Il nuovo Circolo Etneo di Legambiente avvia una campagna di prevenzione degli incendi nel territorio del Parco dell’Etna

Il nuovo circolo Etneo di Legambiente ha avviato in questi giorni una campagna di prevenzione antincendio nel territorio dei Comuni del Parco dell’Etna.

Non si tratta di un’iniziativa che nasce dall’emergenza, bensì della prima di una serie di azioni che puntano a stimolare l’attività di prevenzione da parte delle istituzioni per tutelare uno dei parchi naturali più importanti d’Italia e del mondo.

Ogni anno in Sicilia, all’approssimarsi della stagione estiva, si parla della questione incendi come di un’”emergenza” che coglie tutti di sorpresa. In realtà si tratta di eventi che si verificano con regolarità e con identiche modalità; per questo motivo per prevenirli bisogna agire tempestivamente, quando la stagione degli incendi è ancora ben lontana.

Tra le varie norme finalizzate a combattere gli incendi, una delle più importanti è il divieto di nuove costruzioni e di pascolo nelle aree boscate attraversate dal fuoco. Ma tali prescrizioni rimangono lettera morta se non si provvede a redigere, correttamente ed in tempi brevi, il catasto incendi, che ha lo scopo di darne un elenco esaustivo e circoscrivere le aree che ne sono interessate. La redazione e l’aggiornamento annuale dei catasti degli incendi è compito dei Comuni.

“Obiettivo iniziale della campagna è proprio quello di verificare e stimolare il corretto e tempestivo aggiornamento del catasto incendi” dichiara il referente del progetto Maurizio Musmeci. “Il Circolo Etneo ha in programma di chiedere ai Comuni che fanno parte del Parco dell’Etna se tale catasto esiste, in che data è stato redatto e a quando risale l’ultimo aggiornamento. Inoltre, al fine di permettere una maggiore partecipazione attiva dei soggetti interessati e della cittadinanza, si chiederà che tutte le informazioni relative al catasto vengano pubblicate sul sito del Comune”. 

Il Circolo Etneo intende interpellare i Comuni del Parco, il Corpo Forestale e l’Ente Parco dell’Etna in modo da verificare che tutto il processo, dalla segnalazione dell’incendio, all’accatastamento dello stesso fino all’apposizione dei vincoli in futuro avvenga sempre correttamente e nei tempi più brevi possibili.

“Il Circolo auspica infine l’attiva collaborazione dell’Ente Parco dell’Etna” conclude Musmeci, “sia nella fase di prevenzione sia in quella di divulgazione, riconoscendone il ruolo centrale in questa battaglia”.

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