Derby amaro per il Catania, al Messina basta Emmausso

Il Messina vince di misura e di testa. Primo stop per il nuovo Catania di Lucarelli. Al “Franco Scoglio” finisce 1-0.

Se il pareggio con la Virtus Francavilla aveva lasciato buone sensazioni al Catania, non si può dire lo stesso della sconfitta di ieri sera al “Franco Scoglio” di Messina. Il derby è amaro per i rossazzurri, che incappano nella prima sconfitta della nuova era Lucarelli. Una sconfitta accompagnata da una prestazione insufficiente e condita da pochi squilli. 

Dal canto suo mister Lucarelli ha opposto al 4-3-3 di Modica un 4-2-3-1 con tante novità. A partire dal portiere titolare, Livieri per l’occasione. In difesa Mazzotta sostituisce sulla fascia destra l’acciaccato Bouah. In mediana al fianco del confermato Quaini figura Zanellato, dietro l’unica punta Dubickas (Di Carmine in panchina e Sarao in tribuna) operano a destra Chiricó e a sinistra Marsura, tra i due Deli parte titolare. Il 4-3-3 giallo-rosso è composto da: Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Firenze, Frisenna, Franco; Emmausso, Plescia, Ragusa.

Il primo tempo è un lungo studio tra le due squadre, che non si espongono più di tanto. Così come nel resto della partita, nei primi 45 minuti le due compagini vivono di folate. È il Catania a creare il primo vero pericolo del match. Marsura viene imbeccato da Zanellato, l’esterno etneo supera Fumagalli con un tocchetto di sinistro, ma il tiro è debole e viene salvato sulla linea da Pacciardi.

A 3’ dalla fine della prima frazione, avvengono due ribaltamenti di fronte. Prima il Messina va vicinissimo al gol. Sugli sviluppi di un corner Manetta colpisce di testa e prende la traversa, sulla ribattuta con mezza porta sguarnita Ragusa spreca clamorosamente il pallone del vantaggio. Nell’azione successiva è il Catania a prendere un legno con la zuccata di Deli servito da Chiricó; sulla ribattuta Dubickas deve solo ribadire in rete, ma ancora l’onnipresente Pacciardi salva sulla linea. In questa occasione, però, pare che il difensore di casa abbia respinto con un braccio. L’arbitro Virgilio di Trapani non ravvisa nulla e così si chiude il primo tempo.

La seconda frazione si apre sulla falsa riga della prima. Tanto studio, un Catania che ha il pallino del gioco, ma che non riesce a mettere in difficoltà la retroguardia del Messina. Manca anche il pressing che ha caratterizzato la maledetta serata contro la Virtus. Ancora una volta due strappi accendono la ripresa. Al 51esimo è ancora Ragusa a sprecare una ribattuta. Livieri para su Emmausso e l’attaccante peloritano cicca in sforbiciata a botta sicura. Risponde poco dopo il Catania con un tiro di prima intenzione di Dubickas, che trova pronto e reattivo l’estremo difensore del Messina. 

Non succede più nulla fino al 70esimo, quando un errore in disimpegno di Silvestri spalanca la strada al neo-entrato Sunno. Livieri prova a mettere una pezza con una grande uscita, ma un rimpallo favorisce Emmausso, che a porta vuota insacca il suo quarto gol stagionale e porta in avanti i suoi.

Doccia gelata per i Lucarelli Boys, che subiscono il colpo. Gli ingressi di BocicDi Carmine Chiarellanon sortiscono alcun effetto. Il Messina addormenta la partita, sia nel gioco che nelle perdite di tempo. Il Catania dal canto suo, ci prova ma non arriva più seriamente a impensierire la porta di Fumagalli. È anzi il Messina che ha le occasioni di chiuderla.

Dopo 6 minuti di recupero l’arbitro fischia la fine. Il derby è giallo-rosso. La squadra di mister Modica centra il secondo successo di fila e lascia dietro le scorie accumulate dopo 5 sconfitte nelle ultime 6 partite.

Per il Catania un passo falso che non cambia la sostanza delle cose: testa bassa e pedalare. Tra acciacchi (anche Marsura è uscito dolorante) e necessità di intervenire sul mercato. In classifica si paga ovviamente l’inizio disastroso di stagione e non questa singola sconfitta, che fa parte del percorso di crescita con Lucarelli in panchina. Il Catania al momento è un cantiere su cui sono state messe le fondamenta, ma che ha ovviamente ancora tanto da costruire.

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