CALCIONATE: Peppe Mascara “Non abbiamo visto ancora il vero Catania”

L’ex capitano rossazzurro, Giuseppe Mascara, fa una breve disamina sulla situazione altalenante della squadra etnea dopo le prime 10 giornate di campionato

Intervistato in esclusiva ai microfoni di Globus Radio Station, all’interno della trasmissione “Calcionate – commenti in casa rossazzurra“, Peppe Mascara, ex capitano rossazzurro, attualmente in forza al Siracusa Calcio, ha parlato della sua esperienza nella squadra aretusea, fornendo alcune considerazioni sulla situazione in cui versa il Calcio Catania. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Come ti trovi a Siracusa?

Per il momento mi trovo benissimo, non mi posso lamentare e i presupposti per far bene ci sono, il Siracusa ha una squadra per ambire a qualcosa di importante’.

Che ambizione ha la squadra siracusana?

La squadra ha un buon potenziale, è stata costruita per vincere il campionato, però è anche vero che ci sono altre squadre attrezzate come noi per puntare alla vittoria, ma noi proveremo a giocarcela fino alla fine’.

Ci dai una tua opinione sulla situazione delicata che sta attraversando la squadra etnea?

In questo momento è molto difficile fare un’analisi dettagliata sulla questione Catania. Se dobbiamo analizzare le prime 10 giornate, la mia opinione non è positiva. Ma ancora non abbiamo visto il vero volto di questo Catania, a causa dei tanti infortuni, squalifiche e cambi di allenatore. In particolare mister Sannino non ha mai avuto la possibilità di schierare gli 11 titolari partita dopo partita, poiché puntualmente ha avuto sempre degli impedimenti. Quando il tecnico metterà gli 11 giocatori titolari che ha in mente, in quel caso sarà più opportuno provare a fare un’analisi tecnica sull’operato della squadra’.

La vittoria contro il Vicenza e il cambio di modulo tattico 4-4-2 è convincente a prescindere del risultato?

Vincere ti aiuta a vincere, aiuta a recuperare il morale, a fare gruppo e curare tanti altri fattori importanti, al fine di ricercare serenità e certezze nei propri mezzi all’interno dello spogliatoio. Per quanto riguarda il nuovo modulo tattico, il tecnico etneo avrà optato per il 4-4-2 a causa delle numerose assenze, che hanno afflitto la compagine rossazzurra e, quindi, si è dovuto adattare alla situazione di emergenza, facendo di necessità virtù. Negli anni, la politica del Catania è stata sempre il 4-3-3, poiché sono stati sempre gli allenatori a adattarsi al pensiero tattico di questo modulo, in alcuni frangenti la necessità di cambiare la disposizione in campo degli atleti è stata richiesta non solo in base all’avversario con cui ti misuri, ma anche in base a chi hai a disposizione’.

Ci dai un parere su Monzon e Rosina?

Personalmente, Monzon mi ricorda tanto Juan Manuel Vargas, il quale ha avuto la fortuna di essere stato allenato da Mister Walter Zenga, che lo ha spostato 20 metri più avanti, diventando devastante per tutti gli avversari, perché ebbe più lucidità sotto porta e a mettere cross per gli attaccanti. Fabian è un ragazzo al quale bisogna dar tempo.  L’anno scorso sappiamo come è andata, è stato un periodo sfortunato non solo per Monzon, ma per tutta la squadra. Speriamo che il mister gli abbia dato la giusta collocazione in campo e possa fare la differenza. Per quanto riguarda Alessandro è l’uomo in più del Catania, è un elemento che bisogna lasciare libero di posizione e da ogni pensiero. Rosina è un tipo di giocatore che può giocare in tutte le zone del campo perché ha corsa, cuore, fantasia, sa dettare l’ultimo passaggio e sa andare anche in profondità. In sintesi, deve essere un cavallo sciolto perché in Serie A e B sa il fatto suo’.

C’è un giocatore che ti assomiglia caratterialmente o tatticamente nel Catania?

‘Per il momento oltre a Alessandro Rosina o Emanuele Calaiò, non vedo altri, perché, come me ai tempi, loro mettono il cuore in campo e lo notiamo nei loro volti che c’è la voglia di far bene. Se mi chiedi chi mi assomiglia francamente non c’è, o per infortuni o per necessità di modulo, però se uscirà fuori, credo che Martinho sia quello che si avvicinerà di più’.

Ti rivedremo nel Calcio Catania magari come dirigente o giocatore?

‘Questo non lo so, non spetta a me dirlo, ma solo agli addetti ai lavori’.

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