CHORòS: Le Voci della Tragedia dissetano il Mito al Teatro Antico di Catania

Marco Podda, compositore, direttore del Coro e Orchestra della Cappella Tergestina ha fatto vibrare il numeroso pubblico che ha riempito il Teatro Antico di Catania per il secondo appuntamento dell’Amenanos Festival 2019. In scena le voci recitanti di Melania Giglio, Giulia Diomede e Daniele Salvo.  coros 2

Una grande vibrazione corale e i protagonisti richiamati in scena ha segnato il successo della seconda rappresentazione dell’Amenanos Festival che ha “riacceso la luce” al Teatro Antico, autentico e storico koilon dentro la città di Catania.

Gli spettatori della cavea hanno potuto ammirare uno straordinario viaggio scenico – corale e musicale – tra le pagine recitate di Edipo Re, Edipo a Colono, Aiace e Le Baccanti.
Un coro di 28 elementi, 12 strumentisti e le voci recitanti di Daniele Salvo, Melania Giglio e Giulia Diomede accompagneranno lo spettatore nella scoperta dei più emozionanti momenti delle quattro tragedie dirette da Daniele Salvo, in un concerto scenico ideato e musicato da Marco Podda, con brani scritti tra il 2005 e il 2016 ed eseguite con una orchestrazione davvero originale.
Uno spettacolo in cui le suggestioni sonore della tragedia e le parole del mito hanno coinvolto lo spettatore in un’atmosfera avvolgente.

ChoròsChoròs – Le Voci della Tragedia – concerto scenico per coro, strumenti e voci ideato e diretto dal compositore Marco Podda. Voci recitanti di Daniele Salvo, Melania Giglio e Giulia Diomede. Coro e Strumenti della Cappella Tergestina con la partecipazione al pianoforte di Elisa Colella. L’organizzazione di Ass.Culturale DIDE di Michele Di Dio.

Le tragedie tornano a Catania nella sua cornice più importante, il Teatro di Pietra; coro e voci in un Tempio dove celebrare il rito della bellezza del luogo appare essere coinvolgente con la poesia delle antiche tragedie, facendoci comprendere la mitologia e poi rapire il cuore dal significato umano di Sofocle ed Eschilo.
Tramite canti e versi, passati indenni per millenni, ci vengono tramandati i valori fondanti della cultura e della civiltà occidentale; il nostro compito, l’obiettivo di questo concerto, è tramandare a nostra volta.
Chorós” ha offerto all’attento e incantato spettatore una sperimentazione unica nel suo genere, ridando autonomia e dignità alla musica “dedicata” alla tragedia è scritta esclusivamente per essa, e basata sull’unità inscindibile di parola e di musica.
E allora le voci soliste, graffianti ed allo stesso tempo eteree di Daniele Salvo, Melania Giglio e Giulia Diomede che completano il fenomeno principalmente musicale dell’operazione.
MGTanti i personaggi invocati dallo spirito fluttuante dell’Amenano: Aiace, Dioniso, Penteo e i canti sofferenti dei Tebani nelle Baccanti (coro Hosia Tzeòn e Pollai morfai toon daimonion). Poi l’Edipo Re (O Pòpoi) con una grande Giocasta, il funereo incontro di Antigone e Ismene dall’Edipo a Colono (All’epèi olbioos), Elettra e Oreste tenebrosi e amorosi dalle Coefore gridando le lacrime peane, canto di guerra e di vittoria dedicato alla divinità Apollo, tra vendette, violenze e suppliche a Zeus …aspettando momenti di giustizia che hanno molto di attuale.
E per finire le offerte alle Eumenidi, Le Antiche Leggi che placano le furie mitologiche persecutive come a completare l’Orestea Peloponnesica di Eschilo
DSPotenti le voci recitanti del Choròs.
Daniele Salvo
, attore e regista teatrale emiliano, formatosi al Teatro Stabile di Torino, sotto la guida di Luca Ronconi. Ben presto attinge la drammaturgia del metodo ronconiano, ed ecco sul palco la sua ‘maniacale’ attenzione alla scrittura e alla voce. E proprio la cura della voce recitante come strumento vocale che lo porta a intraprendere ciclici studi di foniatria e a collaborare con il medico foniatra e musicista Marco Podda, rapporto costante del suo lavoro di regista. Il gioco è fatto per la preparazione di Choròs. Ora Aiace, ora l’oscuro mondo di Dioniso per andare verso Edipo, Antigone e Oreste. La sua voce tetra e sibillina “che persegue l’idea di una verità interpretativa da ottenere con il concorso di tutti i mezzi espressivi – musica, luci scene e costumi – e che chiede all’attore di compromettersi emotivamente“: l’Edipo a Colono gli vale il Premio Golden Graal 2012 come migliore regia. Ovazione al Teatro Antico di Catania per una voce da potente King of Sabbath, che oggi resusciterebbe il miglior Vincent Crane (The Crazy World of Arthur Brown and Atomic Rooster) per la follia di “abitare in una casa oscura dove non entra mai il sole“. Recita la vera tragedia: DANNATO E SALVATO” dentro un potente Led Zeppelin.

Melania GMelania Giglio, attrice e regista torinese, autentica trasformista dello spirito tragedico proprio del canto greco. Ora la Tecmessa dell’Aiace Sofocleo, ora divina nel canto della Sfinge per finire nello Spettro del Sogno di Clitemnestra lanciando il Canto e la Danza delle Erinni.
La voce di Melania, perfezionatasi al Teatro Stabile di Torino, graffia, penetra dentro, offrendo allo spettatore un tono molto più aggressivo al recitatoi e al cantato, specie nel greco antico, cadenzando le espessioni ibride di una maga, strega-regina, di una sfinge lamentosa dalla voce forte e ambigua. Melania è davvero brava e conquista tutta la scena recitata in duetti forti con Daniele Salvo e Giulia Diomede. Oggi sarebbe indiscussa Queen-rock star degli anni settanta, personificando una maledetta poetessa come Patti Smith, con la sua voce, rabbiosa, febbrile, dolente e con le movenze oniriche dei suoni synth della compositrice Miquette Giraudy degli storici Gong.

GiuliaGiulia Diomede, attrice e mezzosoprano pugliese (Trani), perfezionata in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale dell’Università di Bari, e canto lirico presso il Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine, Accademica d’Arte Antica, oggi vive a Trieste, integrando la Cappella Tergestina. Dal 2016 è presidente dell’associazione Opificio Muse.
E’ Giulia la vera vestale del Teatro Antico che liricizza i canti del coro che da Oceanina nel Prometheus assurge a incantevole voce recitante nel Choròs del maestro Podda.
Epici i dialoghi con la voce di Melania, amorevoli e drammatici i recitati, potenti i canti lirici con il Coro. E’ Giulia, che crea nella cavea l’atmosfera avvolgente dell’amore gioioso e funereo, supplicante e giustiziero: One of sixteen vestal virgins dei Procol Harum. 

Choros 1

Le straordinarie composizioni di Marco Podda per le tragedie greche hanno arricchito il valore del Teatro di Pietra. Agorà di incontro e scambio tra culture e visioni del mondo diverse, apparentemente distanti tra loro, ma racchiuse nel viaggio musicale emozionante e perturbante realizzato con la collaborazione della Cappella Tergestina di Trieste.

59713581_2774610369232229_3086443136189202432_nSul Compositore e Direttore d’orchestra Marco Podda: Medico-musicista triestino, otorino con un passato come ufficiale medico dei Carabinieri, diplomato come controtenore al Conservatorio G.Tartini di Trieste, con una sola passione: Voce e Suono.
Fondatore e direttore della “Cappella Tergestina” e del coro ebraico “Kol Ha-Tikvà che ha diretto in oltre 300 concerti in Austria, Slovenia, Germania e Francia.

Ha scritto 2 opere, 3 sinfonie, 5 oratori, 2 concerti per violino ed orchestra, 3 concerti per orchestra d’archi, musica strumentale, per voce sola e con strumenti, per coro a cappella e con orchestra, spettacoli di drammaturgia musicale e di teatro musicale con un catalogo di oltre 200 numeri di opus di cui oltre 50 editi a stampa. Oltre 75 spettacoli in 35 anni di attività, producendo importanti Musiche di Scena.
Al Teatro Antico di Catania ha portato il Choròs allestendo appositamente per il Festival Amenanos una nuova orchestrazione con 42 esecutori sul palco tra cantanti, attori strumentisti e coristi che hanno portato in modo coinvolgente ed applaudito estratti dalle musiche di scena di Marco Podda per Aiace (di Sofocle); Baccanti (di Euripide); Edipo Re (di Sofocle); Edipo a Colono (di Sofocle); Coefore (di Eschilo); Eumenidi (di Eschilo).

chorIl programma del concerto diretto da Marco Podda con le musiche da lui composte per il Teatro Antico dal 2005 al 2016.

Tema di Polinice, Edipo a Colono 2009
Tecmessa, Aiace 2010
Coro di Salamina, Aiace 2010
Ahi mia sventura, Aiace 2010
Dioniso, Baccanti 2016
Penteo, Baccanti 2016
Hosia tzeoon, Baccanti 2016
Pollai morfai toon daimonioon, Baccanti 2016
Ingresso, Edipo re 2013
Edipo e Tiresia, Edipo re 2013
Edipo senza occhi, Edipo re 2013
Corifeo, Edipo re 2013
Edipo e Ismene, Edipo a Colono 2009
Adagio di Antigone e Ismene, Edipo a Colono 2009
Preghiera funebre, Edipo a Colono 2009
Elettra, Coefore 2014
Peana delle lacrime, Coefore 2014
Elettra e Oreste, Coefore 2014
Coro della vendetta, Coefore 2014
Coro della violenza, Coefore 2014
Coro del rito propiziatorio, Coefore 2014
È arrivata giustizia, Coefore 2014
I piccoli dell’aquila, Coefore 2014
Spettro di Clitemnestra, Eumenidi 2014
Canto e danza delle Erinni, Eumenidi 2014

 

Gli artisti presenti al Teatro Antico.
FORMAZIONE CORALE della CAPPELLA TERGESTINA 

Soprani:
Giulia Diomede
Angela Walker
Bronka ES
Alessandra Ragaù
Jozefa Haffner
Noemi Boros
Francesca Clemente

Contralti:
Gatofzeva Anastasìia
Chiara Scaricci
Cristina Depangher
Daniela Giordano
Marinella Piccoli
Monica Tammaro
Silvana Salerno

Tenori:
Mauro Ordinanovich
Lidiano Contento
Marco Vascotto
Fulvio Trapani
Luciano Skerian
Mario Giannini
Nicola Pisano

Bassi:
Roberto Verdoglia
Ezio Trani
Fabio Rabak
Guido Matiussi
Francesco Castellana
Petar Matošević

STRUMENTISTI della CAPPELLA TERGESTINA 

Violini
Diana Perez Tedesco
Mitja Briscik
Aleš Lavrencic
Antonino Sottile

Viola
Sara Zoto

Violoncello
Thomas Bulzis

Contrabbasso
Angelo Colagrossi

Percussioni
Nicola Pisano
Matteo Bongiorno

Chitarra
Tiziano Bole

Pianoforte
Slatjana Acimovic
Elisa Colella (guest)

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