CittadinanzAttiva sul Convegno tenutosi a Messina sulla Sanità

Venerdì 2 febbraio si è tenuto al Teatro Vittorio Emanuele l’incontro promosso dall’Università telematica Pegaso “Per un sistema sanitario più sicuro ed efficiente” logo-trasparente-cittadinanzattiva

CittadinanzAttiva il giorno prima ci ha inviato al riguardo il seguente comunicato:          

Domani pomeriggio, al Teatro Vittorio Emanuele, si terrà un convegno “Per un sistema sanitario più sicuro ed efficiente”, al quale sono stati invitati tutti, proprio tutti, peccato che si siano dimenticati di invitare i rappresentanti dei malati. Questa dimenticanza, di cui noi comunque ci lamentiamo, come Tribunale per i Diritti del Malato e come CnAMC che, a livello nazionale raggruppa oltre 110 Associazioni di malati cronici,  non ci obbliga a stare zitti, anzi tutt’altro. In estrema sintesi cosa vogliono i cittadini della provincia di Messina: una rete ospedaliera funzionale ai bisogni della collettività, e che la rivisitazione cui ci obbligano la “Balduzzi” ed i suoi regolamenti avvenga senza cedere a campanilismi né ad interessate intermediazioni partitiche. Che venga restituito a Messina il Centro Oncologico di Eccellenza perché lo prevede espressamente il secondo comma (“2.  Il Centro di eccellenza oncologico di cui alla Fondazione “Saverio D’Aquino” di Messina in ogni caso deve essere attivato nella città di Messina.”), dell’art 23 della legge 9/2000 mai abrogato. Che l’ex ospedale Margherita ritorni ad essere centro per la riabilitazione collegato con l’IRCCS Bonino-Puleio invece di improbabile cittadella della Cultura, perché la legge istitutiva del SSN ne vieta assolutamente il cambio di destinazione d’uso. Che vengano correttamente trasferiti dalla Regione Siciliana all’INPS, i poteri concessori dei benefici previsti dalla legge per l’invalidità civile, e si superi l’attuale stato di illegittimità in cui si trova ad operare l’Ente previdenziale supportato da una assurda convenzione con cui i prefetti dell’Isola si sono autoproclamati sostituti della Regione stante l’inerzia della stessa. Infine, poiché la difesa dell’ambiente è la forma più alta di prevenzione, rinnoviamo il nostro chiaro e preciso no alla realizzazione del termovalorizzatore di S. Filippo del Mela anche perché, così come proposto, non serve allo smaltimento dei rifiuti.

 

 

 

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