Catania F.C. A TARANTO, UNA SCONFITTA INDOLORE, FORSE …

Non era di certo in terra di Puglia che il Catania dovesse necessariamente dare una svolta alla propria attuale e palesata anemicità di risultati utili consecutivi e di rituali sconfitte per 1 – 0.

– Nei 90 minuti, contrassegnati da un malcelato “killeraggio” agonistico espresso dai padroni di casa, con taluni interventi da “rosso diretto”, gesti sicuramente motivati dalla voglia di riscatto per storiche quanto cocenti “Caporetto” patite nel passato, proprio in tali frangenti è stato probabilmente meglio evitare maggiori pericoli di rischio dell’integrità fisica, in vista dell’incontro col Rimini.

– Le.mancate dichiarazioni del mister a fine partite evidenziano probabilmente un suo certo nervosismo, se non anche possibili divergenze di vedute dello stesso con la società, magari in atto non subitaneamente ricomponibili.

– Nonostante la pressoché totale rivoluzione tecnica fortemente voluta, indirizzata ed attuata dal trainer, l’amalgama stenta ancora a concretarsi, mentre si ripresentano le cervellotiche scelte tattiche e di formazione, che risultano ai più del tutto incomprensibili.

– Non si è saputo evitare di dare alla gara col Rimini il sapore da ultima spiaggia, per tentare di raddrizzare un campionato che si è rivelato “sfortunato” sin dalle prime giornate, se non già dall’estate.

Quando si gioca a poker e si vuol tentare il tutto per tutto all’ultima mano, sostituendo tutte le possibili quattro carte, la ragione, il raziocinio, la saggezza, avrebbero imposto di valutare se puntare anche su qualche altra opzione, magari meno intrigante ma probabilmente meno rischiosa, in quanto più collaudata, invece di affidarsi totalmente alla ruolette, alla fortuna, alla speranza.

Fato che, invece, prenderà corpo, inesorabilmente, mercoledì al Cibali. E purtuttavia, quando tutto è più fosco e quando la logica affievolisce i già flebili barlumi della fiducia, c’è pur sempre una ragione recondita, fondata sulle carte statistiche e sui ciclici corsi e ricorsi storici, secondo i quali gli eventi non possono essere sistematicamente contrassegnati, nel tempo, da fatti negativi, e, prima o poi, la sorte degli stessi cambia direzione.

Sarebbe dunque assai bene che il Catania, questo mutamento di andazzo, fosse capace di cominciare ad imprimerlo, con fermezza e decisione, sin da mercoledì sera.

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