Catania; Altra battuta a vuoto anche a Latina. La classifica adesso si fa delicata

Un’altra battuta d’arresto, l’ennesima delusione per una squadra in cerca di identità e bisognosa di risultati. A Latina un Catania in emergenza ed in progressivo calo fisico, cede ai nero azzurri laziali l’intera posta in palio. L’approccio alla gara sembra promettente per gli uomini di Lucarelli contro un avversario timoroso. La spinta dei rossazzurri col passare dei minuti cala permettendo alla formazione di Fontana di trovare le contromisure. Ne viene fuori un primo tempo equilibrato e sterile.

Ad inizio ripresa il sottile asse simmetrico si spezza per la prodezza balistica di Riccardi, che dalla distanza, azzecca una conclusione indirizzata all’incrocio dei pali che non lascia scampo ad Albertoni.

Il vantaggio dà fiducia ai laziali e mette sotto pressione psicologica il Catania che non riesce ad impostare l’adeguata reazione.

Un film già  visto, purtroppo con alcune repliche.

L’incapacità a recuperare lo svantaggio è diventata una costante pericolosa, un problema che racchiude in se carenze tecno-atletiche e caratteriali insite in un gruppo che soffre oltremodo una sterilità perdurante.

A Latina la formazione etnea ha palesato ancora questo limite, un segnale di debolezza che incide sulle prestazioni e, naturalmente, sul risultato.

Preoccupa poi l’involuzione nel gioco espresso, farraginoso, confuso nelle idee e spesso inconsistente.

I numeri di questa stagione fin qui sono impietosi: undici sconfitte stagionali, tre delle quali incassate nelle ultime sette giornate, sono il trend di una squadra in piena sofferenza proprio nel periodo più caldo e forse decisivo del torneo, quando cioè si  definiscono  posizioni ed ambizioni.

Non il massimo per il Catania che adesso deve guardarsi alle spalle e non scivolare pericolosamente in zona rossa. La classifica è deficitaria, non consona alle aspettative dell’ambiente, della dirigenza che, senza mezzi termini, si è impegnata tanto in fase di mercato, ma che ancora non ha raccolto i frutti sperati.

Il rischio è farsi fagocitare dalle difficoltà di questo momento buio e non riuscire a tirarsi fuori dalle sabbie mobili per tempo.

Urge un esame di coscienza che, con umiltà e fermezza, individui i punti critici e gli eventuali errori, di una situazione che potrebbe diventare incandescente.

Come  sarebbe utile, invece, rafforzare e fare emergere i punti di forza sui quali consolidare le basi di un progetto, anche a medio termine, ma che necessita di consolidate certezze adesso.

La finestra di Coppa Italia – semifinale di ritorno col Rimini – potrebbe essere una opportunità importante, ma a quell’appuntamento bisognerà arrivarci con le giuste credenziali, altrimenti si rischia la débâcle.

Il tempo a disposizione è sempre più corto, gli impegni sempre più incalzanti, non è il momento delle prediche ma del lavoro, duro e necessario.

La partita

Nel 4-2-3-1 di Lucarelli c’è posto per Marsura nei tre di centrocampo, appena reintegrato in rosa, a formare reparto con Tello e Cicerelli a supporto di Costantino punta centrale. Per il resto Albertoni a difesa dei pali con Rapisarda e Celli sulle fasce, Curado e Castellini sono i centrali. In mediana  agiscono  Welbeck e Kontek, avanzato  per sopperire alla diverse assenze a centrocampo. Partono dalla panchina Di Carmine, Bouah e Chiricò.

Mister Fontana schiera il suo 3-4-3  con Guadagno in porta. Ercolano, Rocchi e De Santis il linea difensiva.Paganini, Vona, Mazzocco e  D’Orazio in mediana. Tridente offensivo con Del Sole, Fabrizi e Riccardi.

Avvio propositivo del Catania che aggredisce subito l’area laziale con un traversone che trova l’inserimento di Costantino, pronta la deviazione di testa che scavalca Guadagno e finisce in rete, tutto vanificato dalla posizione di off side del centravanti etneo.

Dopo pochi minuti l’ennesima tegola, l’infortunio di Rapisarda che lascia il posto a Bouah.

I rossazzurri ci provano con Cicerelli, tra i più attivi, la sua conclusione impegna il portiere laziale Guadagno.

Nel Latina si fa male Fabrizi al suo posto entra Fella.

I padroni di casa smorzano la supremazia territoriale che la squadra di Lucarelli aveva esercitano per una ventina di minuti, con alcune azioni in ripartenza, e sfiorano il gol con Pagani di testa su un uscita, non precisa, di Albertoni.

Risponde Cicerelli, imbeccato da Bouah, la sua conclusione è deviata in angolo dal portiere laziale.

Si chiude il primo tempo sul risultato di 0-0

La ripresa è subito di marca nerazzurra, al 7’ traversone in area etnea con Mazzocco che svirgola la conclusione, la palla è ripresa da Riccardi che pesca il jolly con una esecuzione balistica dalla distanza che pesca l’incrocio dei pali e non lascia scampo ad Albertoni per il vantaggio laziale.

I padroni di casa galvanizzati dal gol si rendono pericolosi con un incursione di Del Sole, chiuso bene da Welbeck.

I rossazzurri calano vistosamente e non riescono a reagire.

I cambi di Lucarelli: Di Carmine, Chiricò e Chiarella per Cicerelli, Castellini e Marsura e successivamente quello di Monaco per Tello con conseguente cambio di  modulo (4-2-4) non incidono sull’esito della gara.

Sono i padroni di casa nel finale di tempo a sfiorare il raddoppio con una conclusione di Fella arginata da Albertoni.

Il Catania perde, la classifica piange e domenica al “Massimino” arriva la capolista Juve Stabia tra mille rimpianti.

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