Calcio Catania; Luci al Massimino per la festa rossazzurra

Oltre 20 mila tifosi hanno celebrato la vittoria in campionato ed il ritorno nel calcio che conta della formazione etnea con cori, canti, scenografie mozzafiato e applausi per tutti i protagonisti di questa esaltante stagione. Prima dei festeggiamenti in campo il Catania supera il Santa Maria Cilento per 2-0 con le reti di Sarao e Rapisarda.

 

Brillano gli occhi e palpitano i cuori degli oltre 20 mila tifosi che hanno assiepato ogni settore del “Massimino” quando parte la festa per celebrare, con tanto di trofei, la promozione in Serie C, conquistata con largo anticipo e a suo di record dal Catania Ssd.

 

Il segnale è il triplice fischio dell’ultima sfida interna stagionale, quella contro il Santa Maria Cilento, vinta per 2-0.

Cori, canti, scenografie coinvolgenti ed emozionanti e fuochi d’artificio, hanno accompagnato la sfilata in campo di dirigenti, staff tecnico e giocatori e accomunato tutti sotto l’unica stessa passione e gli stessi colori.

 

Un cammino trionfale per Lodi e compagni che a suon di vittorie hanno dominato il girone di appartenenza, senza mai concedere la minima chances alle inseguitrici.

L’abissale distacco, fissato a + 31 sul Locri ad una giornata dal termine, testimonia la forza e la determinazione di un gruppo nato per vincere.

Una missione concepita e portata a termine dal presidente Ross Pelligra, assieme a tutti i dirigenti, che un anno fa avevano posto le basi per far rinascere il calcio a Catania e che sul green del Massimino raccolgono i frutti di un lavoro certosino svolto quotidianamente senza lesinare alcuna energia.

La festa è bagnata anche da una pioggia leggera ma insistente che sembra una sorta di benedizione laica, ben augurante, che scaccia via il periodo buio e doloroso del fallimento e dà spazio a rinnovati entusiasmi.

A sintetizzare il concetto di rinascita ha contribuito la lettera di un giovanissimo tifoso del Catania, ricca di spunti e di riflessioni sul senso di appartenenza, di amore, per una maglia, per la sua storia, per le sue radici.

 

Il giovane fino a qualche tempo fa identificava la sua passione sportiva con i campioni celebrati della Serie A o della Premier League, come tanti.

Negli anni ha però avuto modo di vedere come suo padre, il nonno e i suoi fratelli manifestavano in modo autentico i propri sentimenti sportivi, le proprie speranze, le gioie ed i dolori, solo in riferimento ai colori rossazzurri.

Poi arrivò un giorno triste, qualcuno in famiglia gli disse che il Catania non avrebbe giocato più e che quella passione sarebbe rimasta chiusa nel cassetto dei ricordi.

Lui non capì, in fondo, cosa questo c’entrasse, i suoi campioni visti in tv erano altri.

Si accorse comunque che quella mancanza non riguardava solo la sua famiglia, che c’era altro.

Capì meglio quando un signore venuto da lontano ridiede speranza a chi aveva perso una parte di propria identità e aveva accesso di nuovo la passione per un pallone che rotola su un campo di calcio, sospinto da migliaia di cuori rossazzurri, compreso il suo che la domenica, allo stadio, è lì a sostenere i suoi nuovi idoli, esclusivamente “marca Liotru”.

 

Quel signore venuto da lontano, che nel frattempo ha fatto della catanesità  uno dei suoi tratti distintivi, ha ascoltato con attenzione e ribadito l’importanza di trasmettere ai giovani valori positivi, puntando sul loro futuro attraverso la pratica sportiva, uno dei progetti a lungo termine fissato dalla dirigenza.

 

A suggellare questo momento significativo sono le scenografie da mozzafiato che si materializzano in curva Nord, quando a mo’ di sipario si palesa l’immagine degli “Archi della Marina” sovrastati dall’Etna che regalano forti emozioni.

Poi uno alla volta sfilano i protagonisti di questa stagione, vengono scanditi i nomi dei quadri dirigenziali: Grella,Carra, Laneri, dello staff tecnico capitanato da mister Giovanni Ferraro e dal vice Michele Zeoli, dei giocatori, tutti i componenti la rosa, che raccolgono l’applauso dei tifosi ed alzano al cielo la coppa dei vincitori, un frame che è già storia.

Si chiude così una serata magica che ha vissuto momenti diversi, a cominciare da quello che è accaduto nei 95’ che hanno caratterizzato la sfida tra il Catania e la Polisportiva Santa Maria Cilento, unica formazione al momento, ad aver battuto i rossazzurri in campionato.

Partita godibile, giocata con buon ritmo dalle due formazioni che si sono affrontate a viso aperto, in un match che non sembra affatto di fine stagione.

Etnei subito propositivi ed in gol al 4’ con De Luca, tutto vanificato dalla posizione di fuorigioco dell’attaccante. Pressing alto degli ospiti che esprimono anche qualche buona individualità, ma non basta.

Il Catania passa in vantaggio allo scadere del primo tempo: dall’angolo Lodi mette al centro un pallone teso che Sarao con un inzuccata perentoria ribadisce in rete per il vantaggio rossazzurro che regala la prima gioia ai 20mila del Massimino.

La ripresa è caratterizzata dalla girandola delle sostituzioni. Il Catania ha voglia di chiudere la partita e gestisce al meglio il gioco lasciando pochi spazi agli avversari,

Al 65’ arriva il sigillo di Rapisarda, bravo a girare in porta una corta respinta dal portiere Cannizzaro sul tentativo di testa, in prima battuta, di Palermo sull’angolo battuto dalla sinistra.

Nel finale di gara gli ospiti si rendono pericolosi con Tandara, il suo stacco aereo termina di poco sul fondo.

Il triplice fischio finale mette fine alle ostilità e consegna al Catania la 28’ vittoria stagionale. Poi al Massimino comincia la festa.

TABELLINO

CATANIA-SANTA MARIA CILENTO 2-0

CATANIA (4-3-3): Bethers; Rapisarda, Castellini, Lorenzini, Boccia; Rizzo, Lodi, Vitale; De Luca, An. Russotto; Sarao.

A disp.: Groaz, Pedicone, Di Grazia, Baldassar, Buffa, Palermo, De Respinis, Giovinco, Forchignone. All. Ferraro.

SANTA MARIA (4-4-2): Cannizzaro; Coulibaly, Diop, Campanella, Ferrigno; De Marco, Mancini: Ventura, Catalano, Tandara, Johnson.

A disp.: Fezza, Ferrante, Di Cristina, Morlando, Ielo, De Leonardis, D’Auria, Tiberio, Gaeta. All. Di Gaetano.

ARBITRO: Peletti di Crema (Pasquini-Mino).

MARCATORI: 45’+1 Sarao, 65′ Rapisarda.

NOTE: 20.204 spettatori al “Massimino”

 

 

 

 

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