Calcio; Catania rossazzurra in festa, la C è tua.

Ennesima prova di forza del Catania che sul neutro di Caltanissetta travolge 1-4 il Canicattì e conquista con sei turni d’anticipo l’aritmetica promozione in Serie C.
Parte la festa in campo e sugli spalti del “Tomaselli” e poi in città i tifosi accolgono il pulman scoperto per celebrare giocatori, tecnici e dirigenti con cori e fuochi d’artificio.

Un giorno importante, di rinascita dopo anni di purgatorio e di inferno, un obiettivo raggiunto che è solo il primo step di un percorso ambizioso tracciato della società guidata da Ross Pelligra.

“Melior de Cinere surgo”. E’ il motto stampato sulle magliette celebrative che ha accompagnato i lunghi festeggiamenti per la promozione tra i professionisti conquistata, con assoluto merito ed in largo anticipo, dal Catania SSD.

“Rinascere dalle ceneri” è la sintesi di una stagione caratterizzata al suo avvio da questa frase, scelta dalla nuova dirigenza e che appartiene indelebilmente alla storia e alla fierezza di questa città, pronta a rimboccarsi le maniche per rigenerarsi e superare i periodi bui.

Tornare a vedere la luce dopo anni di purgatorio ed inferno è una liberazione, un rito collettivo che si è materializzato sul manto sintetico dello stadio nisseno al fischio finale, con un’invasione di campo gioiosa e pacifica dei tremila e oltre tifosi rossazzurri presenti e poi proseguita in città per tutta la sera.

Sul neutro del “Marco Tomaselli” di Caltanisetta la sfida tra Canicattì e Catania è stata intensa, almeno per un tempo.
Nella prima frazione di gara i bianco rossi di mister Pidatella hanno tenuto testa agli avversari con una combinazione tattica, fatta di agonismo e fisico, nel tentativo di arginare le folate offensive del Catania lungo le corsie laterali, per poi provare a pungere in ripartenza.

Brava la compagine di mister Ferraro a trovare gli spazi e gli inserimenti giusti al 17’ con la girata di testa di Sarao su cross di Boccia che finalizza e firma il vantaggio rossazzurro.

Il Canicattì non molla e trova il pari su un’incursione in area di Chris Gueye, atterrato da Lorenzini, che determina il calcio di rigore, trasformato al 25’ da David Gueye.
Nei minuti rimanenti il Catania prova ad affondare i colpi ma il risultato non cambia e la prima frazione di gara va in archivio sul risultato di 1-1.

La ripresa è sostanzialmente un monologo rossazzurro, Ferraro rimodula la squadra con i cambi ormai collaudati.

Dall’altra parte il Canicattì si complica la vita a seguito dell’espulsione diretta di Petrella, brutto il suo intervento da kamikaze su De Luca, che lascia i suoi in inferiorità numerica.

In pieno controllo gli etnei aumentano i giri ed insidiano più di una volta la porta dell’estremo bianco rosso Scuffia, graziato in due occasioni da Sarao.

La svolta del match non tarda ad arrivare: al 63’ l’intesa tra Boccia e Russotto sulla fascia sinistra funziona ed innesca in area una pennellata per la testa di Palermo che mette alle spalle di Scuffia per il nuovo vantaggio rossazzurro.

Una manciata di minuti dopo, al 70’, il Catania triplica: assist perfetto di Palermo per il tap- in di Jefferson, pronto e vincente nell’inserimento.

Il poker lo firma all’86’ Vitale con un preciso colpo di testa sotto rete su splendido cross di Russotto.

Al triplice fischio finale si alza alto il boato del pubblico di fede rossazzurra che saluta l’attesa e meritata promozione in Serie C.

Un lungo cammino, segnato sin qui da ventotto tappe che, numeri e prestazioni alla mano, hanno sancito lo strapotere dei rossazzurri in un torneo non certo semplice da affrontare alla partenza.

Un primato in classifica mai messo in discussione con 72 punti conquistati che hanno tracciato una distanza siderale per le inseguitrici, + 22 dal Locri seconda.

Miglior attacco e migliore difesa e un numero da record di vittorie consecutive, ben 12, che potrebbero essere incrementate nei sei turni di campionato che restano da affrontare.

Numeri frutto del lavoro certosino di mister Giovanni Ferraro e di tutto lo staff tecnico che sono riusciti a plasmare un gruppo di giocatori eterogeneo ed ambizioso che con abnegazione si è speso per la causa.

Un team coeso e determinato che, strada facendo, ha acquisito consapevolezza dei propri mezzi, espressi al massimo in campo e fuori dal campo, dote che ha fatto la differenza.

La punta dell’iceberg di questo risultato appartiene indubbiamente alla società guidata dal presidente Ross Pelligra e dai dirigenti che quotidianamente, anche a distanza, lo affiancano e portano avanti le linee guida di un progetto, avviato otto mesi fa, che ha determinato il primo step e guarda ad altri importanti traguardi.

Una sfida vinta, avviata con ferrea volontà e lungimiranza, quando il calcio a Catania aveva toccato l’onta del fallimento e messo a dura prova la passione dei tifosi.

Un capitolo a parte lo meritano proprio loro, i tifosi, fondamentali e sempre presenti nel sostenere la squadra.

Il popolo rossazzurro ha mostrato un grado di maturità eccezionale nel corso di questa stagione ed ha sposato in pieno il progetto di un rilancio programmatico

di quello che è e resta lo sport più seguito in città.

L’abbraccio caloroso a capitan Lodi e a tutti i protagonisti di questo meraviglioso cammino è il segnale tangibile di un ritrovato entusiasmo che va coltivato con cura perché preziosa linfa per i futuri traguardi.

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