Confcommercio, il caldo anomalo mette in crisi anche il settore moda

L’appello di Confcommercio Catania: «Serve un intervento immediato della Regione Siciliana e una strategia a lungo termine»

«Una crisi senza precedenti». Così Confcommercio Catania commenta il momento che sta attraversando il settore dell’abbigliamento in Sicilia. Nell’Isola, infatti, le temperature eccezionalmente elevate hanno avuto effetti significativi sui negozi di moda, che si trovano nella condizione di dover attrarre la clientela con prodotti stagionali che, in relazione al clima attuale, non soddisfano le esigenze.

«Il persistere di queste temperature – afferma il presidente Pietro Agen – ha avuto un impatto significativo sulle nostre attività, che si trovano ad affrontare una crisi sempre più grave e ciclica, considerando il persistente mutamento climatico in atto».

Agen evidenzia poi, da un lato, la necessità di un intervento immediato da parte della Regione Siciliana – e, in questo, si affianca a Federmoda regionale – che permetta alle aziende di superare le prossime scadenze, come il saldo di merci di fatto invendibili, e di salvare al tempo stesso anche i dipendenti da una crisi irreversibile.

Dall’altro, la necessità di spostare l’attenzione su strategie a lungo termine, che consentano di affrontare in modo proattivo gli effetti dei cambiamenti climatici sulle attività commerciali.

«L’urgente necessità di adattarsi a una realtà in cui il clima è sempre più imprevedibile – prosegue il presidente di Confcommercio etnea – richiede un approccio olistico, che coinvolga sia il settore pubblico che quello privato, al fine di garantire la sostenibilità e la resilienza del tessuto economico di tutta la regione».

«Siamo disponibili a collaborare attivamente con le autorità locali e gli stakeholder – conclude – per sviluppare strategie concrete che possano aiutare i negozi di moda a superare questa crisi senza precedenti e ad adattarsi a un ambiente commerciale in costante evoluzione».

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