Ambasciata Azerbaigian: La musica azerbaigiana a Roma

La musica azerbaigiana รจ stata ospitata a Roma il 20 e 21 dicembre. Primo appuntamento, un evento dedicato a musicisti, studiosi e appassionati: una masterclass sulla musica azerbaigiana con il suonatore di Tar di fama internazionale Sahib Pashazade. Gli strumenti tipici in primo piano. Oltre al Tar, protagonisti il Kamancha e il Pianoforte, nell’incantevole sede del neo-inaugurato Centro culturale dell’Azerbaigian.

Il 21 dicembre Sahib Pashazade, insieme ai cantanti Kamile Nebiyeva e Ilkin Ahmadov, al suonatore di kamancha Khayyam Mammedov e alla pianista Saida Taghi-zadeh, si sono esibiti nel concerto โ€œKharibulbul”, presso il Teatro Sala Umberto di Roma.
La serata รจ stata dedicata al 270mo anniversario della cittร  di Shusha, capitale culturale dellโ€™Azerbaigian.ย 
Nel repertorio brani della musica tradizionale azerbaigiana e della cultura italiana, a sintesi di un rapporto privilegiato tra Azerbaigian e Italia, che quest’anno hanno festeggiato i trent’anni di relazioni diplomatiche, giunte ad un livello di partenariato strategico.
Tra i brani eseguiti: Il mio Azerbaigian di Alibaba Mammedov, canzoni popolari, ma anche unโ€™ouverture da โ€œIl Barbiere di Sivigliaโ€ di Rossini e lโ€™Estate da โ€œLe quattro stagioniโ€ di Vivaldi.
A spiccare nella cultura musicale azerbaigiana il Mugham, ascoltato durante il concerto, forma musicale caratterizzata da un alto grado di improvvisazione, che dal 2003 รจ inserito nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanitร  dell’Unesco.
Tra la prima e la seconda parte del concerto il pubblico ha potuto ammirare un toccante video di Shusha dellโ€™italiano Fabrizio Conti.
La serata รจ stata aperta dai saluti dellโ€™Ambasciatore designato della Repubblica dellโ€™Azerbaigian in Italia, S.E. Rashad Aslanov, e ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico, espressione del mondo diplomatico, politico, accademico, imprenditoriale e di molti appassionati, che hanno scoperto, in questa occasione, un nuovo piccolo tassello della cultura azerbaigiana.

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