Come le aziende del sud possono sfruttare gli incentivi imprese 2023

L’ultima Legge di Bilancio ha prorogato svariati incentivi per le imprese nel 2023, soprattutto per quelle che sono ubicate nella zona del Mezzogiorno. Si tratta di contributi e finanziamenti di vari tipi erogati sia a chi ha intenzione di avviare da zero una start up, sia per chi un’attività imprenditoriale già l’ha avviata ma ha intenzione di svilupparla e di renderla ancora più competitiva sul mercato.

Resto al Sud

Al fine di favorire la nascita e lo sviluppo delle realtà imprenditoriali che si trovano nel Sud Italia sono stati previsti degli appositi contributi Resto al Sud. Più precisamente, per poter ottenere gli incentivi imprese 2023 destinati alle imprese del Mezzogiorno è necessario partecipare all’apposito bando pubblico. Lo scopo di quest’ultimo, infatti, è proprio quello di sostenere, attraverso appositi contributi agevolati, la nascita e/o sviluppo di nuove realtà imprenditoriali o libero professionali dotate di Partita Iva. Grazie a questi incentivi, i beneficiari potranno effettuare una ristrutturazione o manutenzione straordinaria dei beni immobili (massimo il 30% del programma di spesa per l’esattezza), acquistare impianti, macchinari e attrezzature di ultima generazione, effettuare spese di gestione, come ad esempio l’acquisto delle materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, garanzie assicurative ecc. (massimo il 20% del programma di spesa).

Bonus Investimenti Sud

Tra gli incentivi imprese 2023 per le realtà del Sud è possibile trovare ancora una volta il Bonus Investimenti Sud, ovvero un credito di imposta rivolto alle strutture produttive situate in Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Molise, Abruzzo o nelle isole. Nello specifico, si tratta di un incentivo destinato all’acquisto di beni strumentali nuovi, con una percentuale del tax credit riconosciuto dal 20% al 45% (a seconda delle spese e dal luogo geografico dell’impresa). Il credito d’imposta in questione è destinato alle PMI che hanno ottenuto l’approvazione dell’Agenzia delle Entrate, poiché rispettano determinati requisiti definiti dall’art.4 del Decreto Ministeriale 29 luglio 2016.

Credito di imposta impianti di compostaggio

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2023, è stata prorogata la validità dell’incentivo che prevede un credito di imposta per l’installazione e l’attivazione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari del Sud Italia (situati, quindi, in Calabria, in Sicilia, in Puglia, in Campania, in Molise oppure in Basilicata). È possibile, pertanto, richiedere fino al 31 dicembre 2023 l’incentivo. Le spese ammissibili ammontano fino ad un massimo di un milione di euro per l’anno 2024.  È importante precisare che tale agevolazione è accessibile al gestore del centro agroalimentare, a condizione che l’impianto di compostaggio sia in grado di gestire almeno il 70% dei rifiuti organici generati dallo stesso centro. In poche parole, il richiedente deve dimostrare la capacità dell’impianto di trattare adeguatamente la maggior parte dei rifiuti organici prodotti internamente.

ON – Oltre nuove imprese a tasso zero

Uno degli gli incentivi per le imprese del 2023 più interessanti è anche ON – Oltre nuove imprese a tasso zero, che vede come possibili beneficiari giovani (con età compresa tra i 18 e i 35 anni) e le donne imprenditrici di tutte le età. Lo scopo di questo incentivo è quello di finanziare le imprese con progetti di investimento che puntano a finalizzare le nuove iniziative o ampliare, trasformare o diversificare le attività esistenti nei settori manufatturieri, turismo e commercio. Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributi a fondo perduto per progetti con spese fino a 3 milioni di euro.

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