ANMDO, la gestione del rischio infettivo nel pre e post-Covid

È una decisione gravosa, assunta con profondo rammarico e senso di responsabilità dalla Direzione Aziendale nell’interesse unico di garantire ai cittadini i necessari standard operativi e di sicurezza del servizio.

ACIREALE – La pandemia ha lasciato un segno, ha tracciato una netta linea di demarcazione nell’assistenza ospedaliera. Il Covid, “spietato” (poiché ad esso si ascrivono molti decessi) ma per certi aspetti anche “innovativo” (in quanto ha stimolato una maggiore adesione alle misure efficaci come l’igiene delle mani), ha imposto cambiamenti in sanità: da quelli strutturali (per distinzione dei percorsi pulito/sporco) a quelli organizzativi (per es. la conversione dei posti letto).

Le Direzioni Sanitarie e le Direzioni Mediche di Presidio di tutti gli Ospedali si così sono trovate a svolgere, a supporto dei clinici, le funzioni igienico-organizzative proprie della specialità di appartenenza, mettendo in atto le misure emanate dalle istituzioni nazionali e regionali.

Per fare un bilancio sulla gestione del rischio infettivo prima e dopo il Covid, si sono così riuniti all’Ospedale di Acireale, lunedì 12 dicembre, i medici delle Direzioni Sanitarie e delle Direzioni Mediche di Presidio della Sicilia, nel corso di un evento ECM organizzato dal Centro di formazione S.G. Apostolo di Catania (diretto dal dr Gabriele Leanza) e patrocinato dall’ASP di Catania e dall’ANMDO Sicilia, la responsabilità scientifica del dr Rosario Cunsolo, direttore medico dello stesso Ospedale S. Marta e S. Venera di Acireale.

All’attenta e cospicua platea di partecipanti hanno dato il loro saluto diverse autorità: Maurizio Lanza e Antonino Rapisarda, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario dell’Asp di Catania; Pietro Castellino, direttore Scuola Facoltà di Medicina, Università degli studi di CT; Ignazio La Mantia, presidente dell’Ordine dei Medici di Catania;
Sebastiano De Maria, presidente regionale ANMDO;
Gianfranco Finzi, presidente nazionale ANMDO (quest’ultimo in collegamento on line da Bologna). All’evento ha partecipato pure (collegata on line da Palermo) l’assessore regionale della salute, Giovanna Volo. La stessa, nel sottolineare come per la prima volta a rivestire tale ruolo istituzionale sia stato designato un medico igienista, ha espresso parole di compiacimento per l’iniziativa e di vicinanza alla classe medica. “C’è bisogno di creare una forte sinergia tra le varie componenti della sanità regionale, compreso il privato e il volontariato, per dare al cittadino servizi più adeguati ed affrontare al meglio varie problematiche: dall’abbattimento delle liste di attesa all’accesso ai Pronto Soccorso. Insieme, con i vostri suggerimenti, porteremo avanti un programma e lasciare basi solide in modo tale che nel futuro gli altri possano costruire su ciò che adesso verrà messo in campo”.

Nel corso della prima sessione, moderata da Luigi Aprea (direttore sanitario dell’AOU Policlinico di Palermo), la prof.ssa Martina Barchitta (associato di Igiene dell’ateneo catanese e coordinatore nazionale del GISIO-SItI,) ha trattato il tema “Epidemiologia e sorveglianza delle ICA: prima e dopo l’emergenza Covid”, sottolineando come la nostra Regione abbia aderito anche all’ultimo studio di prevalenza regionale, nell’ambito dell’indagine europea e nazionale, che si è svolto a novembre scorso con una estesa partecipazione delle strutture siciliane. Durante la relazione sono stati presentati i risultati del progetto SPIN-UTI che evidenziano l’impatto della pandemia Covid-19 sulle ICA e sull’AMR nelle terapie intensive, e che è stato nuovamente avviato per l’edizione 2022-2023.

Ha destato molta attenzione, tra i discenti “addetti ai lavori”, la sessione dedicata al processo di sterilizzazione con autoclavi, dettagliatamente esposta da esperti nazionali come Marisa Perin e Francesca Marcello (Veneto) nonché da Giovanni Capello (Piemonte). Detto processo, infatti, rientrando tra i cardini della sicurezza a garanzia e tutela della salute dei pazienti, richiama i direttori sanitari ad una costante vigilanza per la verifica del livello di aderenza alle numerose procedure propedeutiche e finali della sterilizzazione con autoclavi a vapore saturo.

Anche la sessione successiva, moderata da medici igienisti e direttori sanitari di lunga esperienza (dr.ssa Anna Rita Mattaliano, direttore medico PO San Marco di Catania e dr. Salvatore Scala, direttore dipartimento ospedalità pubblica e privata ASP di Catania) nonché dalla prof. Margherita Ferrante (ordinario di Igiene dell’Università di Catania), ha fatto registrare particolare interesse per la trattazione di argomenti di grande attualità: l’igiene delle mani, quale principale e più efficace misura di prevenzione (Salvatore Galeano, coordinatore inf. del PO San Marco di Catania). La valutazione della pulizia e i sistemi di sanificazione, secondo approcci ora tradizionali (il monitoraggio del livello di pulizia tramite l’uso del bio-luminometro) ora innovativi (l’utilizzo di apparecchiature che aerosolizzano in nube secca il perossido di idrogeno (Dora Castiglione, dirigente Direzione Medica del PO San Marco di Catania). Le misure di isolamento, articolate secondo il livello di esposizioni in precauzioni standard e precauzioni aggiuntive ed oggetto di audit specifici (Angela Cantarella in collaborazione con Michele Grasso, rispettivamente dirigente della Direzione Medica e referente infermieristico UOC Medicina, entrambi del PO di Acireale). La tracciabilità contro il rischio contenzioso, con una vigilanza permanente finalizzata a prevenire l’accadimento di eventi avversi (Antonino Di Benedetto, direttore medico del PO Ingrassia di Palermo); ICA e ruolo della formazione, con la prospettiva di nuovi scenari per una diversa e stratificata modalità formativa (Angelo Gambera, responsabile UOS Formazione dell’AOU Policlinico di Catania).

Interessanti anche il dibattito e le conclusioni che, moderate da Rosario Cunsolo, sono state affidate ad altri professionisti ed esperti nella materia di competenza:  Cettina Barbagallo (responsabile delle attività infermieristiche del PO di Acireale); Anna Colombo (dirigente responsabile del Rischio clinico e Educazione sanitaria, ARNAS Garibaldi di Catania); Patrizia Settanni (dirigente responsabile UOS Formazione dell’Asp di Catania; Vincenzo Parrinello (dirigente responsabile del Rischio clinico e Educazione sanitaria, AOU Policlinico di Catania).

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