Centinaia di lanterne in volo da Etna, Everest e Aconcagua per ricordare Angelo D’Arrigo

Centinaia di lanterne si leveranno in volo al tramonto del 26 marzo prossimo dall’Etna e da tutte le montagne di Angelo D’Arrigo, dall’Everest all’Aconcagua, per ricordare il recordman di volo libero nel decennale della scomparsa.

Angelo D'Arrigo e l'aquila Nike (nome dea alata greca)

Sul vulcano di Catania, nella zona dei Monti Silvestri, organizzata dalla Fondazione Angelo D’Arrigo – con la collaborazione de Parco dell’Etna, dell’Area Metropolitana di Catania, del Comune di Nicolosi e della Funivia dell’Etna – si svolgerà una cerimonia in onore dell’Icaro siciliano al quale sarà dedicato un grande monumento in pietra lavica dello scultore Luca Zuppelli. Saranno presenti i familiari di D’Arrigo, a cominciare dalla moglie Laura Mancuso, autorità e decine di associazioni culturali, sportive e di tutela ambientale che condividono il ricordo e i principi del campione di volo. L’hashtag #angelodarrigo sui social ne farà un evento condiviso anche dalla community (Instagram/Twitter/Facebook).

Saremo in contatto – ha detto Laura Mancusoattraverso il web e i social media, con tutti coloro i quali, in ogni parte del mondo, hanno conosciuto e apprezzato Angelo. A ciascuno di loro abbiamo chiesto di far volare una lanterna al tramonto del 26 marzo. Le migliaia e migliaia di luci nel cielo della sera saranno un simbolo di ciò che mio marito ha lasciato a tutti noi: la consapevolezza della necessità di superarsi, di scoprire, di studiare, di essere curiosi del mondo”.
Angelo D’Arrigo, nato a Catania e cresciuto a Parigi, dopo anni di agonismo in volo libero e due titoli mondiali con il deltaplano a motore, stabilitosi sull’Etna si era dedicato ai voli record e allo studio. Aveva realizzato e fatto volare la “piuma” progettata da Leonardo da Vinci, lavorato a lungo nella Galleria del vento, compiuto approfondite ricerche in tutto il mondo sui grandi veleggiatori e il volo istintivo con il progetto “Metamorphosis”.

Seguendo il volo di aquile alpine, rapaci himalayani, avvoltoi sudamericani e australiani, gru siberiane aveva compiuto imprese memorabili, attraversando mari e deserti, sorvolando montagne. Era stato il primo uomo a percorrere in volo libero, senza ausilio di motore, il Sahara, ad attraversare la Siberia e a sorvolare l’Everest.
Angelo D’Arrigo, che sembrava incarnare il motto del “fatti non foste a viver come bruti”, scomparve nel 2006 a Comiso, quando aveva 45 anni: il piccolo aereo di cui era passeggero  precipitò. L’incidente colpì tutti coloro i quali, tantissimi, in tutto il mondo si erano entusiasmati ai suoi un tempo impensabili record di volo libero.

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