Nel test amichevole contro la formazione calabrese gli uomini di Sottil si impongono per 1 a 0. A decidere la gara il gol di Curiale nel secondo tempo
Doppio volto ma con un solo obiettivo: vincere. Questo è il Catania di Andrea Sottil che già si era messo in mostra nei primi impegni ufficiali, quelli della Tim Cup, e che si conferma anche nel primo giorno di settembre nell’amichevole con la Vibonese organizzata allo stadio “Angelo Massimino”. Un’occasione per testare la forza del gruppo etneo contro una compagine che disputerà il campionato di Serie C, in attesa di capire se i rossazzurri dovranno anch’essi rimanere nell’ex Lega Pro o se riusciranno ad essere ammessi in Serie B dopo un’estate piuttosto burrascosa. Un test che ha permesso a Sottil di provare schemi e uomini ma con una grande certezza: il modulo. Pur cambiando gli interpreti infatti l’ex tecnico del Livorno mantiene il 4-2-3-1, segno che probabilmente questa sarà l’identità e la base di partenza della squadra. Un Catania però, come dicevamo, a due facce visto che nel corso della gara scendono in campo 22 uomini e cioè due intere formazioni.
La squadra del primo tempo sembra, fatta eccezione per un paio di giocatori, quella che sarà il punto di partenza almeno per l’inizio del campionato. Convincono e molto gli esterni di destra: Cianco e Barisic infatti sono i più pericolosi per buona parte della gara, creando occasioni e traversoni pericolosi che il Catania non riesce però a capitalizzare. I rossazzurri perdono, dopo pochi minuti, Biagianti per un fastidio al ginocchio e al suo posto tocca a Rizzo (che resterà in campo anche nel secondo tempo). Con un Lodi ben imbrigliato dalla Vibonese, i rossazzurri sono padroni del gioco ma non riescono comunque a trovare la via del gol. Le uniche due occasioni della prima frazione di gioco capitano a Taurino che, sfruttando una disattenzione della retroguardia etnea, centra la traversa a tu per tu con Pisseri e, successivamente, proprio a Lodi che da calcio d’angolo colpisce la parte interna del secondo palo dopo una lettura sbagliata dell’estremo difensore avversario.
Nel secondo tempo Sottil cambia in toto gli uomini in campo, fatta eccezione per Rizzo che aveva preso il posto di Biagianti. Si cambia rotta perché questa volta i migliori sono i laterali di sinistra: l’asse Baraye-Manneh infatti dà continuità al lavoro fatto a destra nella prima frazione di gioco e crea occasioni impensierendo più volte la retroguardia calabrese. Il gol però alla fine arriva per il solito Curiale che non sembra aver perso le buon vecchie abitudini e mette così la propria firma sul risultato.
Le due squadre risentono ancora degli strascichi della preparazione e del caldo e probabilmente anche l’inizio tardivo dei campionati non aiuta il lavoro dei tecnici e dello staff tecnico. Tuttavia Sottil può sicuramente sorridere: le buone prestazioni di alcuni uomini, anche di quelli che apparentemente partirebbero come seconde scelte, confermano che il Catania quest’anno può contare su una rosa decisamente competitiva che lascerà l’imbarazzo della scelta al tecnico in ogni reparto.