Colori in movimento nella pittura di Pina Mazzaglia

Oggi, approdata all’informale, evoca  una pittura straordinaria, vivace e squillante nei colori, l’artista mantiene anche in questo suo “periodo astratto” le qualità cromatiche e la sapienza tecnica che hanno sempre contraddistinto i suoi lavori.

 

Pina Mazzaglia, nota pittrice catanese, collega giornalista, ha esposto le sue opere, al locale “I Brillanti” di Catania, marcatamente figurative, realizzate per affrontare una tematica informale basata sul colore e sull’innesto originale di fibre vegetali ricavate dalle piante siciliane più tipiche. Artista, giornalista, scrittrice e direttore del periodico catanese “L’Editoriale”, che  ha oggi chiuso la sua redazione, come oramai troppo spesso succede ai giornali cartacei, uccisi dalla crisi e soppiantati dai siti on line, la Mazzaglia mantiene anche in questo suo “periodo astratto” le qualità cromatiche e la sapienza tecnica che hanno sempre contraddistinto i suoi lavori. Per questa artista dipingere è stato sempre un fatto naturale, uno sfogo dell’anima che le ha concesso di esprimere al meglio se stessa. La sua pittura, precedente, ha ripercorso i sentieri della pop-art americana, rifacendosi a Andy Warhol, ai manifesti pubblicitari, ai fumetti, alla grande cartellonistica, con una tematica precisa che è quella del sottile erotismo, della femminilità espressa senza falsi pudori, anzi col coraggio di comunicare le proprie sensazioni in un formidabile affresco che diventa emblema di un’epoca, nella quale, finalmente, la donna ha potuto conquistare una propria autonomia di pensiero, affrancata dal ruolo riduttivo di casalinga, e una sofferta libertà di espressione.

Oggi, approdata all’informale, evoca  una pittura straordinaria, vivace e squillante nei colori. La parte plastica e quella fortemente cromatica si fondono nei suoi lavori che sono un esempio di come la sensibilità femminile riesca a tirar fuori dalla “normalità” la magica essenza dell’arte. In queste immagini sulle tele, sia di grandi dimensioni come nei piccoli e deliziosi miniquadri, paesaggi informali nei quali regnano equilibrio spirituale e delizia dei sensi, riuscendo l’artista, con un unico gesto compositivo, a trasformare le immagini in musica e le note della vita in parole di autentica poesia.

Una ricerca basata su una impaginazione spaziale dominata da una vasta gamma cromatica che dà forza e profondità all’insieme, inventando affascinanti forme che fanno entrare l’osservatore dentro il quadro, alla ricerca di ciò che non è visibile, di ciò che è al di fuori della convenzionale dimensione delle cose. Di lei hanno scritto i più apprezzati critici d’arte. Ha tenuto varie personali e collettive, ricordiamo una prestigiosa mostra a Taormina nel Palazzo Duchi di S. Stefano nel 2010 e un’altra alla Galleria d’Arte Moderna “Le Ciminiere” di Catania nel 2012 dal titolo “Tempoquattroquarti”.

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