Bibita, pop corn e la mano che scivolava sulla spalla: 80 anni fa il primo Drive-In

Il 6 giugno 1933 due giovani fermarono la propria un’automobile davanti a uno schermo, all’interno di un parcheggio: fu l’inizio del mito partito da un lenzuolo fissato tra due alberi. Pochi giorni prima, il 16 maggio, il rilascio del brevetto dell’idea di Richard Hollingshead

Era il 6 giugno 1933 quando due giovani fermarono la propria un’automobile davanti a uno schermo, all’interno di un parcheggio, per vedere un film comodamente abbracciati sui sedili di pelle.

Quell’auto, senza saperlo, entrò nella storia facendo il suo ingresso nel primo Drive-In di tutti i tempi. Una storia lunga ottant’anni: da quel primo giorno, infatti, la possibilità di andare al cinema senza scendere dalla macchina prese lentamente piede, trasformandosi in un classico per il tempo libero nei favolosi anni ’60.

L’idea venne a Richard Hollingshead, che non aveva voglia di lavorare nella concessionaria di macchine di famiglia a Camden, nel New Jersey. Quel 33enne pensò così ad un altro modo di ‘restare nel campo’, immaginando le vetture come ‘poltrone da cinema’.

Iniziò a fare alcuni esperimenti nel vialetto di casa, usando un proiettore Kodak montato sul cofano, con il fascio luminoso diretto verso un lenzuolo fissato tra due alberi. Poi, una volta trovato l’assetto ideale, decise di brevettare l’idea di un luogo in cui arrivare con l’auto per vedere un film.

Il brevetto per il Drive-In Theater (United States Patent #1.909.537) fu rilasciato il 16 maggio del ’33  pochi giorni prima che, con un investimento di 30.000 dollari, Hollingshead aprì la prima vera struttura su Crescent Street. Il prezzo d’ingresso era di 25 centesimi per l’auto e 25 cent per persona.

Il più grande Drive-In è stato quello di Copiague, a New York: parcheggio con 2.500 posti auto, 1.200 al coperto, parco giochi per bambini e un ristorante. Dopo il momento di massimo splendore degli anni ’60 – quando negli Usa si contavano circa 5.000 strutture – l’elevato costo dei terreni e l’arrivo dei VHS portò alla loro inevitabile scomparsa.(Fonte: Ign)

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