Catania, la difesa a tre e le tessere del domino

L’arrivo di Marchese ed il possibile passaggio alla difesa a tre potrebbe dare il via ad una serie di eventi, anche sul mercato. Baldanzeddu è il profilo da monitorare.

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Tra mercato ed avvicinamento alla sfida di Fondi, sono molti gli argomenti che tengono banco in casa Catania. L’ufficialità di Marchese ha smosso una campagna acquisti che, fino a quel momento, navigava in acque tranquille, in un turbinio di nomi ed indiscrezioni che poche novità aveva portato in dote. L’arrivo del terzino di Delia, però, può dare il là ad una serie di eventi significativi, un po’ come la caduta di una tessera del domino. Cambiamenti di mercato, ma anche cambiamenti tattici.

La possibilità del passaggio alla difesa a tre è cosa nota. Un’ipotesi che col passare delle ore diventa sempre più probabile, un’opzione che potrebbe far sfruttare agli etnei tutto il proprio potenziale, visto si e no nella prima parte di campionato. Marchese, come detto, andrebbe a comporre, con Bergamelli e Gil, un terzetto difensivo affidabile e solido. A centrocampo il volto si andrebbe ulteriormente a modificare, specie sugli esterni. A sinistra, Djordjevic potrebbe essere il perfetto profilo da utilizzare sulla corsia mediana. Il serbo ha dimostrato, settimana dopo settimana, una più che convincente propensione offensiva, risultando decisivo in alcune manovre rossoazzurre con le sue sovrapposizioni e con i suoi cross, andando a creare con Russotto una catena difficilmente contenibile, in special modo nelle gare interne. Inoltre, col passare dei giorni e con la sua “acclimatazione” al calcio italiano, l’ex Stella Rossa ha migliorato notevolmente alcune delle sue letture difensive, disimpegnandosi in diverse occasioni e facendosi trovare pronto e reattivo in certe chiusure. Insomma, Djordjevic ha le caratteristiche tecniche e, con ogni probabilità, tattiche per ricoprire il ruolo di esterno di centrocampo nell’ipotizzato 3-5-2.

Se sull’out di sinistra i problemi sembrano non palesarsi, più ingarbugliata è la situazione relativa alla corsia di destra. Tralasciando De Rossi, possibile partente in prestito visto lo scarso utilizzo, e Nava, sparito dai radar negli ultimi mesi e crollato nelle gerarchie difensive, restano due i profili da analizzare: Parisi e Di Cecco. Due giocatori agli antipodi per atteggiamento, utilizzo e caratteristiche. Il primo, che dalla sua parte ha la giovane età, ha mostrato passi avanti nell’atteggiamento offensivo, risultando un “pendolino” utile attraverso il quale dare sfogo alla manovra. Il problema storico del giovane etneo è la “tenuta difensiva”. Spesso, infatti, si è reso colpevole di distrazioni evitabili in fase di copertura, ragion per cui la sua affidabilità, in certe gare ed in certi frangenti delle partite, ha mostrato lacune importanti. Per essere efficaci da esterni in un centrocampo a cinque (od a quattro in un 3-4-3) serve saper fare in modo più che discreto le due fasi, ragion per cui Parisi potrebbe “soffrire”, così come potrebbe patire il già citato Di Cecco, per motivi differenti rispetto all’ex Agrakas. E’ vero che l’esperienza dell’ex Lanciano è un’arma importante e difficile da trovare, ma è anche vero che in fase offensiva il suo contributo è spesso minimo. Spingersi in avanti, infatti, non è una priorità per Di Cecco, ben più positivo quando c’è da tappare dei buchi difensivamente parlando.

Ecco perché, in definitiva, il passaggio alla difesa a tre potrebbe rendere necessario un intervento sul mercato. Il nome di Ivano Baldanzeddu, in questo senso, riecheggia in modo assordante. Attualmente al Venezia, il classe ’86 ha trovato poco spazio nella prima parte di stagione con la maglia dei “lagunari”, avendo collezionato solamente 9 presenze con un gol messo a segno. Il suo modo di intendere il ruolo, forse, non si sposa a meraviglia con le idee di mister Pippo Inzaghi, di conseguenza una sua partenza sarebbe evento tutt’altro da escludere. Baldanzeddu, per caratteristiche tecniche e tattiche, sarebbe capace di ricoprire il ruolo di esterno destro nel centrocampo a cinque, ecco perché il Catania starebbe puntando le proprie fiches sull’approdo in rossoazzurro dell’ex Verona. La destinazione sarebbe gradita al giocatore, vedremo cosa consegnerà la settimana in arrivo. Se son rose fioriranno, il domino è partito, il mercato regna sovrano e le esigenze non mancano. Regalare a Rigoli gli interpreti giusti è la conditio sine qua non per fare il salto di qualità e Baldanzeddu potrebbe essere il nome buono.

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