CHETI VENTURINI: FIBROMIALGIA NELLA MIA CUCINA

Incontriamo la Venturini, donna, mamma, paziente e cuoca della sua cucina particolare, dedicata a chi come lei soffre tanto.

Descrivi te e la tua cucina e il tuo canale YT

Mi chiamo Cheti Venturini, ho 51 anni, sono mamma, moglie, lavoro nel settore dell’artigianato, che ho dovuto ridimensionare a casa delle mie patologie. A proposito delle mie patologie, soffro di emicrania cronica da tantissimi anni e in seguito sono diventata fibromialgica.
Due patologie invisibili e invalidanti; la mia vita è accompagnata da un dolore senza interruzione con una sintomatologia estesa.
Per questo motivo è nato il mio canale youtube, grazie alla mia curiosità, alla ricerca di migliorare il mio stile di vita. Dopo tanti anni di farmaci, mi sono un imbattuta in questa alimentazione chiamata chetogenica e ho chiamato il mio canale unendo il mio nome a quello dell’alimentazione, Chetichetogenica.

La chetogenica è un’alimentazione spesso usata per il dimagrimento, ci sono ricerche e studi scientifici, alcuni già approvati, dove hanno dimostrato che questa alimentazione può aiutare tante patologie come l’alzheimer, il parkinson, la sclerosi multipla, l’epilessia, l’autismo, l’obesità, il diabete, la sindrome metabolica, la sindrome dell’ovaio policistico, alcuni tipi di tumori, alcune lesioni celebrali causate dal traumi, l’emicrania.

Questa alimentazione è priva di zucchero, a basso contenuto di carboidrati e ricca di grassi buoni. Il nostro carpo cambia carburante, invece di andare a zuccheri, si alimenta con i grassi entrano in uno stato chiamato chetosi.
Non tutti sanno il danno che può causare lo zucchero con il passare degli anni e spesso non immaginano quanto ne assumiamo durante il giorno attraverso pane, pasta zucchero dolci bibite gassate, prodotti già confezionati. Una cosa buona da fare sarebbe imparare a leggere l’etichette e non comprare prodotti già lavorati, processati. In caso di patologie la riduzione di questo può portare ad un miglioramento.
Lo zucchero crea dipendenza e nuoce alla nostra salute.

Non voglio dilungarmi ancora su questo, se siete curiosi e sentite il bisogno di stare meglio qualsiasi sia la vostra situazione, non scartare questa possibilità, basta andare su un motore di ricerca, scrivere la parola CHETOGENICA e vi si aprirà un mondo che non immaginate, difficile, spesso anche da comprendere, perché l’idea di vivere senza questo alimento che tanto ci gratifica, ci spaventa, ma acquisiamo una consapevolezza diversa.
Ed ecco il perché del mio canale, nato quasi per gioco ,per passatempo, mi sono accorta grazie le persone che mi seguono di potere essere di aiuto a quelle che vogliano e intraprendono questo percorso.

Se non fossi chef, cosa ti piacerebbe fare?

Io non sono chef, sono semplicemente  persona che si arrangia, cercando di rendere questo percorso meno noioso e più semplice.
Mi preme dire, questa alimentazione non si può fare da soli, ma bisogna essere seguiti da un nutrizionista, perché bisogna bilanciare bene i  macronutrienti per non creare danni al nostro organismo, soprattutto se portata a lungo termine a causa di patologie. Mi piacerebbe dedicarmi di più a questo progetto, ma  la famiglia, il lavoro mi portano via tanto tempo, quando ho un poco di spazio, con la mia spontanea e semplicità, cerco di condividere ricette, idee, curiosità e spero di strappare un sorriso, rendendo questo percorso più leggero.

Quale tuo piatto preferito e quale vorresti creare tu?

Pensate l’assurdo, è un dolce, ed è il maritozzo con la panna, spero un giorno di saper riprodurmi in versione chetogenica; ci sono delle ricette in giro, ma  personalmente non mi soddisfano.

Quale il piatto che non ti piace?
Il piatto che non mi piace, non so se è piatto, forse è un alimento, ma sono i ciccioli.

L’ingrediente più importante della cucina?

Mi viene da pensare più ingredienti a cui non posso fare a meno, sono la frutta secca, che mi permettono di fare diverse preparazioni, le fibre, le uova, il burro, l’olio di oliva, uova, carne, ecc, tutto alla base dell’alimentazione chetogenica.

Se potessi aprire un ristorante in qualsiasi luogo del mondo, dove lo apriresti? Ci suggerisci tre cose da fare nella tua città?

Se potessi aprirei un ristorante in Italia  naturalmente nella mia città, Firenze e non solo, anche punti vendita dove possa essere facile reperire prodotti per questa alimentazione, perché questa  è poco conosciuta, non c’è tanto  interesse a farla conoscere, pensate se si smettesse di mangiare, pane, pasta, dolci, zucchero che ormai si trova da per tutto, cosa succederebbe alle industrie che producono questi questi alimenti. E alle case farmaceutiche, si perché quest’ultimi venderebbero  meno farmaci.

Concludo a riguardo, dicendo che non voglio dire che questa alimentazione sia la cura per tutto, ma può aiutare, purche’seguita da un professionista. Se siamo consapevoli su cosa si mangia, si può migliorare il nostro stato di salute, semplicemente non abusando di certi alimenti che sappiamo possano nuocere, non importa vivere in chetogenica se non necessita, importa ascoltarsi, volersi bene, bisogna volerlo, perché è più semplice continuare a fare quello che facciamo, che cambiare, i cambiamenti spesso spaventano.
Un sogno nel cassetto, beh sempre alla ricerca di stare meglio, poi mi piacerebbe  scrivere un libro con la mia biografia, parlare delle mie patologie, come le vivo, per farle rendere meno invisibili e dare sostegno alle persone che vivano come me, perché non è facile vivere con un dolore costante e illustrarlo con qualche ricettina.
Ho un altro sogno che non c’entra nulla con la chetogenica è recitare in un grande teatro, sì perché a modo mio o prova a fare anche quello, mi piace regalare emozioni.

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