Andrea Tidona. Emozioni forti con lo spettacolo ‘La Cena’ a Comiso

Dal 18 Giugno al 3 Luglio “ Il Teatro della Vergogna” a cura di Walter Manfrè sarà  al Castello Aragonese di Comiso, per regalarvi grandi emozioni con lo spettacolo. Un padrone di casa d’eccezione, Andrea Tidona

la cena (1)

Metti una serata speciale di inizio estate, metti un invito a cena, direi unico nel suo genere, metti i commensali: Chiara Condrò e Stefano Skalkotos e il maggiordomo Cristiano Marzio Penna, di una bravura imbarazzante e poi tutti gli altri, gli spettatori, che non hai mai visto prima …

Metti una location d’effetto come potrebbe essere il castello aragonese di Comiso, metti un padrone di casa d’eccezione, Andrea Tidona, padre dalla forte personalità , metti una regia, quella di Walter Manfrè che non ama le cose scontate.  Metti che “La cena” di Giuseppe Manfridi, sia la rappresentazione più coinvolgente e ricca di pathos a cui abbia mai assistito, ed eccoti serviti gli ingredienti per un spettacolo di successo. “Il Teatro della Vergogna” arriva a Comiso grazie alla collaborazione tra Liber@rte e il regista.

Per scelta personale, non dirò nulla dell’originalità della regia, perché rischio di rovinarvi la sorpresa,qualora decideste di non perdervi quest’opportunità unica, dirò solamente che la partecipazione allo spettacolo non è mai passiva, ci si sente protagonisti del racconto perché lo si vive insieme agli attori in scena e per questo bisogna rendere merito a Manfrè e alla sua voglia di sperimentazione.

Le emozioni sono tante. Il cuore che batte all’impazzata prima di entrare, è il mio. Il silenzio è religioso, ho paura che anche il semplice atto di respirare possa disturbare gli attori nella loro concentrazione e poi,  stupore: Andrea Tidona è lì.

Si comincia! Ed è un crescendo. L’interpretazione è emozionante, vibrante, a tratti drammatica.

la cena (2)

Il suo personaggio ha una forte personalità, un’intelligenza acuta che utilizza da burattinaio per muovere i fili di tutti gli altri personaggi che sembrano subirne il carisma ambiguo.

Nella ricerca introspettiva dei caratteri del suo ruolo, Andrea Tidona è riuscito a portare in scena il meglio ed il peggio di un uomo e di un padre, senza mai per questo risultare del tutto “antipatico”.

Prevale, piuttosto l’ammirazione per una vivacità di pensiero sadica ma non da condannare in toto.

C’è poco da fare: “Il teatro è un’altra storia”, lo dice lui stesso e mentre lo fa, gli si illumina il viso e allora capisci che è la Passione per questo mestiere che lo anima e lo rende il grande interprete che noi tutti conosciamo.

la cena (3)

Il grande pubblico è abituato a vederlo in tv nelle fiction di successo o al cinema nei film impegnati, tuttavia, per un attore delle sue qualità, il palcoscenico è l’unico vero modo per dimostrare il proprio valore. Il rapporto con il pubblico non è mediato da nessuna macchina da presa e quello che viene fuori deve essere verosimile fin da subito.

Nel teatro infatti, è sempre “buona la prima”, non hai modo di aggiustare, di correggere ed è proprio quella la sfida, rendere credibile un personaggio che è il contrario di ciò che sei nella realtà, e questo, Andrea Tidona, lo fa magistralmente, non lesinando nulla, è generoso con il suo pubblico, si dà completamente e riesce a raccontare il suo personaggio con ogni parte del suo corpo.

 

 In tavola, si servono emozioni a tinte forti e non c’è modo di  gustarsi la dolcezza di un rapporto  fra un padre e una figlia che non si vedono da tempo o fra due fidanzati dalle idee confuse; a volte, per  proteggere la  propria vita e quella  delle persone che ami, semplicemente basta tagliare “i fili” che ci manovrano e scappare via .

a Cognita Design production
Torna in alto