Arriva il pickleball. Intervista a Mauro Favaron

Oggi si parla di un nuovo divertente sport che sta appassionando sempre più persone: il pickleball. Ne parliamo con Mauro Favaron.

Coinvolgerà sicuramente un sempre più elevato numero di persone uomini e donne di tutte le età; coinvolgente, divertente e pieno di sprint. Di cosa sto parlando ma del Pickleball. Si gioca in doppio ma anche in singolo. Questa nuova disciplina sta prendendo sempre più piede ne parliamo oggi con Mauro Favaron, lui nato ad Alessandria. Di recente è stato uno dei protagonisti e promotori a Palermo del nuovo sport che ha coinvolto tanti appassionati. Questo evento è stato curato con la collaborazione di Decathlon. Mauro parlaci di questa nuova disciplina?

“Si gioca in doppio, ma anche in singolo”.

Perché questo sport è detto slow motion?

“Probabilmente perché la pallina (perforata) viaggia meno velocemente che nel tennis e rimbalza anche molto meno”.

A quanti anni si può iniziare a praticarlo?

Da quando si riesce a tenere in mano una racchetta … se vogliamo dare un’età dai 5/6 anni in poi.
Le dinamiche sono così elementari da consentire ad un 80enne di mettersi a confronto con un ragazzino e divertirsi”.

Dove si gioca e che attrezzi si usano?

Si gioca in un campo che misura 13,51 m x 6,10 m su una pavimentazione con un corretto rimbalzo della pallina. Una rete alta 91 cm (87 nel mezzo) che divide le due parti del campo. La racchetta può essere di legno o in materiale rigido e non comprimibile. In Sicilia il gruppo più attivo ad oggi è a Marsala https://www.facebook.com/PickleballMarsala

Quali sono le regole principali?

Possiamo individuare 2 regole principali: esiste un’area centrale del campo (Zona Non Volley) che si estende per 2,13 m per parte dalla linea/rete che divide le due parti del campo, dove non è permesso entrare con i piedi e prendere la pallina al volo. Da questa regola nascono interessanti strategie di gioco.
Altra regola è quella dei due rimbalzi: dopo la battuta, prima di poter prendere al volo la pallina al volo, deve essere fatta rimbalzare una volta per parte”.

Mauro, sei promoter di questa disciplina per tutta Italia, cosa ti appassiona principalmente di questo sport, pensi che sarà approvato come sport anche alle olimpiadi?

“Più precisamente sono promoter nella mia zona in Piemonte e poi dove ho conoscenze in Italia e dove arrivano richieste di informazioni collaborando con altri Istruttori dell’Associazione nelle varie regioni (Associazione Italiana Pickleball con sede a Tocco da Casauria, in provincia di Pescara) mi appassiona la sua semplicità e l’immediatezza nel giocare anche se non si è mai presa in mano una racchetta.
Per divertirsi è sufficiente una strada, una piazza, un cortile e una rete, 2/4 racchette e una pallina e si gioca! C’è anche molta strategia nel gioco, lo paragono un po anche al gioco degli scacchi dove è importante immaginare in anticipo le tue mosse e quelle del tuo avversario. Olimpiadi ? Siamo fiduciosi che il Pickleball possa presto diventare una disciplina olimpica, sfruttando anche il fatto che le Olimpiadi del 2028 si terranno a Los Angeles. Inoltre proprio poco fa mi ha scritto un imprenditore italo americano, Giuseppe Monforte che a Risposto (Catania) ha costruito 3 campi da Pickleball ma è in Italia solo 3/4 mesi l’anno. 
pickleball@maurofavaron.com

Mauro, sei anche un appassionato fotografo. Quali sono i soggetti che prediligi e da dove nasce questa passione per la fotografia?
“Sì, vero, ho anche la passione per la fotografia, anche questa nata “per caso” guardando anni fa un documentario in televisione.
Prediligo scattare dove c’è presenza di persone o animali.
A volte mi capita anche di trovarmi in una bella situazione di sfondo, mi fermo e attendo il passaggio di “qualcuno” e .. click”.

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