AltreScene, da Zo “Anapoda” o dell’alterazione della percezione ottica

Sabato 23 dicembre la rassegna teatrale di Zō Centro Culture Contemporanee di Catania ospita lo spettacolo per piccoli e per grandi, di e con le attrici palermitane Federica Aloisio e Sabrina Vicari, che ci interroga sui diversi modi di alterare la visione dello spettatore e la percezione della realtà attraverso il linguaggio del corpo e della danza.

Anapoda, foto di Giuseppe Sinatra

Sabato 23 dicembre, alle ore 18, AltreScene, la rassegna di teatro di Zo Centro culture contemporanee di Catania, porta in scena uno spettacolo che nasce per i più piccoli (è adatto per un pubblico dai 6 anni in su), ma è adatto anche per gli adulti per la filosofia di fondo. “Anapoda”, di e con Federica Aloisio e Sabrina Vicari, nasce dall’urgenza di capovolgere ogni logica sfidando la percezione visiva ordinaria. Lo spettacolo è una produzione PinDoc, le musiche sono di Angelo Sicurella.

Anapoda è un termine che in greco vuol dire sottosopra e in lingua rumena significa contro ogni logica, inusuale, strano. “Anapoda” continua l’esplorazione dell’illusione della visione, iniziata con “Eoika”, precedente spettacolo di Aloisio/Vicari, dell’alterazione della percezione ottica e del capovolgimento della realtà e ci interroga sui diversi modi di alterare la visione dello spettatore e la percezione della realtà attraverso il linguaggio del corpo e della danza, con l’ausilio di disegni sulla pelle e di costumi, ideati e realizzati da Sabrina Vicari per celare parti di corpo creando illusioni ottiche, che distorcono la realtà rendendola surreale, deforme e aliena, creando un mondo “altro” da abitare e in cui riconoscersi.

In “Anapoda” forte è la commistione tra le arti, la musica, l’artigianato, e soprattutto il continuo riferimento alle arti visive. Impregnato di surrealismo, cerca  di “sconfiggere” la legge gravitazionale capovolgendo con un’illusione visiva l’immagine percepita. Lo spettacolo è popolato da delle maschere in carne e ossa: le schiene. Queste maschere, ispirate alla serie di fotografie “Secret Friends” della fotografa spagnola Ana Hell, creano un mondo “altro”, abitato da questi bizzarri e surreali personaggi. L’artificio consiste nel disegnare sulla schiena i tratti di un volto, una bocca e degli occhi, nel restare piegate con la testa in giù in modo che il cielo divenga pavimento con tutti i limiti fisici del capovolgimento. Nel momento in cui si torna su in posizione verticale, nella nostra abituale posizione, la figura intera e reale diviene paradossalmente, nel gioco dell’illusione ottica, quella aliena e distante da noi.

Anapoda, foto di Giuseppe Sinatra

Vicari e Aolisio: «La scena è popolata da vari personaggi tutti al femminile. Un universo parallelo animato da svariati prototipi di persona, opposti tra loro, sbucati fuori spontaneamente dai nostri vissuti, dai quei modelli di riferimento spesso idealizzati che hanno segnato un momento del nostro percorso di crescita come persone. Universi di riferimento, miti e mostri insomma, tutti personificazione di desideri, illusioni e archetipi spesso presenti nel terreno psichico del femminino».

Vicari/Aloisio è un progetto con sede a Palermo e nasce dall’incontro tra le danzatrici palermitane Sabrina Vicari e Federica Aloisio, ognuna delle quali presenta background formativi e percorsi artistici differenti nell’ambito della danza contemporanea, del teatro e delle performing art. Dopo “Eoika” del 2017, spettacolo di debutto della compagnia, “Anapoda” è stato selezionato nel 2019 dal Festival Resistere e Creare ed è stato progetto finalista del Festival Presente Futuro del Teatro Libero di Palermo. Nel 2021 ha vinto il premio “Zero in condotta – Cobas Scuola” al Festival Presente Futuro.

Prevendite su https://dice.fm/partner/associazione-culturale-zo/event/kd82o-anapoda-pindoc-23rd-dec-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets Info: telefono 0958168912 da lunedì a venerdì (dalle 10.00 alle 13.00)

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