Calcio Catania…e finalmente il Catania scocca la freccia!

Necessario puntare al primo posto, cosicché si possa arrivare anche secondi, terzi, quarti e via


Nel posticipo della quindicesima giornata del campionato cadetto, Catania e Latina si affrontano allo Stadio Angelo Massimino. Entrambe le compagini sono artefici di una classica partita “da Serie B”, poco spettacolare, ma molto combattuta. Da ambo le parti capitano diverse occasioni, ma in partite di questo tipo, che restano bloccate nonostante la fatica ed il sacrificio per buttare dentro la palla, serve necessariamente un episodio oppure una giocata singola a decidere il risultato finale. Se poi accadono entrambe le cose, ancora meglio. Emanuele Calaiò, a tal fine, infilza l’avversario con uno dei colpi più efficaci del suo repertorio. Al 10′, infatti, Alessandro Rosina accende il motorino, rientra al centro e si fa atterrare nei pressi della linea d’area di rigore. La punizione conseguente viene calciata dall’Arciere che disegna una parabola semplicemente magica direttamente alle spalle di Farelli. Il Catania, dunque, si porta in vantaggio con la sesta freccia scoccata dall’arco del suo centravanti. Da quel momento in poi, si va in trincea. Il Latina, ferito dal canto suo, si rende pericoloso più volte nei confronti di Frison, ma il portiere, assieme tutti gli altri componenti della retroguardia rossazzurra, si difende molto bene dagli attacchi laziali. Gli etnei, invece, sprecano più di un paio di occasioni per chiudere la partita, a volte troppo precipitosi, a volte troppo lenti nel far male all’avversario. Fortuna, però, che al termine dei novanta minuti la vittoria sorrida ai padroni di casa per la quarta volta nelle ultime quattro partite.
Il Catania sta finalmente trovando una propria identità ed il merito è di un uomo su tutti: Giuseppe Sannino. Il mister, nei panni di sergente di ferro, è arrivato ai piedi dell’Etna con la consapevolezza di dover riprendere in mano una situazione che nessuno sapeva più come risolvere. La squadra era sbandata, svogliata, presuntuosa, ma il mister si è rimboccato le maniche e ha cominciato a lavorare a testa bassa. Innanzitutto lo ha fatto con umiltà, chiave fondamentale per affrontare un campionato cadetto nel quale le squadre che trovi spesso e volentieri non hanno mai calcato palcoscenici di un certo livello e, perciò, sono pronte a vendersi cara la pelle pur di fare risultato. All’umiltà di cui parliamo, è stata affiancata la grinta. Basta vedere come questa squadra adesso lotti su ogni pallone, con il sacrificio e con la voglia di dimostrare che la vittoria bisogna conquistarsela dando il cento per cento. Infine bisogna sottolineare la pazienza. Non è sicuramente facile lavorare con una sfilza enorme di infortunati, con dei titolari acciaccati e con dei giocatori adattati in posizioni che non si sarebbero mai sognati di fare nella loro carriera. Eppure il mister non si arrende e, seppur le difficoltà siano ancora tante, sta dimostrando coi punti sul campo che il suo lavoro non è per niente da buttare. Tra l’altro esso è ancor più impreziosito quando, guardando giocare certi elementi di questa squadra, Leto e Monzon per citarne due a caso, ci si accorge come abbiano cambiato il proprio atteggiamento nel disputare le partite. Tutta questione di mentalità a quanto pare, perchè fino a qualche tempo fa dovevano essere mandati in esilio forzato per le disastrose prestazioni che proponevano, e adesso, invece, sembra che stiano imparando a giocare a calcio nel vero senso della parola. Fra i problemi risolti, o almeno si spera, sono da registrare anche i preziosissimi recuperi di Almiron e di Rolin. Il primo è un lusso per la Serie B e dimostra di essere il metronomo di un centrocampo che con Rinaudo può fare faville; il secondo è un difensore che dà più di una garanzia ed è necessario per ricostruire una retroguardia martoriata da infortuni e squalifiche. Insomma, speriamo bene.
Ma il discorso appena fatto, vale totalmente per le partite in casa. In trasferta, infatti, i problemi sono ancora tanti. Troppo magro il bottino del Catania lontano dal Massimino
fino a questo momento: soltanto due punti su 19 in tutto. Rossazzurri, quindi, chiamati ad invertire la rotta già dalla prossima partita in casa della Ternana. Campo pesante, lo sappiamo, ma nel quale gli umbri non sono ancora riusciti a vincere. Bisognerà confermare quanto di buono fatto nelle ultime gare fra le mura amiche e nel match di Trapani, dove si sono conquistati punti molto importanti per il morale e per gli obiettivi di questa squadra. Siamo a tre punti dai play-off e bisogna continuare così, ma attenzione: è necessario puntare al primo posto, cosicché si possa arrivare anche secondi, terzi, quarti e via discorrendo; se invece si puntasse all’ottavo, state certi che anche l’anno prossimo la lettera di serie non cambierebbe. Mister Sannino ha dichiarato:”Il Catania sta crescendo, ma io voglio di più”. Ipse dixit.

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