Catania Faces the Sea alla Biennale di Venezia

Il progetto, a cui hanno partecipato tre geografi dell’Università di Catania, è stato selezionato nell’ambito della mostra “Comunità Resilienti” per il Padiglione Italia della Biennale di Venezia.

Catania faces the sea”, il progetto di riqualificazione del waterfront della città dell’Elefante, sbarca alla prestigiosa Biennale di Venezia di Architettura, nell’ambito della mostra “Comunità Resilienti” (visitabile fino al 21 novembre), con un video e un grande plastico che riproduce i 4 chilometri di costa “ridisegnati” dal masterplan dal porto a piazza Europa.
Un progetto – realizzato da Park Associati di Milano – che porta la firma anche dell’Università di Catania grazie ai geografi Teresa Graziano del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente e Luca Ruggero e Gianni Petino del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, come consulenti esterni di marketing territoriale, ed, inoltre, del Consorzio stabile di Ingegneria R1 di San Giovanni La Punta e del Coprat di Mantova.
Nel 2019 il progetto Waterfront di Catania, che mette al suo centro l’acqua come elemento del rinnovato legame tra la città e il mare, si classificò al primo posto del concorso internazionale di idee del Comune di Catania per la riqualificazione del lungomare cittadino nel tratto compreso tra il Faro Biscari e piazza Europa, una delle zone più centrali della città in cui insistono l’area portuale e una linea ferrata che divide la costa da tutto il resto.
Un progetto che prevede una linea ferrata sotterranea, che “scompare” alla vista dei cittadini, e un ritrovato ed equilibrato rapporto tra la città e il mare grazie alla valorizzazione di spazi di assoluto pregio urbanistico e ambientale.
Il Masterplan, infatti, ridisegna il Waterfront per quattro chilometri, realizzando un nuovo landmark, rendendo Catania nuovamente una città di mare, anche grazie al progetto infrastrutturale che, oltre all’interramento della linea ferroviaria in questo tratto, prevede la trasformazione dell’ex deposito delle Ferrovie di piazza Europa in un’area mercatale ed espositiva, del complesso delle Ciminiere in musei, laboratori, spazi di coworking e impianti sportivi ispirati all’acqua con la delocalizzazione della prevista Cittadella della Giustizia vicino al Faro Biscari.
Un progetto che mostra attenzione ai temi della protezione da cataclismi naturali provocati dal mare come dalle sempre più frequenti alluvioni che si abbattono sulla città. I rischi connessi alla gestione dell’acqua rappresentano una sfida del Masterplan che intende trasformare l’area portuale in stazione marittima con un Parco dell’acqua e una piazza urbana. Il viadotto ferroviario diverrebbe un lungomare, mentre la darsena in piazza urbana e in un parco ferroviario. Una sfida lanciata dal Masterplan che trasformerebbe una zona cruciale di Catania in risorsa e sviluppo socio-economico oltre che di rinnovata vivibilità, un nuovo luogo di incontro tra la città e il mare.

 

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