La Costa Concordia sta emergendo lentamente dal mare

Procedono le operazioni di rotazione della nave Concordia. Nave da crociera della Costa che è naufragata all’Isola Giglio il 13 gennaio del 2012, causando 32 vittime, di cui 2 corpi ancora non sono stati trovati.

Alle 9,00 di questa mattina sono iniziate le operazioni di rotazione della nave Concordia,  della Costa crociera, che il 13 gennaio dell’anno scorso s’incagliò nei fondali dell’Isola del Giglio. Operazione avvenuta in forte ritardo perché nella notte un forte temporale si abbattuto sull’Isola, facendo, di conseguenza, rirtardare tutte le operazioni. La rotazione dovrebbe durare circa 10-12 ore. Almeno questa è la previsione del tecnico, Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione della nave della Costa Crociere. “Le operazioni più delicate saranno quelle delle prime 5-6 ore. A quel punto il raddrizzamento sarà già visibile”, ha spiegato Maria Sargentini, presidente dell’osservatorio per la Concordia. La parte critica, infatti, è quella legata al distacco del relitto dagli scogli. Quando sarà appoggiata sul fondale ‘artificiale’ a 30 metri di profondità, tutto sarà finito. A quel punto la nave dovrà essere messa in sicurezza. “Solo allora – ha detto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile – si consentirà la ricerca dei due corpi dispersi”, Maria Grazia Trecarichi e Russel Rebello, “affinché le famiglie possano riavere i loro cari”.

Le vittime di quel naufragio sono state ben 32.

Secondo quanto riporta l’Agenzia Stampa Ansa, già alle ore 10,50 “Lo scafo del Costa Concordia sta lentamente emergendo fuori dall’acqua”.

Per l’operazione di ribaltamento sono utilizzate 56 catene che passano sotto lo scavo e sono fissate al fianco sinistro del relitto. Ciascuna catena misura 58 metri e pesa 26 tonnellate: un solo anello 205 chili. Si inizia con una forza di tiro di circa duemila tonnellate (quella necessaria a sollevare da terra circa un migliaio di camion). Si procede con ulteriori carichi di 200 tonnellate alla volta. Attorno alle 4.000 tonnellate si dovrebbe apprezzare l’inizio della rotazione. Il programma prevede di arrivare a una forza di circa 24mila tonnellate. La nave ha una stazza di 114mila tonnellate.

 Cos’è il Parbuckling

La fase del ribaltamento del relitto o rotazione in assetto verticale, detta parbuckling, durerà alcuni giorni in quanto il movimento dovrà essere molto delicato e soggetto ad un costante controllo. Si agirà mediante martinetti idraulici (strand jacks) che metteranno in tensione cavi di acciaio fissati alla sommità dei 9 cassoni centrali ed alle piattaforme sulle quali andrà ad appoggiare il relitto dopo il suo raddrizzamento. Fase delicata dove si devono compensare al meglio le forze per far ruotare il relitto senza deformare lo scafo.

Il costo del parbuckling si aggira intorno ai 600 milioni. Il presidente della commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci ha affermato: “E’ importante che, come assicurato dal prefetto Franco Gabrielli, la collaborazione con la Costa abbia assicurato che i 600 milioni di euro necessari al recupero e alla rimozione in sicurezza del relitto della Concordia siano totalmente a carico della compagnia”. L‘ambiente è a rischio, secondo l’agenzia regionale  per la protezione ambientale ha stimato che, durante la rotazione, dal relitto usciranno 80 mila metri cubi di acqua, che rappresentano il maggior rischio per l’ambiente. Ptroprio per questo motivo l’Arpat sta utilizzando quasi dieci chilometri di panne posizionate in modo concentrico intorno al relitto e al perimetro, reti sommerse e barriere antitorbidità galleggianti per impedire l’ingresso di eventuali sostanze inquinanti nell’area sensibile fino ad una profondità di 5 metri.

 

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