Il castello racconta: amori intrighi e potere degli Aragona di Sicilia

La magia del Castello Ursino, le leggende della Sicilia aragonese, la musica e il racconto sono stati i protagonisti de “Il Castello racconta” un evento eccezionale che ha coinvolta la città di Catania. Un appuntamento  promosso dal Rotary  Catania Est, reading scritti per l’occasione dalla Prof. Silvana Raffaele e dalla Prof. Pina Mazza, interpretati magistralmente da un’eccezionale Valeria Contadino sulle musiche del cantastorie Mario Incudine. 

CASTELLO RACCONTA

 

Le storie come questa, potrebbero tranquillamente iniziare con : “C’era un volta, in un castello abitato da re e regine, dame e cavalieri …”  non trattandosi di una fiaba, ma della realtà, sarà semplicemente il racconto di ciò che è avvenuto lo scorso 26 Maggio, al Castello Ursino di Catania che, attraverso i testi del reading scritti per l’occasione dalla Prof. Silvana Raffaele e dalla Prof. Pina Mazza, per una sera ci ha  riportato indietro nel Medioevo, come se fossimo magicamente entrati in una sorta di macchina del tempo.

L’atmosfera, quasi incantata, del Castello con il suo gioco di ombre e luci, la partecipazione di una rappresentanza degli sbandieratori del rione chiesa Madre di Motta S. Anastasia, l’allestimento teatrale con i costumi d’epoca di Riccardo Cappello, un cantastorie d’eccezione come Mario Incudine e la sua musica, l’avvicendarsi dei vari personaggi fra cui Maria di Sicilia, ( detta anche d’Aragona ), regina molto amata dal popolo ,  ma dalla vita molto sfortunata e difficile,  interpretata da Valeria Contadino che oltre a curare i testi è stata , direttore artistico dell’evento, sono stati gli ingredienti perfetti per una piacevolissima serata .

 Promosso dal Rotary  Catania Est di cui la prof. Raffaele è presidente, la manifestazione  aveva come principale finalità, l’accostamento dei catanesi alla propria storia, una storia fatta di guerre, intrighi di corte, amori e tradimenti, da qui il titolo.

I personaggi come Bianca di Navarra, Costanza d’ Aragona, Ludovico hanno raccontato episodi della loro vita legandola ad una sorta di filo conduttore immaginario che riportava alla luce avvenimenti della storia di Catania, Capitale del Regno.

 Una città dal passato glorioso, con una tradizione universitaria antica e con un destino che si è intrecciato a doppia maglia con quello dell’Europa tutta, poiché ricordiamoci che , ai tempi, la Sicilia era il centro economico e culturale del Mediterraneo.

 Da questa consapevolezza, pertanto, deve ripartire con orgoglio, il riscatto di questa città e dei catanesi che, spesse volte,dimenticando le proprie radici si ritrovano ad annaspare in un presente anacronistico che difficilmente si lega con il  desiderio di noi tutti di vedere Catania riappropriarsi del suo ruolo di città trascinatrice, come lo fu un tempo, nell’arte, nella cultura, nell’economia.

 C’era una volta Catania e ci sarà ancora … Non è una fiaba, è storia!

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