dall’analisi degli edifici con solette a doppia armatura bidirezionale in zona sismica, a cura dei docenti Pier Paolo Rossi e Aurelio Ghersi, all’evoluzione del cantiere grazie a Bamtec, illustrata da Franz Haussler, il CEO dell’omonima azienda tedesca che nel 1994 brevettò la tecnologia pluripremiata fissando di fatto nuovi standard di produttività e sicurezza. Attraverso le testimonianze degli ingegneri Mauro Mannelli, Ignazio Stancanelli e Giuseppe Malatino sono stati presentati “case studies” internazionali, italiani e siciliani nell’ambito della costruzione di ferrovie, gallerie, ponti, autostrade, edifici pubblici e centri commerciali.

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